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- L’ausilio del BIM alle frontiere "mobili" dell'ingegneria economica e del Project Construction Management. Parte quarta: Processi nel settore Architecture, Engineering and Construction (AEC)
- I profili di responsabilità amministrativa nell'esercizio delle funzioni tecniche: considerazioni sul nuovo Codice appalti
Rivista online e su carta in tema di
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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Cedimenti nei fabbricati e delle pavimentazioni: cosa sono e come intervenire
I cedimenti sono generalmente spostamenti relativi tra due zone della medesima struttura. Nello specifico, i cedimenti delle fondazioni superficiali sono gli spostamenti verticali del piano di posa e sono il risultato delle deformazioni verticali del terreno sottostante la fondazione.
Tali deformazioni sono la conseguenza di un’alterazione dello stato di tensione che in generale può essere prodotta dal carico trasmesso dalla fondazione stessa o da altre fondazioni vicine, o anche da una variazione delle pressioni interstiziali, ad esempio per un abbassamento del livello di falda. Limitandoci al caso del carico trasmesso dalla fondazione, la stima dei cedimenti attesi è necessaria per valutarne l’ammissibilità in condizioni di esercizio, e quindi per valori del carico e delle tensioni indotte molto inferiori a quelli che producono la rottura del terreno.
Con riferimento ad un muro continuo e supponendo che una parte di detto muro si ponga in moto relativo rispetto all’altra parte di muro che rimane ferma, il suddetto moto (cedimento) può presentarsi principalmente nelle seguenti forme:
a) Cedimento per traslazione orizzontale;
b) Cedimento per traslazione verticale;
c) Cedimento per rotazione intorno ad un asse.
Azioni fisiche sull’edificio: traslazione e rotazione.
I cedimenti differenziali verticali sono generalmente figli di due principali azioni fisiche sull’edificio quali le traslazioni e le rotazioni rigide. Esse possono agire sia sull’intero edificio, sia su porzioni limitate (es. angoli, corpi aggiunti, etc.). Dunque le azioni terreno – edificio sono certamente la causa principale della presenza di quadri fessurativi da cedimento del terreno di fondazione. Infatti nel sistema terreno - fondazione, in seguito a variazioni più o meno consistenti degli equilibri fisici post assestamento (nel breve termine dopo la fine della costruzione dell’edificio) quali, ad esempio, mutate condizioni climatiche, geomorfologiche o idrauliche, si innesca un processo di ridefinizione naturale spontanea delle azioni e reazioni del sistema terreno – edificio, tale da manifestare una ripresa evidente di fenomeni dinamici, anche ciclici nel tempo, che esprimono quadri fessurativi fuori terra precisi e definiti.
“Se durante la variazione di forma in un punto del solido la dilatazione supera i limiti di tolleranza della coesione del materiale, nel punto si stabilisce una soluzione di continuità che si proroga, di mano in mano, per apparire in superficie sotto forma di fessurazione”.
‘’Sisto Mastrodicasa Dissesti statici delle strutture edilizie, Hoepli, Milano 1988
Come eliminare i cedimenti delle fondazioni
Nel caso di cedimento delle fondazioni il problema risiede nel volume significativo, ovvero quel volume di terreno posto al di sotto della fondazione che è interessato dall’azione dei carichi dell’opera soprastante. Diverse sono le soluzioni tecnologiche e tra quelle mini invasive certamente possiamo considerare le iniezioni di resine espandenti nel terreno. Nel metodo SEE&SHOOT di GEOSEC la procedura d’intervento è del tutto differente dalle soluzioni alternative presenti sul mercato. In particolare il metodo GEOSEC, unico ed esclusivo nel suo genere, si avvale di un fondamentale monitoraggio geofisico 4D prima, durante e al termine delle iniezioni che consente vantaggiosamente dapprima di meglio comprendere ove indirizzare le iniezioni, quali effetti sono ottenuti man mano in corso d’opera durante il trattamento così da poter adattare le iniezioni al momento verso una mirata e dunque migliore azione consolidante. Le iniezioni sono condotte al di sotto della costruzione, attraversata la fondazione grazie a tubi di piccolo diametro e fino a giungere nel terreno alle profondità necessarie. Le iniezioni possono essere effettuate anche e preferibilmente su più livelli di profondità tra loro sovrapposti per aumentare lo strato di consolidamento necessario a trattare al meglio tutto il volume significativo. Grazie alla sua affidabile tecnologia e al metodo unico brevettato, GEOSEC è in grado di fornire ai propri clienti una garanzia contrattuale decennale ed una ulteriore garanzia assicurativa postuma con primaria compagnia internazionale. In fine il metodo GEOSEC ha ottenuto la certificazione della propria regola dell’arte da ICMQ spa, il più importante Ente tecnico indipendente di controllo e ispezione del settore delle costruzioni in Italia.
Come eliminare il cedimento delle pavimentazioni
Anche le pavimentazioni possono essere soggette a fenomeni di interazione terreno-struttura dai quali possono svilupparsi lesioni o fessure più o meno evidenti o addirittura avvallamenti e depressioni sulla superficie calpestabile.
Per intervenire sul cedimento delle pavimentazioni GEOSEC ha sviluppato il metodo SOIL STABILIZATION, che agisce sull’interfaccia tra pavimento e terreno attraverso l'iniezione di resine espandenti. L’intervento permette di rinforzare il sottofondo senza demolire la vecchia struttura in modo mirato, mini invasivo e veloce ed è la soluzione ideale per interventi migliorativi e di mantenimento della portanza delle superfici calpestabili.
Le operazioni sono svolte sotto il controllo costante di strumenti di monitoraggio di precisione. Con un controllo laser puntuale i tecnici GEOSEC rilevano le zone di maggior depressione della pavimentazione ceduta e ne valutano l’estensione e i dislivelli rispetto alle superfici non cedute. L'analisi iniziale rende possibile l'iniezione di resina espandente verso i macrovuoti rilevati al fine di assicurare l'esecuzione ottimale dell'intervento.
A questo punto vengono realizzati dei fori di iniezione nel pavimento ceduto mediante trapani manuali per l’inserimento di cannule dedicate ad attraversare la pavimentazione. Punto per punto della maglia viene immessa la resina espandente e monitorato in tempo reale il comportamento della superficie pavimentata e depressa in corso di trattamento. Contemporaneamente qualora le condizioni strutturali lo consentiranno potrà prodursi un sollevamento del pavimento.
L'intervento SOIL STABILIZATION di GEOSEC è una soluzione garantita da oltre 15 anni di elevata esperienza applicativa di settore grazie a migliaia di interventi eseguiti con successo.
BIBLIOGRAFIA
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- Leone Corradi Dell’Acqua (2010): Meccanica delle Strutture 3 Volume: La valutazione della capacità portante. McGraw-Hill (Milano);
- P.G. Malerba, “I Segnali Del Dissesto. Riconoscimento Delle Patologie Strutturali”, Atti della Conferenza dell’Ordine degli Ingegneri del Verbano Cusio Ossola;
- S. Mastrodicasa, “Dissesti statici delle strutture edilizie”, edito dalla Hoepli, IX Edizione, 1993;
- R. Di Francesco, “ Le lesioni nelle strutture “, edito dalla Hoepli, II Edizione 2007;
- G. Menditto, “ Fessurazioni nelle strutture “, edito Dario Flaccovio Editore, I Edizione, 2010;
- Pasta, “Restauro conservativo e antisismico”, edito da Dario Flaccovio Editore, II Edizione, marzo 2006;
- Aveta, S. Casiello, F. La Regina, R. Picone, (a cura di), “Restauro e consolidamento”, Atti del convegno “Restauro e consolidamento dei beni architettonici e ambientali. Problematiche attuali”, Napoli 2003. edito da Mancosu Editore, 2005;
- Marco Andrea Pisani “ Consolidamento delle strutture ” , ed. HOEPLI.
GEOSEC S.r.L.
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