Rivista online e su carta in tema di
Opere e lavori privati e pubblici - Edilizia
e urbanistica - Professioni tecniche
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 13/11/2014, n. 272
D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 13/11/2014, n. 272
D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 13/11/2014, n. 272
D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 13/11/2014, n. 272
D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 13/11/2014, n. 272
D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 13/11/2014, n. 272
- D. Min. Ambiente e Tutela Terr. e Mare 17/07/2015, n. 141
Scarica il pdf completo | |
---|---|
Art. 3. - Obbligo di presentare la relazione di riferimento1. I gestori degli impianti elencati nell'Allegato XII alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con esclusione di quelli costituiti esclusivamente da impianti di combustione alimentati unicamente a gas naturale, presentano all'autorità competente la relazione di riferimento. |
|
Art. 4 - Tempistica per la presentazione della relazione di riferimento da parte delle installazioni sottoposte ad Aia in sede statale1. I gestori in possesso di autorizzazione integrata ambientale statale al momento dell'entrata in vigore del presente decreto presentano all'Autorità competente la relazione di riferimento entro dodici mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, ove soggetti agli obblighi di cui all'articolo 3, commi 1 o 3. 2. I gestori in possesso di autorizzazione integr |
|
Art. 5. - Contenuti minimi della relazione di riferimento1. Fatto salvo quanto indicato nella comunicazione della Commissione europea 2014/C 136/01, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea C 136 del 6 maggio 2014, recante «Linee guida della Commissione europea sulle relazioni di riferimento di cui all'articolo 22, paragrafo 2, della dir |
|
Allegato 1 - Procedura per la verifica della sussistenza dell'obbligo di presentazione della relazione di riferimentoLa procedura per la verifica della sussistenza dell'obbligo di elaborazione e presentazione della relazione di riferimento di cui all'articolo 3, comma 2, del presente decreto è rappresentata nel diagramma di flusso di seguito riportato. Le relative fasi sono come di seguito articolate: 1. valutare la presenza di sostanze pericolose usate, prodotte o rilasciate dall'installazione determinandone la classe di pericolosità; 2. valutare la rilevanza delle quantità di sostanze pericolose usate, prodotte o rilasciate dall'installazione attraverso il confronto con specifiche soglie di rilevanza; 3. se le soglie sono superate, valutare la possibilità di contaminazione in base a proprietà chimico-fisiche delle sostanze, caratteristiche idrogeologiche del sito ed (eventualmente) sicurezza dell'impianto; 4. se esiste la possibilità di contaminazione, procedere alla redazione della relazione di riferimento. |
|
Allegato 2 - Contenuti minimi della relazione di riferimentoLa relazione di riferimento contiene informazioni sullo stato di qualità del suolo e delle acque sotterranee, con esclusivo riferimento alla presenza di sostanze pericolose pertinenti (come definite nell'Allegato 1). Tali informazioni sono necessarie al fine di effettuare un raffronto in termini quantitativi con lo stato al momento della cessazione definitiva delle attività e riguardano almeno: 1. l'uso attuale del sito; 2. le misurazioni già disponibili effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee utili a caratterizzare lo stato attuale del sito in relazione alla presenza dell |
|
Allegato 3 - Criteri per l'acquisizione di nuove informazioni sullo stato di qualità del suolo e delle acque sotterranee con riferimento alla presenza di sostanze pericolose pertinenti1. Criteri generali per la caratterizzazione del suolo insaturo 1.1 Indicazioni generali La strategia di campionamento è scelta sulla base delle caratteristiche del sito (vedi paragrafi successivi). Ove si adotti la strategia basata su una maglia regolare di campioni compositi, per il campionamento del suolo insaturo si applicheranno tendenzialmente i seguenti criteri: — i campioni di suolo prelevati sono rappresentativi almeno degli spessori 0-0,2 m e 0,2-1 m; — ciascun campione di suolo sarà rappresentativo di una maglia regolare di dimensione massima pari a 100 m x 100 m. Una maggiore densità di campionamento (ovvero una riduzione della dimensione della maglia) potrà essere applicata nelle potenziali aree sorgente; — in generale si intende per campione rappresentativo del suolo, un campione composito ottenuto da almeno 10 incrementi per ciascuna maglia; — il numero di campioni rappresentativi per ogni spessore indagato (0-0,2 m; 0,2-1 m, eventuali strati integrativi) non potrà comunque mai essere inferiore a tre; — qualora vengano utilizzati risultati di attività di caratterizzazione effettuate secondo la vigente normativa in materia di siti contaminati, che prevede il campionamento puntuale di uno spessore di suolo compreso tra 0-1 m, essi potranno essere considerati come rappresentativi dello strato 0,2-1 m. L'area dovrà pertanto essere caratterizzata integrando il campionamento dello spessore 0-0,2 m mediante l'analisi di campioni puntuali da prelevare nelle potenziali aree sorgente in cui vi sia il sospetto di impatti di origine puntuale derivanti sia dalle attività attuali che da quelle pregresse (ad esempio in prossimità dei punti di emissione attuali e passati); |
Dalla redazione
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Impatto ambientale - Autorizzazioni e procedure
- Tutela ambientale
L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
- Alfonso Mancini
- Studio Groenlandia
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Rifiuti
- Tutela ambientale
Classificazione dei rifiuti in base all'origine e in base alla pericolosità
- Redazione Legislazione Tecnica
- Rifiuti
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
Rifiuti, non rifiuti e sottoprodotti: definizione, classificazione, normativa di riferimento
- Alfonso Mancini
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Albo nazionale dei gestori ambientali
- Rifiuti
Albo gestori ambientali, normativa, categorie, iscrizione, responsabile tecnico, modulistica
- Alfonso Mancini
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Rifiuti
- Tracciabilità
Tracciabilità dei rifiuti (formulari trasporto, registri carico e scarico, modello unico dichiarazione ambientale - MUD)
- Alfonso Mancini
- Albo nazionale dei gestori ambientali
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Rifiuti
Regime transitorio responsabili tecnici imprese iscritte Albo gestori ambientali
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Inquinamento atmosferico
Autorizzazione impianti di combustione medi con potenza superiore a 5MW
- Inquinamento atmosferico
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
Autorizzazione impianti di combustione medi con potenza pari o inferiore a 5MW
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
- Inquinamento atmosferico
Limiti di emissione impianti di combustione medi con potenza superiore a 5MW
- Inquinamento atmosferico
- Ambiente, paesaggio e beni culturali
Limiti di emissione impianti di combustione medi con potenza pari o inferiore a 5MW
05/08/2022
- Caro prezzi materie prime, 1,3 miliardi in arrivo da Il Sole 24 Ore
- Corsi online, imposta da pagare nel luogo di residenza del cliente da Il Sole 24 Ore
- La fattura elettronica aggiorna il tracciato da Il Sole 24 Ore
- Cessioni, per le partite Iva rischio diligenza qualificata da Il Sole 24 Ore
- Data certa e documenti per i controlli futuri decisivi per il Sal al 30% da Il Sole 24 Ore
- Superbonus per cambio infissi da Italia Oggi
APPALTI E CONTRATTI PUBBLICI - GESTIONE EFFICACE DELL’APPALTO CON MODULISTICA E FORMULARI
LA NUOVA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” DEGLI ORDINI PROFESSIONALI
IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO: DALL'INSTAURAZIONE ALLA SANATORIA
PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE, ATTUATIVA E DI DETTAGLIO: PRINCIPI, NORME ED OPERATIVITÀ
LE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Progettare edifici passivi con materiali naturali

Benessere e sostenibilità nel recupero edilizio

Suolo, terreno, acqua ed ecosistema nel Piano regolatore

Il Verde pensile
