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Deliberaz. G.R. Puglia 30/12/2010, n. 3029

Approvazione della Disciplina del procedimento unico di autorizzazione alla realizzazione ed all'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica.
Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- Deliberaz. G.R. 17/07/2023, n. 997
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Testo del documento

La Vicepresidente, Assessore allo Sviluppo Economico, avv. Loredana Capone, sulla base dell’istruttoria effettuata dal Dirigente del Servizio Energia, Infrastrutture Materiali per lo Sviluppo e confermata dal Direttore dell’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione, riferisce quanto segue:

- Con il decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, lo Stato italiano ha dato attuazione alla direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili. In particolare, l’art. 12 di tale decreto, così come modificato dall’art. 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, concerne la razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative.

- Il comma 10 del citato artico

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Disciplina del procedimento unico di autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili

1. Requisiti dei proponenti

1.1. I proponenti la realizzazione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili devono possedere i requisiti soggettivi previsti per gli imprenditori commerciali dalla legislazione vigente, e nel caso in cui siano costituiti in forma di società, debbono avere come scopo sociale la realizzazione e la gestione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

1.2. I requisiti di cui al comma precedente non sono richiesti nel caso di impianti di potenza elettrica nominale inferiore a 100 chilowatt e in tutti i casi in cui il proponente si configuri come autoproduttore, come definito dal D. Lgs. 16 marzo 1999, n. 79, art. 2, comma 21.N1

 

2. Presentazione e contenuti della domanda per l’autorizzazione unica

2.1. Il procedimento di autorizzazione unica ha inizio dalla data di presentazione della domanda indirizzata alla Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione – Servizio Energia, Reti e Infrastrutture Materiali per lo Sviluppo – Ufficio Energia e Reti Energetiche, Corso Sonnino, 177 - 70100 Bari. La domanda per la realizzazione e l’esercizio di nuovi impianti di produzione di energia elettrica a fonti rinnovabili o per interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, nonché per la realizzazione delle opere connesse, deve essere presentata mediante procedura informatica disponibile sul portale www.sistema.puglia.it.

2.2. La domanda per il rilascio dell’autorizzazione unica, fermo restando quanto previsto dai punti 2.3 e 2.4, è corredata dai seguenti documenti predisposti secondo le Istruzioni Tecniche per l’informatizzazione dell’Autorizzazione Unica, approvate con determina dirigenziale del Dirigente del Servizio Energia, Reti e Infrastrutture Materiali per lo Sviluppo:

a) progetto definitivo dell’iniziativa comprensivo delle opere per la connessione alla rete, delle altre infrastrutture indispensabili previste, della dismissione dell’impianto e del ripristino dello stato dei luoghi. Il ripristino, per gli impianti idroelettrici, è sostituito da misure di reinserimento e recupero ambientale.

b) relazione tecnica, inclusa nel progetto definitivo, che indica, in particolare:

i. i dati generali del proponente comprendenti, nel caso di impresa, copia di certificato camerale;

ii. la descrizione delle caratteristiche della fonte utilizzata, con l’analisi della producibilità attesa, ovvero delle modalità di approvvigionamenti; nello specifico, per gli impianti eolici andranno descritte le caratteristiche anemometriche del sito, le modalità e la durata dei rilievi (non inferiore ad un anno) e le risultanze sulle ore equivalenti annue di funzionamento; per le biomasse dovrà essere presentato il piano di approvvigionamento (previsto dal Regolamento Regionale n. 12/2008) e, nel caso di biomasse ottenute da coltivazioni agricole, la cartografia relativa ai bacini di approvvigionamento interessati;

iii. la descrizione dell’intervento, delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei complessivi lavori previsti, del piano di dismissione degli impianti e di ripristino dello stato dei luoghi, ovvero, nel caso di impianti idroelettrici, delle misure di reinserimento e recupero ambientale proposte;

iv. una stima dei costi di dismissione dell’impianto e di ripristino dello stato dei luoghi e delle misure di reinserimento e recupero ambientale proposte;

v. un’analisi delle possibili ricadute sociali, occupazionali ed economiche dell’intervento a livello locale per gli impianti di potenza superiore ad 1 megawatt;

vi. un elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati, già acquisiti o da acquisire ai fini della realizzazione e dell'esercizio dell'opera o intervento.

c) nel caso di istanze relative ad impianti da insediarsi in zone agricole:

i. relazione pedo-agronomica;

ii. rilievo delle produzioni agricole di qualità (produzioni a marchio I.G.P., I.G.T., D.O.C., D.O.P.) con allegata opportuna relazione descrittiva;

iii. rilievo degli elementi caratterizzanti il paesaggio agrario (alberi monumentali, alberature, muretti a secco) con allegata opportuna relazione descrittiva;

iv. dichiarazione del conduttore dei terreni agrari ricadenti sull’area interessata dall’impianto che:

- la realizzazione dell’impianto non comporta l’espianto di impianti arborei oggetto di produzioni agricole di qualità;

- sulle aree interessate dal progetto non gravano impegni derivanti dal loro inserimento in piani di sviluppo agricolo aziendale finanziate nell’ambito di Piani e Programmi di sviluppo agricolo e rurale cofinanziati con fondi europei (FEOGA, FEASR), non coerenti con la realizzazione dell’impianto;

d) stralcio delle tavole e richiamo delle relative norme d’uso del vigente Piano Paesaggistico Regionale nonché, nel caso di pianificazione comunale adeguata al suddetto Piano, stralcio delle tavole e richiamo delle relative norme dello strumento comunale, in riferimento alle aree interessate dall’intervento;

e) relazione paesaggistica di cui al DPCM 12 dicembre 2005, ove prescritta;

f) nel caso in cui una qualunque delle componenti del progetto sia localizzata all’interno di aree di salvaguardia o di protezione speciale individuate dal Piano di Tutela delle Acque è necessario predisporre apposita relazione di compatibilità al Piano;

g) nel caso in cui nell’area interessata dal progetto insistano aree e/o manufatti che siano stati oggetto di finanziamenti pubblici, comunitari, nazionali o regionali, mappa che evidenzi le suddette aree e/o manufatti, nonché gli elementi su cui persistano gli impegni connessi al suddetto finanziamento con allegata dichiarazione relativa ai finanziamenti ricevuti;

h) documentazione attestante i requisiti soggettivi di cui al punto 1.1;

i) certificato comunale attestante la destinazione urbanistica delle aree interessate dall’intervento;

j) nel caso di impianti alimentati a biomassa e di impianti fotovoltaici, la documentazione da cui risulti la disponibilità dell’area su cui realizzare l’impianto, corredata dalla documentazione riportante l’estensione, i confini ed i dati catastali delle aree interessate ed il piano particellare; tale documentazione è aggiornata a cura del proponente nel caso il progetto subisca modifiche durante la fase istruttoria;

k) per gli impianti diversi da quelli di cui al punto precedente è allegat

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