D. P.G.R. Piemonte 25/03/2022, n. 3/R.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

1. Il presente regolamento definisce, in attuazione all'articolo 30 della legge regionale 17 novembre 2016, n. 23 (Dis

1. Le disposizioni contenute nel presente regolamento si applicano ai vuoti prodotti dalle attività estrattive delle sostanze minerali di seconda categoria ed

1. Ai fini dell'applicazione del presente regolamento, le definizioni di cui all'articolo 183 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e all'articolo 3 del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117 (Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE), sono integrate dalle seguenti:

1. Il riutilizzo dei vuoti prodotti dall'attività estrattiva tramite riempimento deve prioritariamente considerare ed essere funzionale all'effettivo miglioramento delle condizioni morfologiche dell'area interessata, anche in relazione al miglioramento delle condizioni di stabilità dei fronti di scavo, dei versanti ed alle condizioni oro

1. Il riempimento totale o parziale dei vuoti di cava, finalizzato a migliorare le condizioni morfologiche dell'area interessata dall'attività estrattiva, è parte dei lavori di recupero ambientale ed è attuato esclusivamente con i sottoelencati materiali e nel rispetto del seguente elenco di priorità:

a) rifiuti di estrazione, prodotti dallo stesso o da altro sito estrattivo, secondo quanto disposto dal D.Lgs. 117/2008;

b) terre e rocce da scavo secondo le disposizioni previste dal titolo II del D.P.R. 120/2017;

c) rifiuti provenienti da attività di lavorazione di materiali estratti da cave, di cui all'Allegato 1 del decreto ministeriale 5 febbraio 1998 e non ricadenti nella fattispecie di cui alla lettera a);

1. Gli interventi di modifica delle condizioni morfologiche dell'area interessata dall'attività estrattiva e finalizzati al riempimento totale o parziale dei vuoti con i materiali di cui all'articolo 5 comma 1, inclusi gli interventi di cui all'articolo 14, comma 2 e all'articolo 34 della L.R. 23/2016, sono autorizzati nel rispetto delle procedure e dei tempi previsti dagli articoli 10 e 29 della L.R. 23/2016. Tali proce

1. Gli interventi estrattivi che prevedono il riempimento totale o parziale dei vuoti sono soggetti alla presentazione della garanzia finanziaria per il recupero ambientale, ai sensi dell'articolo 33 della L.R. 23/2016 e della deliberazione di cui al comma 4 del medesimo articolo.

1. Le disposizioni contenute nel presente regolamento si applicano anche ai procedimenti in corso e ai procedimenti di rinnovo dell'autorizzazione o con

(Artt. 4 e 5)

La progettazione di interventi estrattivi per i quali è previsto il riempimento totale o parziale dei vuoti, oltre a quanto previsto dal D.P.G.R. 2 ottobre 2017, n. 11/R e dai relativi allegati riferiti ad ogni comparto estrattivo, deve contenere almeno la seguente documentazione redatta secondo i successivi criteri generali:

1. relazione tecnico - mineraria riportante gli elementi utili e le evidenze, riferite all'area interessata, che attesti e documenti che il riempimento totale o parziale dei vuoti di cava sarà attuato solo qualora il giacimento non sia più suscettibile di utile sfruttamento estrattivo, o comunque che il riempimento possa essere avviato senza irrimediabile pregiudizio per la coltivazione o la coltivabilità di questo.

2. relazione tecnica contenente:

a) motivazione della scelta della tipologia di riempimento;

b) motivazione della scelta dei materiali, anche con l'analisi delle priorità di cui all'art. 5;

c) caratteristiche ed idoneità dei materiali prescelti con indicazione delle tipologie dei siti e delle operazioni che li hanno prodotti (es.: terre e rocce da scavo provenienti da cantieri civili di scavo; rifiuti da attività di lavorazione di materiali estratti da cave, ecc);

d) modalità di conferimento e messa in opera;

e) valutazione dei potenziali effetti sulle componenti ambientali e per la salute dell'uomo;

f) descrizione e dimensionamento di eventuali sistemi di mitigazione o di prevenzione ambientali;

g) destinazione ed uso finale dell'area;

h) modalità realizzative e programma nel tempo per il mantenimento nel tempo delle opere e degli impianti (recupero) da realizzare sullo strato superficiale del riempimento;

i) descrizione dell'eventuale impianto di lavorazione e del ciclo di lavorazione con indicazione chiara dei prodotti e gli eventuali rifiuti connessi;

j) rispondenza ai requisiti di legge dell'impianto;

k) proposta di monitoraggio.

3. Elaborati grafici della configurazione di stato finale dei luoghi d'intervento e di recupero ambientale, con e senza riempimento;

4. Computo delle fideiussioni per le seguenti condizioni:

a) stato finale con tutte le opere di recupero ambientale previste dal progetto al termine dell'attività estrattiva;

b) descrizione del computo della fideiussione per il riempimento, coerente con le indicazioni previste dalla delibera emanata in attuazione dell'art. 33 c. 4 della legge e i relativi parametri per i materiali da riempimento di provenienza esterna.

(Art. 6)

In considerazione delle combinazioni delle condizioni geografiche, geologiche e del materiale da impiegare, si riportano di seguito le componenti ambientali minime che devono essere considerate per il monitoraggio.

- aria e fattori climatici

- acque (superficiali e sotterranee)

- suolo

- flora, fauna, biodiversità e reti ecologiche

- paesaggio e beni ambientali

- rifiuti

- rumore

La proposta di monitoraggio, da redigersi in assenza di un Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA) per progetti sottoposti alla VIA, deve contenere, oltre all'individuazione delle componenti da monitorare, le modalità tecniche e strumentali da impiegarsi, la frequenza e l'elenco degli indicatori delle componenti suddette. Questo deve comprendere, oltre alle componenti ambientali, anche l'opera da realizzare nelle varie fasi: ante operam, in corso d'opera ed al termine dei lavori.