FAST FIND : NR43764

Deliberaz. G.R. Puglia 11/05/2022, n. 673

Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali - Approvazione.
Scarica il pdf completo
8756437 10341230
Testo del documento

 

Premesso che:

- l’art. 196 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. affida alle Regioni, tra l’altro, “la predisposizione, l’adozione e l’aggiornamento, sentiti le province, i comuni e le Autorità d’Ambito, dei piani regionali di gestione dei rifiuti, di cui all’art. 199”;

- l’art. 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., al comma 1, stabilisce che “Le regioni, sentite le province, i comuni e, per quanto riguarda i rifiuti urbani, le Autorità d’ambito di cui all’articolo 201, nel rispetto dei principi e delle finalità di cui agli articoli 177, 178, 179, 180, 181, 182 e 182-bis ed in conformità ai criteri generali stabiliti dall’articolo 195, comma 1, lettera m), ed a quelli previsti dal presente articolo, predispongono e adottano piani regionali di gestione dei rifiuti. L’approvazione dei piani regionali avviene tramite atto amministrativo e si applica la procedura di cui alla Parte II del presente decreto in materia di VAS [...]”;

- l’art. 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., inoltre, al comma 10, stabilisce che “Le regioni per le finalità di cui alla parte quarta del presente decreto provvedono alla valutazione della necessità dell’aggiornamento del piano almeno ogni sei anni.”;

- il Piano di Gestione dei rifiuti speciali della Regione Puglia (PRGRS) è stato approvato con D.G.R. n. 2668 del 28 dicembre 2009 e, successivamente, aggiornato con D.G.R. 819 del 23 aprile 2015 (testo coordinato approvato con DGR n. 1023 del 19.05.2015) al fine di revisionare i criteri localizzativi e meglio disciplinare la possibilità di deroga relativa alla localizzazione prevista dalla DGR 1713/2011, previa analisi costi-benefici e parere di ARPA Puglia, per talune tipologie di impianti di recupero di rifiuti speciali, tecnicamente connessi ad impianti produttivi in aree a destinazione urbanistica non industriale;

- con la Deliberazione n. 908 del 25 novembre 2021, la Giunta regionale ha adottato l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti speciali, costituito dai seguenti elaborati:

- Relazione di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (PRGRS);

- Rapporto ambientale, comprensivo dello studio di incidenza ambientale;

- Sintesi non Tecnica;

- con D.C.R. n. 68 del 14 dicembre 2021 (BURP n. 162 del 28 dicembre 2021) il Consiglio regionale ha approvato il “Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, comprensivo della sezione gestione dei fanghi di depurazione del servizio idrico integrato, e della proposta di Piano delle bonifiche delle aree inquinate” (di seguito PRGRU);

- la necessità di mantenere distinta la pianificazione afferente ai rifiuti urbani da quella relativa ai rifiuti speciali deriva dalla peculiare circostanza per cui l’approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali è attribuita alla competenza della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 4, lett. d) della L.R. n. 7/1997, mentre l’approvazione del Piano di gestione dei rifiuti urbani è attribuita alla competenza del Consiglio Regionale ai sensi della L.R. n. 24/2012 e smi.

Considerato che:

- con nota prot. 17645 del 6 dicembre 2021, il Dirigente del Servizio Bonifiche e Pianificazione della Regione Puglia, in qualità di Autorità procedente - giusta delega del Dirigente della Sezione Ciclo rifiuti e bonifiche prot. r_puglia/AOO_090/PROT/02/12/2021/0017519 -, ha effettuato la comunicazione ex art. 13 comma 5 del D.Lgs. 152/2006 e smi all’Autorità competente per la VAS, ai Soggetti Competenti in materia ambientale ed al pubblico interessato;

- in data 9 dicembre 2021, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 153, è stato pubblicato l’Avviso di avvio consultazione pubblica nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, ex art. 14 del D.Lgs. 152/2006 e smi e art. 11 della L.R. n. 44/2012 smi;

- con nota prot. n. 122 del 10 dicembre 2022, la Sezione Autorizzazione Ambientali - in qualità di Autorità competente per la VAS - ha provveduto, ai sensi dell’art.11, co. 3, lett. b) della predetta legge, a pub

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
8756437 10341231
Aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali

Parte di provvedimento in formato grafico

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.

Dalla redazione

  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Rifiuti

Rifiuti, non rifiuti e sottoprodotti: definizione, classificazione, normativa di riferimento

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Albo nazionale dei gestori ambientali
  • Rifiuti

Albo gestori ambientali, normativa, categorie, iscrizione, responsabile tecnico, modulistica

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Rifiuti
  • Tutela ambientale

Classificazione dei rifiuti in base all'origine e in base alla pericolosità

A cura di:
  • Redazione Legislazione Tecnica
  • Infrastrutture e opere pubbliche
  • Finanza pubblica
  • Provvidenze
  • Mezzogiorno e aree depresse
  • Edilizia scolastica
  • Rifiuti
  • Terremoto Centro Italia 2016
  • Calamità/Terremoti
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Edilizia e immobili
  • Strade, ferrovie, aeroporti e porti
  • Protezione civile

Il D.L. 91/2017 comma per comma

Analisi sintetica delle disposizioni rilevanti del settore tecnico contenute nel D.L. 20/06/2017, n. 91 (c.d. “DL Mezzogiorno” convertito con modificazioni dalla L. 03/08/2017, n. 123), con rinvio ad approfondimenti sulle novità di maggiore rilievo.
A cura di:
  • Emanuela Greco
  • Rifiuti
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali

Disciplina delle terre e rocce da scavo: sintesi operativa dopo il D.P.R. 120/2017

DEFINIZIONE E CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA Definizione di “terre e rocce da scavo”; Categorie di terre e rocce da scavo; Materiali provenienti da demolizioni; Immersione in mare di materiale derivante da attività di escavo e attività di posa in mare di cavi e condotte - SUOLO ESCAVATO ALLO STATO NATURALE UTILIZZATO IN SITU Riutilizzo in situ del suolo escavato naturale; Suolo naturale nel quale siano presenti “materiali di riporto”; Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo per opere sottoposte a VIA - CONDIZIONI PER QUALIFICARE LE TERRE E ROCCE DA SCAVO COME “SOTTOPRODOTTI” Condizioni comuni a tutti i cantieri; Terre e rocce da scavo nelle quali siano presenti “materiali di riporto”; Onere di attestazione del corretto avvenuto utilizzo; Cantieri con oltre 6.000 mc di scavo per opere soggette a VIA o AIA; Cantieri con meno di 6.000 mc di scavo per opere non soggette a VIA o AIA; Cantieri con oltre 6.000 mc di scavo per opere non soggette a VIA o AIA; Trasporto delle terre e rocce qualificate sottoprodotti - TERRE E ROCCE DA SCAVO QUALIFICABILI COME “RIFIUTI”; Condizioni al cui verificarsi le terre e rocce da scavo sono qualificate “rifiuti”; Deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti - TERRE E ROCCE DA SCAVO IN SITI CONTAMINATI Attività di scavo in siti oggetto di bonifica; Piano dettagliato e campionamento del suolo; Piano operativo; Utilizzo delle terre e rocce scavate nel sito; Presenza di “materiali di riporto” - ATTUAZIONE E LINEE GUIDA.
A cura di:
  • Redazione Legislazione Tecnica