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D. P.R. 21/06/1968, n. 1062

Regolamento di esecuzione della legge 13 dicembre 1964, n. 1341, recante norme tecniche per la disciplina della costruzione ed esercizio di linee elettriche aeree esterne.
Il presente provvedimento è stato superato dal D.M.LL.PP del 21/03/1988 n. 449.Con le modifiche introdotte dal D.P.R. del 8/02/1974 n. 824 e dall’Errata Corrige pubblicata in G.U. 07/12/1968, n.311.
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[Premessa]



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l'art. 87 della Costituzione;

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Regolamento di esecuzione della legge 13 dicembre 1964, n. 1341, recante norme tecniche per la disciplina della costruzione ed esercizio di linee elettriche aeree esterne.


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CAPITOLO I - GENERALITÀ


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Sezione I. - OGGETTO E SCOPO DELLE NORME.

1.1.01. Oggetto. - Le presenti norme, nel quadro generale delle norme impianti in quanto non modificate dalle presenti norme, riguardano le linee elettriche aeree esterne, come

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Sezione 2. - DEFINIZIONI

1.2.01. Tensione nominale di una linea elettrica. - È il valore convenzionale della tensione con il quale la linea è denominata ed al quale sono riferiti i dati di funzionamento fatta astrazione dall'isolamento. Nel seguito delle presenti norme la tensione nominale, espressa in kV, viene indicata con la lettera U.

1.2.02. Linee elettriche aeree esterne. - Sono, agli effetti delle presenti norme, le linee definite da 1.2.04 a 1.2.07 impiantate all'aperto, al disopra del suolo e costituite dai conduttori o dai cavi con i relativi isolatori, sostegni e accessori.

1.2.03. Linee di telecomunicazione. - Sono considerate tali, agli effetti delle presenti norme, le linee telefoniche, telegrafiche, per segnalazione e comando a distanza in servizio pubblico o privato, con esclusione di quelle definite come linee di classe zero (1.2.04). Le linee di telecomunicazione sono citate solo in quanto possono venire attraversate da linee elettriche; ad esse non si applicano le presenti norme.

1.2.04. Linee di classe zero. - Sono, agli effetti delle presenti norme, quelle linee telefoniche, telegrafiche, per segnalazione e comando a distanza in servizio di impianti elettrici, le quali abbiano tutti o parte dei loro sostegni in comune con linee elettriche di trasporto o di distribuzione o che, pur non avendo con queste alcun sostegno in comune, siano dichiarate appartenent

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CAPITOLO II - ESECUZIONE DELLE LINEE AEREE


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Sezione I. - DISPOSIZIONI GENERALI.

2.1.01. Linee con conduttori multipli o a fascio. - Quando non è diversamente specificato, nelle linee con conduttori multipli per fase, ciascuno dei conduttori formanti fascio deve essere considerato, agli effetti delle presenti norme, come un conduttore a sé stante.

2.1.02. Spinta del vento. - La spinta del vento sui conduttori e sui sostegni si calcola in base ai valori di pressione indicati nella tabella seguente, che si riferiscono all'ipotesi di vento spirante perpendicolarmente alle superfici e che sono valevoli per i conduttori, qualunque sia la loro altezza sul suolo, e per i sostegni fino ad una altezza di 100 m sul suolo.



Velocità del vento km/ora

Pressione su superfici piane perpendicolari alla direzione del vento kg/m quadri

Pressione su superfici cilindriche e su conduttori (riferita alla sezione assiale kg/m quad.

65

30

18

130

120

72



2.1.03. Distanziamento dei conduttori. - La distanza in metri fra i conduttori, ai punti di attacco ai sostegni di linea, non deve essere minore di:



D = n \ / F + L + 0,01 U



dove: F è la saetta, in m, dei conduttori nelle condizioni di carico e temperatura indicate nell'ipotesi 1) di 2.2.04;

L è la lunghezza in m della catena di isolatori delle linee con isolatori sospesi;

n è un coefficiente da assumere uguale a 0,6 per i conduttori omogenei di alluminio o di lega di alluminio e 05 per gli altri conduttori.

Per i sostegni ai quali i conduttori sono assicurati con isolatori disposti in amarro oppure con isolatori rigidi, si assume L = 0; se inoltre si tratta di sostegni per linee di classe zero, prima e seconda, i valori risultanti dalla formula vanno ridotti del 300%.

La formula di cui sopra non si applica:

- nelle campate delle linee di qualsiasi classe per le quali F + L > 40 m; per queste è sufficiente che la distanza in metri fra i conduttori non sia minore di 3,80 + 0,01 U per i conduttori di alluminio o di lega di alluminio e di 3,20 + 0,01 U per gli altri conduttori;

- nelle campate delle linee di classe zero e prima che abbiano una lunghezza, misurata orizzontalmente, minore o eguale a 40 m; per queste è sufficiente che la distanza in metri fra i conduttori non sia inferiore a 0,10 m per campate sino a 25 m e a 0,20 m per campate da 25 a 40 m.

Le prescrizioni di quest'articolo non si applicano alle linee in cavo aereo e, nelle linee con conduttori multipli, ai conduttori di uno stesso fascio.

N1 2.1.04. Distanze minime delle parti sotto tensione verso le parti a terra dei sostegni. - Per le linee con isolatori sospesi la distanza in metri dei conduttori e loro accessori sotto tensione (morsetteria, anelli di protezione, ecc.) verso le parti a terra dei sostegni, anche con catene inclinate verso i sostegni stessi di 30 gradi sulla verticale, non deve essere minore di:

d = 0,06 + 0,006 U


Per le linee con isolatori rigidi, la distanza delle parti sotto tensione verso le parti a terra dei sostegni non deve

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Sezione 2. - CONDUTTORI E CORDE DI GUARDIA.

2.2.01. - Dimensioni minime. - I conduttori delle linee elettriche non devono avere, di norma, carichi di rottura minori di 350 kg per le linee di classe zero e prima e di 570 kg per le linee di classe seconda.

È fatta eccezione solo per le campate di linee di classe zero e prima che non attraversino superiormente ferrovie, tranvie, filovie, funicolari terrestri, funivie, autostrade, strade statali e provinciali e loro collegamenti nell'interno degli abitati, fiumi navigabili di seconda classe (regio decreto 8 giugno 1911, n. 823, e regio decreto 11 luglio 1913, n. 959), linee di telecomunicazione, elettrodotti. In tal caso:

- se la linea è di classe zero oppure è una diramazione a un singolo isolato di case da linea di prima classe, sono ammessi conduttori con carico di rottura non minore di 150 kg e con sezione non minore di 4 mm quadri;

- se la linea è di prima classe, è ammesso l'impiego di conduttori con carico di rottura non minore di 230 kg e con sezione non minore di 6 mm quadri.

Per le linee in cavo aereo non autoportante, le prescrizioni di cui sopra non si applicano al cavo, ma alla fune portante.

2.2.02. Isolamento. - I conduttori devono essere fissati a isolatori. Fanno eccezione i cavi aerei e le relative funi portanti.

Il conduttore neutro dei sistemi trifasi funzionanti con neutro direttamente a terra può essere fissato ai sostegni senza intermediario di isolatori.

2.2.03. Giunzioni. - Le giunzioni dei conduttori devono essere tali da non aumentare la resistenza elettrica del co

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Sezione 3. - ISOLATORI a ACCESSORI.

2.3.01. Isolatori rigidi. - Gli isolatori rigidi e i relativi perni, nella ipotesi 2) di 2.2.04, con conduttori integri in tutte le campate, devono essere assoggettati ad uno sforzo orizzontale non superiore al 50% del loro carico di rottura completa.

2.3.02. Isolatori sospesi. - Gli isolatori sospesi, nella ipotesi 2) di 2.2.04, con conduttori integri in tutte le campate, devono essere assoggettati ad uno sforzo di trazione non superiore al 40% del loro carico critico.

2.3.03. Isolatori degli attacchi rinforzati. - Negl

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Sezione 4. - SOSTEGNI.

2.4.01. Materiali e tipi costruttivi. - I pali di legno devono essere di essenza forte, oppure, se di essenza dolce, devono essere iniettati o trattati con sostanze adatte a preservarli dallo infradiciamento; essi non devono essere infissi in blocchi di calcestruzzo che determinino il ristagno dell'umidità intorno alla base Per i sostegni di cemento armato valgono, in quanto non modificate dalle presenti norme, tutte le disposizioni legislative vigenti relative alle opere di conglomerato cementizio semplice ed armato.

Per i sostegni di cemento armato precompresso valgono le disposizioni vigenti emanate dal Ministero dei lavori pubblici, salvo che per i coefficienti di sicurezza a rottura per i quali si devono adottare i valori stabiliti in 2.4.10.

Per i materiali metallici impiegati nei sostegni valgono di regola le unificazioni italiane vigenti; ove si tratti di materiali non unificati se ne devono specificare le caratteristiche principali agli effetti delle verifiche di stabilità prescritte dalle presenti norme.

I sostegni di acciaio devono essere efficacemente protetti contro la ruggine e la corrosione, particolarmente nelle eventuali parti a diretto contatto col terreno (fondazioni metalliche).

2.4.02. Limitazione all'impiego dei sostegni di legno. - L'impiego dei sostegni di legno è vietato nelle campate che attraversano superiormente linee ferroviarie elettrificate o funivie adibite al trasporto di persone.

Negli attraversamenti di ferrovie non elettrificate, tranvie, filovie, funicolari terrestri, autostrade, strade statali e loro collegamenti all'interno degli abitati, fiumi navigabili di seconda casse (regio decreto 8 giugno 1911, n. 823 e regio decreto 11 luglio 1913, n. 959), linee di telecomunicazione, l'impiego dei sostegni di legno è ammesso solo:

a) per le linee di classe zero e prima;

b) per le linee di seconda classe per l'alimentazione di cantieri, la cui provvisorietà (durata non superiore a cinque anni) sia riconosciuta dall'autorità competente, purché la campata di attraversamento non sia di lunghezza superiore a 30 m e purché la sezione complessiva dei conduttori della linea non sia superiore a 150 mm quadri.

2.4.03. Sostegni sorreggenti circuiti di classi diverse. – I sostegni sorreggenti circuiti di classi diverse devono essere considerati a tutti gli effetti come sostegni della linea di classe superiore.

Quando la linea elettrica poggia su sostegni adibiti anche ad altro uso quali sostegni di linee di contatto di ferrovie, tranvie, filovie, valgono ancora le prescrizioni di 2.4.04 e 2.4.05 dove, agli effetti della verifica di stabilità, i conduttori non facenti parte della linea elettrica devono essere considerati come corde di guardia.

2.4.04. Ipotesi di calcolo. - La verifica di stabilità dei sostegni deve essere eseguita nelle seguenti ipotesi:

N2 1) che tutti i conduttori e le corde di guardia siano integri alla temperatura di - 5 gradi C (meno 5 gradi centigradi) e che spiri normalmente alla linea vento a 130 km/ora;

2) che, nelle condizioni di temperatura e di carico della ipotesi 1):

- per i sostegni con non più di quattro conduttori delle linee di classe zero, prima e seconda e per i sostegni con non più di sei conduttori delle linee di terza classe, sia rotto un conduttore o una corda di guardia;

- per i sostegni con più di quattro conduttori delle linee di classe zero, prima e seconda e per i sostegni con più di sei ma non più di diciotto conduttori delle linee di terza classe siano rotti due fra conduttori e corde di guardia nella stessa campata.

Per i sostegni da impiegarsi nelle regioni della zona B (1.208) la verifica di stabilità deve essere eseguita oltre che per le ipotesi 1) e 2) anche per le seguenti:

3) che tutti i conduttori e le corde di guardia siano integri nelle condizioni di temperatura e di carico previste per la zona B (2.2.04) col vento a 65 km/ora spirante normalmente alla linea;

4) che, nelle condizioni di tempera

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Sezione 5. - FONDAZIONI.

2.5.01. Ipotesi di calcolo. - La verifica di stabilità delle fondazioni deve essere effettuata nelle stesse ipotesi di calcolo adottate per la verifica dei relativi sostegni. In ciascuna di tali ipotesi la verifica deve essere eseguita in base alle formule ed ai criteri esposti negli articoli da 2.5.02 a 2.5.05, che tengono conto implicitamente dei coefficienti di sicurezza.

Per le fondazioni di tipo diverso da quelli considerati negli articoli seguenti, la verifica deve essere eseguita tenendo conto del peso delle fondazioni e del terreno gravante su di esse in base all'angolo di scarpa naturale, del peso delle strutture, delle reazioni del terreno e delle pressioni per esso ammissibili. In questi casi il rapporto fra il momento di stabilità delle fondazioni ed il momento di rovesciamento non deve essere inferiore a 1,25.

2.5.02. Sostegni a stelo unico infissi nel terreno. - Posto:

2.5.03. Fondazioni a blocco unico.

2.5.04. Fondazioni a pilastrini riuniti da una piastra di base.


Parte di testo in formato grafico

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CAPITOLO III - DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

3.1.01. Collaudo. - Dopo un congruo periodo di esercizio gli elettrodotti saranno sottoposti a collaudo:

- da parte degli uffici del genio civile competente per gli elettrodotti a tensione inferiore a 220 kV, con l'intervento, per quelli giudicati di notevole importanza, di un funzionario del Ministero dei lavori pubblici;

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TABELLE RELATIVE ALLE SOLLECITAZIONI AMMISSIBILI PER I SOSTEGNI DI ACCIAIO


Parte di testo in formato grafico

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