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Deliberaz. G.R. Veneto 21/04/2015, n. 591

Disciplina delle attività turistiche connesse al settore primario. Disposizioni attuative e operative per lo svolgimento dell'attività di fattoria didattica. Modificazioni e integrazioni alla Deliberazione n. 1582 del 26 agosto 2014. Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 e legge regionale 24 dicembre 2013, n. 35.
Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- Delib. G.R. 29/06/2016, n. 1054
- D. Dir. R. 08/11/2016, n. 117
- D. Dir. R. 21/04/2017, n. 47
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Testo del provvedimento


L'Assessore Marino Finozzi, di concerto con l'Assessore Franco Manzato e l'Assessore Luca Coletto, riferisce quanto segue.

Con deliberazione n. 70/2003, la Giunta regionale ha approvato, nell'ambito del Programma regionale Pluriennale per l'attuazione da parte della Regione Veneto del Programma Interregionale "Comunicazione ed Educazione Alimentare", il progetto "Fattorie didattiche".

La stessa deliberazione, in particolare, approvava la "Carta della qualità", quale documento regionale di indirizzo e di definizione dei requisiti e degli impegni per l'accreditamento, da parte della Regione, delle fattorie didattiche operanti nel territorio del Veneto, istituiva presso la Giunta regionale l'Elenco regionale, soggetto ad un aggiornamento annuale, delle fattorie didattiche che presentano i requisiti e sottoscrivono gli impegni previsti dalla "Carta della qualità", stabiliva le modalità e i termini per l'iscrizione all'Elenco regionale e prevedeva, infine, l'effettuazione dei controlli.

Dal 2003 al 2014 sono stati approvati, con Decreto del Dirigente della struttura regionale competente, gli aggiornamenti annuali dell'Elenco regionale, che hanno visto un incremento numerico costante nel tempo (dalle 62 aziende del 2003 si è giunti a 253 aziende con l'ultimo aggiornamento approvato con Decreto n. 106 dell'8 ottobre 2014) e una crescita anche rispetto alla molteplicità dei percorsi educativi offerti a un target sempre più diversificato.

Il requisito della formazione ha rappresentato costantemente l'elemento qualificante dell'intero progetto e, fin dall'inizio, si è posta la necessità e l'obbligo di una formazione a carattere specifico, assicurata, come indicato nell'allegato A alla DGR 70/2003, dall'attestato di frequenza ai Corsi di formazione base finanziati ed approvati dalla Regione Veneto nell'ambito del progetto "Fattorie didattiche": la durata e i contenuti formativi sono stati indicati nell'allegato 1 alla DGR 71/2003 e, successivamente, nella DGR n. 1205 del 25 giugno 2012.

Con la recente legge regionale 24 dicembre 2013, n. 35 "Disciplina delle attività turistiche connesse al settore primario", che ha modificato e integrato la legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 "Disciplina dell'agriturismo, ittiturismo e pescaturismo", il legislatore regionale ha ritenuto opportuno regolamentare anche le fattorie didattiche quale espressione dell'offerta turistica e della multifunzionalità del settore primario, ampliando peraltro all'azienda ittica la possibilità di ospitare e svolgere attività didattiche.

Con la deliberazione n. 1582 del 26 agosto 2014R la Giunta regionale ha stabilito i requisiti e le modalità di svolgimento dell'attività delle fattorie didattiche, come previsto dalla legge all'art. 12 bis comma 2 della legge 28/2012, elaborando un quadro complessivo delle principali disposizioni attuative, al fine di semplificare, coordinare e raccordare in un unico provvedimento i diversi adempimenti richiesti. In conseguenza dell'adozione di tali nuove disposizioni, è stato pertanto necessario revocare le precedenti deliberazioni n. 70/2003, n. 71/2003 e n. 1205 del 2012.

La deliberazione n. 1582 del 26 agosto 2014 è composta dal testo deliberativo e da quattro allegati:

- l'Allegato A, denominato "Disposizioni attuative per lo svolgimento dell'attività di fattoria didattica" stabilisce, in particolare, le finalità, gli obiettivi, la modalità di presentazione e le procedure per il riconoscimento, le caratteristiche dell'Elenco regionale, il controllo, le sanzioni, le norme transitorie e di collegamento con le precedenti disposizioni regionali;

- l'Allegato B, denominato "Carta della qualità delle fattorie didattiche", rappresenta il documento regionale di indirizzo e di definizione dei requisiti per il riconoscimento da parte delle Province delle fattorie di

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Allegato A - Disposizioni attuative per lo svolgimento dell’attivita’ di fattoria didattica

1. Premessa

Con le presenti disposizioni, si dà attuazione alle norme della legge regionale 10 agosto 2012, n. 28, così come modificata dalla legge regionale n. 35/2013, che disciplinano le fattorie didattiche.

La legge regionale regolamenta un’attività che viene svolta in Regione Veneto fin dal 2003, quando nacque nell’ambito del Programma interregionale “Comunicazione ed educazione alimentare”. Alla base del progetto regionale “Fattorie didattiche” vi era la volontà di favorire l’incontro tra il mondo agricolo e le scuole, allo scopo di riscoprire il valore "culturale" dell'agricoltura e del mondo rurale, valorizzando il ruolo formativo e informativo dell'agricoltore, creare una rete di relazioni fra produttore e giovane consumatore finalizzata alla conoscenza della produzione agricola e ad uno stile di vita sano, e consolidare i legami dei giovani con il proprio territorio. Come fattoria didattica, quindi, l’azienda agricola scopriva l’opportunità di diventare un luogo di conoscenza ed esperienza, offrendo alla scuola una modalità innovativa di apprendimento basata sull’“imparar facendo”.

La Regione negli anni ha sostenuto il progetto, fornendo agli imprenditori strumenti di aggiornamento per migliorare le proprie competenze, soprattutto rispetto all’accoglienza e alla didattica, e organizzando iniziative, come la Giornata delle fattorie didattiche aperte, per promuovere il progetto presso le scuole e le famiglie.

Sulla base dei requisiti fissati dalla Carta della qualità approvata con Deliberazione n. 70/20013, dalle 62 aziende del 2003 si è oggi arrivati alle 253 imprese agricole accreditate come fattorie didattiche su tutto il territorio regionale.

Si è assistito inoltre, in questi 10 anni, a una crescita qualitativa degli operatori, che hanno cominciato a proporre, oltre ai classici percorsi di educazione alimentare legati all’orientamento produttivo aziendale, anche progetti educativi finalizzati alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente, del territorio e delle tradizioni, sviluppando in modo coordinato attività didattiche, formative e informative rivolte non solo alle scuole ma, più in generale, ai cittadini, con proposte nuove, come l’accoglienza di utenze diverse da quella scolastica (ragazzi nei periodi extrascolastici, con esperienze di doposcuola in fattoria e “settimane verdi” estive; famiglie; gruppi di adulti; persone anziane) fino alla sperimentazione di percorsi innovativi verso il sociale.

Cercando di dare nuovo impulso a questa espressione della multifunzionalità del settore primario e tenendo conto dei più recenti sviluppi che ha registrato il settore, con la legge regionale 10 agosto 2012, n. 28, così come modificata dalla legge regionale n. 35/2013, si è inteso creare un quadro giuridico nel quale collocare le fattorie didattiche, accanto al turismo rurale, all’interno della consolidata legislazione che riguarda specificatamente l’agriturismo, l’ittiturismo e il pescaturismo, ampliando anche all’impresa ittica la possibilità di svolgere attività didattica.

Pertanto l’attività di fattoria didattica, dalla data di pubblicazione della presente deliberazione, può essere esercitata solo secondo le modalità di cui alle seguenti disposizioni attuative.

Non rientra nelle attività di fattoria didattica, e pertanto non è soggetta alle presenti disposizioni, la visita guidata aziendale, svolta in forma occasionale e a titolo gratuito.

Per praticità espositiva, nel testo che segue per “legge” si intende la legge regionale 10 agosto 2012, n. 28, così come modificata dalla legge regionale n. 35/2013.


2. Definizioni

Fattoria didattica: un’impresa agricola o ittica, singola o associata, con sede operativa in Veneto, che, oltre alle tradizionali attività produttive, ospita e svolge attività didattiche e divulgative a favore delle scuole e dei cittadini, secondo i requisiti e le modalità definite dalla Giunta regionale (art. 12 bis comma 2) nella Carta della qualità, di cui all’Allegato B, allo scopo di riscoprire il valore culturale dell’agricoltura, della pesca, della civiltà rurale e marinara (art. 2 comma 2 lettera 0b) della legge).

Operatore di fattoria didattica: un imprenditore agricolo, di cui all’art. 2135 del Codice Civile ai sensi del Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228, o un imprenditore ittico, così come definito dall’art. 4 del Decreto Legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni (s.m.i.), o la persona preposta dall’imprenditore agricolo o ittico all’attività didattica, in possesso dell’Attestato di frequenza al Corso di formazione di cui all’Allegato C.

L’operatore di fattoria didattica può essere:

- nel caso di impresa individuale: l’imprenditore, un coadiuvante, un partecipe familiare o un dipendente con contratto di lavoro subordinato;

- nel caso di società di persone: un socio o un dipendente con contratto di lavoro subordinato;

- nel caso di società di capitale o di società cooperative: un amministratore, un socio o un dipendente con contratto di lavoro subordinato.

“Un imprenditore agricolo, di cui all'art. 2135 del Codice Civile ai sensi del Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228 R, o un imprenditore ittico, così come definito dall'art. 4 del Decreto Legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni (s.m.i.), o la persona preposta dall'imprenditore agricolo o ittico all'attività didattica, in possesso dell'Attestato di frequenza al Corso di formazione di cui all'Allegato C.

L'operatore di fattoria didattica può essere:

- nel caso di impresa individuale e impresa familiare: l'imprenditore, un suo coadiuvante o partecipe familiare, un dipendente dell'impresa con contratto di lavoro subordinato;

- nel caso di società di persone: un socio, un coadiuvante o un partecipe familiare del socio; un dipendente della società con contratto di lavoro subordinato;

- nel caso di società di capitale o di società cooperative: un amministratore, un socio, un dipendente della società o della cooperativa con contratto di lavoro subordinato.” N2


3. Connessione, complementarietà e prevalenza

Il carattere di complementarietà, che la legge all’art. 2 comma 2 f, attribuisce all’attività didattica, è riferito all’attività agricola o ittica, in quanto realizzata utilizzando attrezzature e risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività produttiva e avvalendosi della normale organizzazione aziendale: l’attività didattica quindi, se esercitata in assenza degli altri servizi turistici previsti dalla legge, viene considerata connessa e complementare, indipendentemente dalla prevalenza rispetto a quella agricola o ittica.


4. Obblighi previsti dalle disposizioni attuative in materia di agriturismo, ittiturismo e pescaturismo

L’attività didattica, se esercitata nell’ambito dell’agriturismo, va inserita nel Piano Agrituristico: nel Piano agrituristico va valutata la prevalenza dell’attività agricola rispetto all’insieme dei servizi turistici offerti dall’azienda in termini di tempo lavoro nel corso dell’anno (art. 3 comma 7), come indicato nelle vigenti Disposizioni regionali attuative in materia di agriturismo.

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Allegato B - Carta della qualità delle fattorie didattiche della regione veneto

La “Carta della qualità” rappresenta il documento regionale di indirizzo e di definizione dei requisiti per il riconoscimento da parte delle Province delle fattorie didattiche operanti nel territorio del Veneto e degli obblighi, che gli imprenditori agricoli o ittici si impegnano a rispettare, per il mantenimento dell’iscrizione all’Elenco regionale.


Requisiti per il riconoscimento


Requisiti generali

- Essere un imprenditore agricolo, così come definito dall’art. 2135 del Codice Civile, ai sensi del Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228, o un imprenditore ittico, così come definito dall’art. 4 del Decreto Legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni (s.m.i.).

- Essere iscritto al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.

- Per gli imprenditori agricoli, essere in possesso della partita IVA agricola ed essere iscritti all’Anagrafe del Settore Primario, di cui alla DGR n. 3758 del 26 novembre 2004 e successive modifiche ed integrazioni (s.m.i.).

- Avere la sede operativa nel territorio regionale.

- Avere stipulato un’apposita polizza assicurativa per la responsabilità civile, specifica per l’attività didattica, nei confronti dei visitatori.

- Presentare un’autodichiarazione relativa ai carichi penali pendenti.

- Rispettare le norme relative alla “Lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile”, di cui al Decreto Legislativo n. 39 del 6 apri

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Allegato C

Formazione per gli imprenditori agricoli


Azioni formative finalizzate all’acquisizione del riconoscimento dei requisiti per l’esercizio dell’attività agrituristica e dell’attività didattica


CORSO PER OPERATORE ADDETTO ALLE ATTIVITÀ MULTIFUNZIONALI DELL'AZIENDA AGRICOLA (modulo base )

Durata: 50 ore


Obiettivi e contenuti formativi


1 Elementi legislativi e aspetti fiscali e tributari: 14 ore

Saper gestire le conoscenze necessarie alla gestione in azienda agricola delle diverse attività multifunzionali, del loro inquadramento giuridico, normativo e fiscale.

- L'inquadramento giuridico e normativo per svolgere attività di tipo multifunzionale in agricoltura

- Gli obblighi fiscali e contabili per le attività multifunzionali

Essere in grado di applicare la normativa in relazione agli obblighi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sugli aspetti igienico sanitari.

- Testo Unico 81/08

- Pacchetto igiene (Reg. CE n. 178/2002, Reg. CE n. 852/2004, successive norme di applicazione nazionali e regionali)

- Norme per il benessere degli animali

- La prevenzione e nozioni di Pronto Soccorso


2 La storia e la tradizione rurale del Veneto: 8 ore

Saper trasferire gli elementi fondamentali del bagaglio storico culturale della tradizione rurale del territorio.

- I tratti storici della vita rurale veneta

- La bibliografia inerente la storia e la tradizione locale


3 Gestione della recettività: 12 ore

Essere in grado di rapportarsi con gli ospiti e di attuare norme di comportamento finalizzate al consolidamento della qualità dei servizi.

- Tipologie di rapporto con il cliente

- Modalità operative di comportamento finalizzate al consolidamento della qualità dei servizi


4 Promozione dell’offerta: 12 ore

Riuscire ad utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione di massa e a svolgere azioni e progetti di promozione e cura dell'immagine aziendale.

- Il marketing dell'offerta aziendale e del territorio

- I mezzi di comunicazione e di promozione

- Il mondo della rete e le potenzialità di Internet


5 La funzione sociale dell’impresa agricola: 4 ore

Promuovere lo sviluppo delle nuove funzioni dell’impresa agricola relative ad attività riabilitative, di integrazione sociale, lavorativa e imprenditoriale per persone svantaggiate, e di servizi per l’infanzia.

- Storia e diffusione dell’agricoltura sociale

- Le peculiarità educativo-riabilitative delle attività di coltivazione delle piante e di allevamento degli anim

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Allegato D - Linee operative in materia igienico-sanitaria per le attività didattiche in fattoria

Nell’ambito delle diverse finalità che le fattorie didattiche si propongono, rivestono una particolare rilevanza la promozione dei corretti principi di educazione alimentare e la conoscenza dell'origine, della storia e della qualità dei prodotti del territorio.

Per raggiungere questi obiettivi didattici, gli operatori propongono spesso agli ospiti – sia agli studenti delle scuole che ai gruppi di adulti - una fase pratica di manipolazione/preparazione di cibi e/o loro degustazione, che, se correttamente gestita, costituisce anche un momento di formazione ed informazione sui principi igienico-sanitari e nutrizionali.

Si ritiene, pertanto, opportuno fornire, sia agli operatori che ai visitatori, oltre alle norme di comportamento generale per la gestione delle visite in fattoria dal punto di vista igienico-sanitario (strutture idoneamente attrezzate con servizi e lavabi, in condizioni di assoluta pulizia ed igiene, adeguatamente dotati di sapone e salviette; rispetto delle norme di sicurezza per impianti, attrezzature, fasi di lavoro e di didattica) le indicazioni relative alla formazione del personale e alcune disposizioni specifiche collegate alla manipolazione/degustazione/somministrazione della merenda.


Formazione del personale

L’imprenditore agricolo o ittico, in quanto responsabile della fattoria didattica, deve garantire il rispetto delle norme base dell’igiene alimentare (Reg. (CE) n. 852/2004).

Il personale dell'azienda agricola che si dedica alla manipolazione/degustazione/somministrazione della merenda in fattoria, qualora non abbia già acquisito tale compe

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