Sent. TAR. Campania Napoli 10/01/2014, n. 205

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Seconda)

A. Francesco Esposito è proprietario di un immobile sito nel Comune di Marigliano, in via Giannone, trav. priv.n. 155, sul quale ha edificato abusivamente un sottotetto non abitabile; tale interveto ha costituito oggetto di sanatoria, avendo l’amministrazione provveduto, in accoglimento della relativa istanza, a rilasciare il permesso di costruire n. 93 del 17 novembre 2005.

B. In considerazione delle difformità riscontrate nella edificazione del sottote

1. Il Collegio deve preliminarmente esaminare le eccezioni sollevate dalla difesa dell’amministrazione resistente, la quale ha dedotto sia l’inammissibilità del ricorso in considerazione dell’acquiescenza prestata dall’interessato sia l’improcedibilità, argomentata sulla base della presentazione di una domanda di sanatoria dalla quale discenderebbe il superamento del provvedimento adottato, con conseguente obbligo dell’amministrazione di procedere all’eventuale adozione di un nuovo provvedimento demolitorio successivamente alla conclusione del procedimento avviato con la suddetta istanza.

1.1. Le eccezioni non meritano accoglimento.

1.2. In relazione alla prima, il Collegio reputa sufficiente rilevare che sia la nota del 5 dicembre 2006 con la quale l’interessato ha rappresentato l’intenzione di procedere spontaneamente alla demolizione , sia la successiva comunicazione di inizio dei lavori di demolizione dell’11 gennaio 2007 – atti dai quali parte resistente fa discendere la volontaria ed implicita accettazione delle conseguenze dell’attività edilizia svolta in difformità dai titoli edilizi rilasciati – risalgono ad epoca precedente all’adozione del provvedimento impugnato; ciò esclude in radice la fondatezza dell’eccezione, non essendo configurabile l’acquiescenza in relazione ad un provvedimento non ancora adottato. Come noto, infatti, affinché sia configurabile l’acquiescenza il comportamento dell’interessato deve risultare da atti chiari, univoci e concordanti e presu

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso in