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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Delib. G.R. Lombardia 06/08/2002, n. 7/10161
Delib. G.R. Lombardia 06/08/2002, n. 7/10161
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[Premessa]LA GIUNTA REGIONALE Viste: - la I.r. 7 giugno 1980, n. 94 e successive modificazioni ed integrazioni; - la deliberazione 27 luglio 1984 del Comitato Interministeriale ex art. 5 del d.P.R. 915/82; - il d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modificazioni ed integrazioni; - il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112; - la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1; - il d.p.c.m. 22 dicembre 2000; - la I.r. 3 aprile 2001, n. 6; Richiamate: - la d g.r. 2 maggio 1991, n. 8462, avente per oggetto: "Legge regionale 7 giugno 1980, n. 94 - d.P.R. 10 settembre 1982 n. 915. Documentazione di rito da presentare per l'istruttoria relativa ad attività e/o impianti di smaltimento dei rifiuti"; - la d.g.r. 15 luglio 1997, n. 29874, avente per oggetto: "Adozione delle Norme di funzionamento della Conferenza cui all'art. 27 del d.lgs. 22/97 di competenza provinciale"; - il d.d.g. Tutela Ambientale 7 gennaio 1998, n. 36, aver per oggetto: "Direttiva e linee guida in ordine al deposito temporaneo ed allo stoccaggio dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi"; - il d.d.g. Tutela Ambientale 5 agosto1998, n. 4301, avente per oggetto: "Circolare sugli effetti della deliberazione della Giunta regionale ex art. 27 del d.lgs. 5 febbraio 1997 n. 22"; - la d.g.r. 6 agosto 1998, n. 38199, avente per oggetto: "Determinazioni in merito alle autorizzazioni all'esercizio di operazioni di raccolta e demolizione di autoveicoli e rimorchi fuori uso. Artt. 28 e 46 del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22", come modificata ed integrata con d.g.r. 2 agosto 2001, n. 5965; - la d.g.r. 2 novembre 1998, n. 39305, avente per oggetto: "Approvazione del documento circa la ricognizione delle procedure amministrative previste dal d.P.R. 12 aprile 1996 e della Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985 n. 337/85/CEE"; - la d.g.r. 27 novembre 1998, n. 39975, avente per oggetto: "Approvazione delle modalità di attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione di impatto ambientale regionale, di cui alla deliberazione di Giunta regionale del 2 novembre 1998, n. 6/39305 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro, presso l'ufficio VIA del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Urbanistica e disciplina della modalità di acquisizione dei pareri degli Enti interessati"; - il d.d.g. Tutela Ambientale 31 dicem |
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ALLEGATO A - PROGETTO DEFINITIVO |
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1. PremessaIl progetto definitivo, di cui all'art. 27 del d.lgs. 22/97, deve contenere gli elementi necessari per avviare e concludere il procedimento tecnico amministrativo di autorizzazione alla realizzazione del relativo impianto. |
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2. Documentazione generale |
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2.1. Relazione tecnicaLa relazione deve fornire gli elementi atti a dimostrare la rispondenza del progetto alle finalità dell'intervento ed in particolare deve: 1) indicare la localizzazione dell'impianto (ubicazione, mappale, foglio, superficie occupata, accesso); 2) riferire sull'idoneità delle reti esterne dei servizi atti a soddisfare le es |
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2.2. Elaborati graficiGli elaborati grafici devono riportare e principi caratteristiche dell'intervento da realizzare ed essere redatti nelle opportune scale, così come riportato nei punti seguenti, in relazione al tipo di intervento stesso e comunque tale da consentire l'individuazione delle planimetrie nel formato A0. 1) stralcio (in formato almeno A3) della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 con evidenziato il perimetro dell'impianto, centrato rispetto al foglio; 2) stralcio del P.R.G. vigente e di quello eventualmente adottato con evidenziato il perimetro dell'impi |
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2.3. Studio di impatto ambientale - Studio di compatibilità ambientaleLo studio di impatto ambientale, ove previsto dalla normativa vigente relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) Ministeriale o Regionale, deve essere redatto secondo le norme tecniche che disciplinano la materia. Lo studio di compatibilità ambientale è previsto per i nuovi impianti e deve indicare le misure atte a ridurre o compensare gli effetti dell'intervento sull'ambiente e sulla salute; in particolare contiene: 1) l'indicazione della localizzazione dell'intervento riferita alla sua potenziale incidenza spaziale |
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3. Documentazione specifica |
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3.1 Impianti in cui si effettuano operazioni di smaltimento: deposito sul o nel suolo (discarica) - D1 D5La relazione tecnica, di cui al Progetto definitivo, deve essere integrata con i seguenti elementi: 1) eventuali indagini (con risultati) circa la presenza di discariche abusive preesistenti nell'area, 2) calcolo della stabilità degli argini con verifica della portanza del fondo della discarica; 3) documentazione fotografica dell'area e dei capisaldi di riferimento per i rilievi altimetrici; 4) calcolo della capacità della discarica, con % di compattazione rifiuti, e piano di gestione; 5) criteri adottati per l'identificazione dell'allocazione in discarica dei rifiuti conferiti; 6) scelte progettuali relative al sistema di raccolta, stoccaggio ed eventuale trattamento del percolato e del liquido infratelo; 7) scelte progettuali relative al sistema di captazione combustione e sicurezza del biogas prodotto; 8) studio geo-idro-morfologico, consistente in: a. inquadramento geologico, geomorfologico ed idrogeologico dell'area; b. ubicazione dei pozzi di approvvigionamento idrico presenti in zona e relative stratigrafie; c. dati relativi ai prelievi di acqua sotterranea in una fascia di 1 km dal perimetro dell'impianto; d. inquadramento litologico, geomorfologico, stratigrafico, piezometrico locale; e. dati metereologici della zona e dell'area dell'impianto (valori medi e massimi); f. dati delle precipitazioni meteoriche degli ultimi 20 anni, rilevati in stazione/i meteorologiche più prossima/e all'area dell'impianto con determinazione della curva di possibilità climatica; |
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3.2 Impianti in cui si effettuano operazioni di smaltimento: depuratori - D8 e/o D9La relazione tecnica, di cui al Progetto definitivo, deve essere integrata con i seguenti elementi: 1) motivazioni che hanno condotto alla scelta della depurazione come migliore sistema di smaltimento delle specifiche tipologie di rifiuti richieste con particolare riferimento alla capacità di raggiungimento dei limiti allo scarico previsti dal d.lgs. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni; 2) descrizione del corpo idrico ricettore dello scarico (con riferimento alle caratteristiche ed obiettivi di qualità previsti nel Piano di risanamento regionale) e valutazioni relative all'impatto dovuto allo scarico finale a seguito del trattamento dei rifiuti; 3) descrizione dello schema idraulico dell'impianto delle sue caratteristiche tecniche e delle condizioni operative del processo di depurazione (unità di misura comparab |
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3.3 Impianti in cui si effettuano operazioni di smaltimento incenerimento (D10) o recupero energetico (R1)La relazione tecnica, di cui al Progetto definitivo, deve essere integrata con i seguenti elementi: 1) descrizione della struttura dell'inceneritore, delle sue caratteristiche tecniche, delle condizioni operative (con il relativo bilancio termico) del processo di combustione; 2) dimensionamento delle camere di combustione e di post-combustione; 3) dati tecnici di esercizio e del sistema di recupero di calore; 4) dati tecnici relativi ai sistemi di controllo e registrazione; nonché degli indicatori del buon andamento della combustione e procedure op |
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3.4 Impianti in cui si effettuano operazioni di recupero (R3 e R13) finalizzate all'utilizzo in agricoltura (R10)La relazione tecnica, di cui al Progetto definitivo, deve essere integrata con i dati che attengono all'utilizzo dei fanghi biologici in agricoltura, anche in relazione alle pratiche agricole utilizzate, ed in particolare deve: 1) individuare le caratteristiche dei fanghi, da documentarsi attraverso relazioni e la procedura di accettazione dei fanghi con particolare riferimento ai parametri analitici degli stessi che evidenzino quantomeno: a) le proprietà che ne giustifichino l'impiego come fertilizzanti, ammendanti o correttivi del suolo, in quantità e qualità idonee in rapporto al tipo di coltura e di suolo e la loro utilità ai fini agricoli; tali analisi, relativamente alle singole tipologie di fanghi biologici, devono evidenziare almeno i seguenti parametri: 1. se provenienti da impianti di depurazione di acque reflue urbane con potenzialità inferiore a 5.000 abitanti equivalenti: - PH; - carbonio organico in g/kg sostanza secca; - grado di umificazione; |
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ALLEGATO B |
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DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONI |
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ALLEGATO C1 |
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SCHEMA DI RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER NUOVI IMPIANTI |
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ALLEGATO C2 |
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SCHEMA DI RICHIESTA DI RINNOVO AUTORIZZAZIONE |
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ALLEGATO C3 |
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SCHEMA DI RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER NUOVI IMPIANTI SPERIMENTAZIONE E/O RICERCA |
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ALLEGATO C4 |
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SCHEMA DI RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER VARIANTI ALL'IMPIANTO |
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ALLEGATO C5 |
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SCHEMA DI RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER VARIANTI ALLE OPERAZIONI |
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