Par. ANAC 08/11/2023, n. 506

L'ANAC ha chiarito che la contraddittorietà tra la dichiarazione di volontà di ricorrere al subappalto facoltativo (all’interno del DGUE) e quella di non ricorrere a tale istituto (all’interno della domanda di partecipazione) impone alla Stazione appaltante la richiesta di chiarimenti, in quanto non sussiste alcuna disposizione legislativa che prevede la prevalenza delle dichiarazioni contenute nel DGUE rispetto a quelle riportate nella domanda di partecipazione. Tale richiesta va inquadrata nell’ambito del soccorso procedimentale (e non nel soccorso istruttorio), in quanto ha ad oggetto una dichiarazione facoltativa e non essenziale ai fini dell’ammissione della gara, ma rilevante ai soli fini della successiva autorizzabilità al subappalto in caso di esecuzione del contratto. La mancata risposta tempestiva ad una richiesta di chiarimenti sulla effettiva sussistenza della volontà di ricorrere al subappalto facoltativo non determina l’esclusione del concorrente, ma la mancata autorizzazione al subappalto in caso di stipula del contratto, ove non venga in rilievo il difetto di qualificazione del concorrente rispetto alle prestazioni che sarebbero state oggetto di subappalto.