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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Emilia Romagna 29/10/2018, n. 1832
Deliberaz. G.R. Emilia Romagna 29/10/2018, n. 1832
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Testo del documentoLA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti: - il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"; - la legge regionale 21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e locale" e ss.mm.ii.; - la legge regionale 30 aprile 2015, n. 2 "Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015" e ss.mm.ii.; Considerato che: - la legge regionale 21 aprile 1999, n. 3, all'art. 152 fissa i canoni per i diversi usi delle acque pubbliche derivate, stabilendone anche gli importi minimi e dando facoltà alla Giunta regionale di rideterminare tali canoni anche in diminuzione con riferimento a specifiche categorie di utenti o tipologie di utilizzo; Considerato che: - sul territorio regionale sono presenti 2 centrali termoelettriche che utilizzano risorsa idrica per il raffreddamento degli impianti; - ai fini della definizione del canone annuo, relativo alle concessioni di derivazione di acqua pubblica, il corrispettivo dovuto per l'uso delle acque prelevate è assimilato all'"uso industriale" di cui alla lett. c), comma 1 dell'art. 152 della L.R. n. 3/99 e s.m.i.; - le centrali termoelettriche a ciclo combinato a gas, presentano caratteristiche operative e soprattutto costi di funzionamento oramai poco compatibili con le dinamiche indotte nel mercato elettrico dalla diffusione rapidissima delle fonti di produzione rinnovabili incentivate; - per esse si registra una contrazione superiore al 53% (dati relativi alla zona Nord ed estratti dal sito del GME - Gestore del Mercato Energetico), per cui il tradizionale criterio di calcolo del canone dovuto per le derivazioni d'acqua pubblica superficiale destinate al raffreddamento di impianti termoelettrici, assimilato all'uso industriale, determina un costo fisso per i produttori termoelettrici ormai non più sostenibile; - le Amministrazioni regionali, anche limitrofe al territorio dell'Emilia-Romagna, hanno provveduto a modificare i criteri di determinazione del canone per le derivazioni d'acqua pubblica superficiale destinate al raffreddamento di impianti termoelettrici; - la Regione Lombardia, in particolare, con legge 5 agosto 2014, n. 24 "Assestamento al bilancio 2014-2016 - I Provvedimento di variazione con modifiche di leg |
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