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Monitoraggi Strutturali

L’importanza dei monitoraggi per il controllo dello stato di conservazione delle strutture.
INDAGINI STRUTTURALI

La struttura è sicura? Quella lesione è preoccupante? Gli elementi portanti di quest’edificio sono sani? Il sisma ha generato danni per i quali è necessario un intervento? I danni provocati dal sisma sono in evoluzione? Queste sono alcune delle domande che molto spesso ci si pone quando si è insicuri sullo stato di salute di una costruzione.

La sicurezza delle strutture, siano esse edifici privati, edifici pubblici, strade, ponti o qualsiasi struttura civile di recente o antica costruzione, è di primaria importanza e conoscere lo stato di salute di queste deve essere una priorità in quanto, un’inadeguatezza, potrebbe portare alla perdita di vite umane.

Una delle attività in grado di dare una risposta sullo stato attuale di un’opera e su possibili evoluzioni del suo comportamento è il monitoraggio strutturale.

Esso, applicato a edifici e manufatti, può fornire informazioni essenziali per la corretta interpretazione del funzionamento strutturale degli stessi, in particolar modo per strutture di particolare complessità o fenomeni di degrado in atto.

A seconda delle necessità si possono avere monitoraggi statici, dinamici o ambientali.

I monitoraggi statici prevendono la misura di una grandezza variabile lentamente. Essi vengono utilizzati per la misurazione di spostamenti di lembi di lesioni, rotazioni di pareti, cedimenti verticali e deformazioni in tempo reale.

I monitoraggi dinamici consentono di individuare le caratteristiche vibrazionali di una struttura e quindi la verifica, mediante dei sensori, solitamente accelerometri, che le vibrazioni stesse non superino i valori di soglia indicate dalle normative vigenti.

I monitoraggi ambientali sono molto importanti, ad esempio, in edifici storici, musei e luoghi d’arte nei quali il controllo di parametri ambientali come temperatura e umidità si rivela necessario per prevenire situazioni di degrado.

Indagini Strutturali srl prevede, per i suddetti monitoraggi, intervalli di lettura più o meno lunghi a seconda dei quali si definiscono monitoraggi in continua o monitoraggi periodici.

Il monitoraggio in continua (RTM) consente di osservare le grandezze sottoposte a controllo in qualsiasi istante e da qualsiasi postazione remota connessa ad internet. I dati possono essere consultati in qualsiasi momento garantendo la completa gestione di eventuali allarmi per superamento delle soglie impostate. Esso rappresenta quindi un efficace sistema in quanto, oltre a dare un quadro veritiero di eventuali fenomeni grazie alla molteplicità dei dati i raccolti, garantisce anche la segnalazione di situazioni di pericolo in tempo reale.

Il monitoraggio periodico prevede, invece, la lettura manuale delle grandezze con una certa periodicità definita sin dall’inizio, per cui esso non garantisce l’allarme immediato e la storia completa dell’evoluzione del fenomeno ma da, in ogni caso, la possibilità di valutare eventuali degradi e di definire se essi sono in progressione o meno.

Entrambe le tipologie, per far si che valutino il comportamento globale di un eventuale fenomeno, è preferibile che siano previste per un periodo di monitoraggio minimo di un anno in maniera da poter considerare anche eventuali situazioni di periodicità.

L’obiettivo finale di tutti i monitoraggi è dare risposta di possibili movimenti strutturali e definire, mediante risultati interpretati da tecnici esperti, se questi necessitano di interventi o meno.

Alla luce dell’esigenza di fare manutenzioni periodiche sulle strutture e infrastrutture per il controllo del loro stato di conservazione e che molto spesso queste non vengono eseguite, un contributo non irrilevante verso la prevenzione di seri danni come crolli di solai, crolli di ponti, cedimenti fondali potrebbe essere proprio il monitoraggio che, oltre a garantire veridicità e immediatezza dei risultati, è di facile installazione e per niente invasivo.

 

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Monitoraggi

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