Vulnerabilità Sismica

La legge n. 107/2015 – “La Buona Scuola” del 13 luglio 2015 ha previsto un bando da 300 milioni di euro per la costruzione di scuole altamente innovative, scuole interamente “Green” e caratterizzate da nuovi ambienti di apprezzamento digitale. Ha previsto inoltre un finanziamento di 200 milioni per la ristrutturazione delle scuole ma, soprattutto, ha stanziato circa 40 milioni per finanziare indagini diagnostiche sui solai degli Istituti Scolastici.
Un bando molto più ampio (PON-Piano Operativo Nazionale), che conta circa 320 milioni di euro e che è rivolto alle cinque regioni del sud Italia, mette a disposizione 105 milioni per le verifiche di vulnerabilità sismica da effettuarsi nelle zone di classificazione sismica 1 e 2, di cui il 20% è riservato agli edifici scolastici che si trovano nelle quattro Regioni interessate dai terremoti del 2016 e 2017.  Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.301 del 28/12/2017) il Decreto del MIUR, relativo all’accertamento delle economie per finanziare le indagini di vulnerabilità sismica, ed eventuali interventi ritenuti necessari, elenca gli importi spettanti ai comuni collocati   nelle   zone  di classificazione sismica 1 e 2, che saranno assegnati entro il termine ultimo il 12 febbraio 2018.
Tali progetti di vulnerabilità sismica seguiranno i criteri stabiliti dal MIUR in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e il Dipartimento “Casa Italia”.
Come ricordato dal MIUR, la scelta dei progetti da finanziare seguirà una scala di priorità che trova al primo posto quelli di adeguamento e miglioramento sismico; a seguire adeguamento impiantistico, bonifica dall'amianto, accessibilità e superamento delle barriere architettoniche ed efficientamento energetico.
Il caso delle verifiche di vulnerabilità sismica è un problema sentito non solo nelle aree del "cratere", ma anche sull'intero territorio nazionale. Esse rappresentano un ottimo approccio metodologico per determinare la sicurezza di una costruzione esistente in relazione al suo comportamento strutturale.
Divisa in fasi ben definite dalle normative vigenti (analisi storico critica, rilievo strutturale, caratterizzazione meccanica dei materiali e definizione del livello di conoscenza/fattore di confidenza), la vulnerabilità sismica determina la predisposizione di una costruzione a subire danneggiamenti e crolli.
Più un edificio è vulnerabile (per tipologia, progettazione inadeguata, scadente qualità di materiali, modalità di costruzione), tanto maggiori saranno le conseguenze sulla struttura. 
La finalità delle analisi sui materiali (e quindi la Caratterizzazione Meccanica dei Materiali) è quella di determinare le caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche dei materiali costituenti le costruzioni civili, in modo da fornire informazioni sullo "stato di salute" degli edifici costruiti; sia di antica fabbrica quanto di recente realizzazione. Tale necessità è determinata dal sopravvenire di eventi di degrado, che possono essere di tipo chimico (interazione e attacco di agenti chimici di vario tipo), fisico (cicli termici, variazioni termo-igrometriche) e accidentale (scoppi, incendi).
Indagini Strutturali srl esegue in proprio tutte le attività previste dalle Normative Vigenti e sviluppa i relativi piani di indagine privilegiando, per quanto possibile, un approccio minimamente invasivo.  Ai fini delle prove sui materiali è consentito sostituire alcune prove distruttive, non più del 50%, con un più ampio numero, almeno il triplo, di prove non distruttive, singole o combinate (CMIT 2009 - § C8A.1.3b(c)); ciò è possibile a condizione che le prove non invasive ("indirette") siano tarate su quelle “dirette”.

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