Sent. C. Stato 16/02/2010, n. 843

1. Il Ministero dell’interno - Prefettura di ..., indiceva due gare di appalto per l’affidamento del servizio di pulizia delle superfici interne ed esterne, quanto alla gara per il lotto n. 1, dei locali adibiti ad organismi della polizia di stato di ... e provincia e della mensa della Scuola allievi agenti di p.s. di ..., e quanto alla gara per il lotto n. 2, dei locali adibiti a Caserme dei Carabinieri di ... e provincia. Entrambe le gare prevedevano l’affidamento del servizio di pulizia dal 1° giugno 2007 al 31 dicembre 2010.

In entrambe le gare, da aggiudicarsi con il criterio del prezzo più basso, il massimo ribasso veniva offerto dalla società S. s.n.c. e, superando detto ribasso la soglia di anomalia, le offerte venivano sottoposte a verifica.

A seguito di verifica, le offerte venivano ritenute anomale ed escluse.

1.1. Contro i due provvedimenti di esclusione, fondati sulle medesime motivazioni, la società S. ha proposto due distinti ricorsi, di identico tenore, al T.a.r. ....

Il Tar adito, con la sentenza in epigrafe, ha riunito i due ricorsi e li ha respinti.

1.2. Ha proposto appello l’originaria ricorrente, con cui vengono riproposte tutte le censure di cui ai ricorsi di primo grado e mosse motivate critiche alla sentenza.

2. Con il primo mezzo si contesta un vizio procedimentale in ordine alla verifica di anomalia, lamentandosi che, dopo la prima richiesta scritta di giustificazioni, e la successiva risposta scritta, nella successiva fase di contraddittorio orale vi sarebbe stata, da parte della Commissione, una modificazione delle originarie contestazioni, e su tale modificazione la concorrente non ha potuto replicare per iscritto.

Il contraddittorio non sarebbe stato pertanto correttamente attuato.

2.1. Il mezzo è infondato.

Nel procedimento di verifica di anomalia come delineato dall’art. 88, d.lgs. n. 163/2006

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione VI, definitivamente pronunciando sull’appello in epigrafe, lo respinge.