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26/01/2021

Sismabonus 110% e interventi micro-invasivi

Il Sismabonus è l’agevolazione più generosa, e anche più importante, perché può salvare vite, ma in pochi lo scelgono. Alcuni esempi di interventi micro-invasivi che possono rivelarsi risolutivi.

Articolo a cura di Cristian Angeli
Consulente Superbonus ed esperto ICF
cristianangeli@libero.it

Secondo un recente studio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il Sismabonus, nonostante l’incremento della detrazione fiscale al 110% che si innesta su massimali già molto alti, stenta a partire
Lo studio, pubblicato a novembre 2020, evidenzia le varie criticità generali connesse al Superbonus, che tutti conosciamo. Nel caso però degli interventi di Ecobonus i numeri sono abbastanza importanti, mentre per il Sismabonus sembra che alla data dello studio la spesa sia stata di appena 80 milioni di euro all’anno che potrà - forse - raggiungere i 100 nel 2021. Poco più di un euro a testa per ogni italiano. Insufficiente.
 

Studio CNI

Il motivo di questa differenza, sempre secondo lo studio, è riconducibile al fatto che gli interventi legati al Sismabonus “vengono percepiti come particolarmente impegnativi dai proprietari di immobili”.

Si, d’accordo, sono più complessi rispetto al cambio di una caldaia, ma è importante far sapere ai committenti che esistono anche tecniche poco invasive per efficientare le strutture degli edifici e che permettono di operare solo dall’esterno, senza troppo disturbo.

Possiamo definirli "interventi microinvasivi" e se usati correttamente, possono rivelarsi risolutivi. Di seguito qualche esemplificazione.

Sismabonus interventi micro-invasivi

Dalla redazione