L. R. Veneto 23/12/2019, n. 50

In vigore dal 25/02/2020, la legge prevede la possibile regolarizzazione di opere edilizie, provviste di titolo edilizio abilitativo o di certificato di abitabilità od agibilità, eseguite in parziale difformità dai titoli edilizi rilasciati o dai progetti approvati prima dell'entrata in vigore della L. 10/1977 (Norme per la edificabilità dei suoli) che presentino particolari caratteristiche, ovvero:

• comportino un aumento fino a un quinto del volume dell'edificio e comunque in misura non superiore a 90 metri cubi;
• comportino un aumento fino a un quinto della superficie dell'edificio e comunque in misura non superiore a 30 metri quadrati;
• comportino un diverso utilizzo dei vani, ferma restando la destinazione d'uso consentita per l'edificio;
• comportino modifiche non sostanziali della localizzazione dell'edificio sull'area di pertinenza, rispetto a quella indicata nel progetto approvato, purché non in violazione delle normative in tema di distanze tra fabbricati, dai confini e dalle strade;
• non rilevino in termini di superfici o volume e non siano modificative della struttura e dell'aspetto complessivo dell'edificio.

Le difformità edilizie possono essere regolarizzate mediante presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e previo pagamento di sanzioni pecuniarie diverse a seconda delle irregolarità.
Resta comunque ferma l'applicazione della disciplina sanzionatoria di settore, tra cui la normativa antisismica, idraulica, idrogeologica, di sicurezza, igienico-sanitaria e dei beni culturali e del paesaggio.