FAST FIND : NR16808

Delib.G.R. Lombardia 30/11/2005, n. 8/1266

Determinazione in ordine alla realizzazione e la gestione delle discariche per rifiuti costituiti da materiali da costruzione contenenti amianto.
Con le modifiche introdotte da:
- Delib. G.R. 20/06/2014, n. X/1990
Scarica il pdf completo
33965 2762614
Testo del provvedimento


LA GIUNTA REGIONALE


Visti:

- la deliberazione 27 luglio 1984 del Comitato Interministeriale ex art. 5 del D.P.R. 915/82;

- la direttiva 18 marzo 1991, n. 91/156/CEE del Consiglio;

- la 1. 27 marzo 1992, n. 257;

- il D.P.R. 8 agosto 1994;

- il D.M. sanità 6 settembre 1994;

- il D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626;

- il D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modificazioni ed integrazioni;

- la direttiva 26 aprile 1999, n. 1999/31/CE del Consiglio;

- la decisione 16 gennaio 2001, n. 2001/118/CE della Commissione e successive modificazioni ed integrazioni;

- la decisione 19 dicembre 2002, n. 2003/33/CE del Consiglio;

- il D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36;

- il D.M. ambiente 13 marzo 2003;

- la L.R. 29 settembre 2003, n. 17;

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
33965 2762615
Allegato A - Linee guida per la realizzazione e la gestione delle discariche per rifiuti costituiti da materiali da costruzione contenenti amianto

A fronte del disposto del D.M. ambiente 3 agosto 2005 recante: “Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica” e, in particolare, di quanto previsto dall'art. 6, comma 6, lettera e), con la presente circolare vengono individuate le caratteristiche costruttive minimali e gestionali relative alle discariche per rifiuti non pericolosi monorifiuto o con cella appositamente ed esclusivamente dedicata ai rifiuti costituiti da materiali da costruzione contenenti amianto.


Caratteristiche costruttive

1. Barriera geologica di fondo. Deve avere un piano di posa posto al di sopra del tetto dell'acquifero confinato con un franco di almeno 1,5 m o con un franco di almeno 2 in sopra la massima escursione della falda nel caso di acquifero non confinato; deve essere realizzata mediante la messa in opera di:

- uno strato di materiale minerale compattato avente con conducibilità idraulica k 1 x 10-8 m/s e spessore 0,5 m (qualora non già presente naturalmente in loco). Sulle pareti laddove non realizzabile per elevata pendenza delle stesse: dovrà essere messo in opera un materassino bentonitico, con permeabilità analoga a quella sopra indicata, protetto da tessuto non tessuto e deve

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.

Dalla redazione

  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Rifiuti

Rifiuti, non rifiuti e sottoprodotti: definizione, classificazione, normativa di riferimento

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Albo nazionale dei gestori ambientali
  • Rifiuti

Albo gestori ambientali, normativa, categorie, iscrizione, responsabile tecnico, modulistica

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Rifiuti
  • Tutela ambientale

Classificazione dei rifiuti in base all'origine e in base alla pericolosità

A cura di:
  • Redazione Legislazione Tecnica
  • Infrastrutture e opere pubbliche
  • Finanza pubblica
  • Provvidenze
  • Mezzogiorno e aree depresse
  • Edilizia scolastica
  • Rifiuti
  • Terremoto Centro Italia 2016
  • Calamità/Terremoti
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Edilizia e immobili
  • Strade, ferrovie, aeroporti e porti
  • Protezione civile

Il D.L. 91/2017 comma per comma

Analisi sintetica delle disposizioni rilevanti del settore tecnico contenute nel D.L. 20/06/2017, n. 91 (c.d. “DL Mezzogiorno” convertito con modificazioni dalla L. 03/08/2017, n. 123), con rinvio ad approfondimenti sulle novità di maggiore rilievo.
A cura di:
  • Emanuela Greco
  • Rifiuti
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali

Disciplina delle terre e rocce da scavo: sintesi operativa dopo il D.P.R. 120/2017

DEFINIZIONE E CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA Definizione di “terre e rocce da scavo”; Categorie di terre e rocce da scavo; Materiali provenienti da demolizioni; Immersione in mare di materiale derivante da attività di escavo e attività di posa in mare di cavi e condotte - SUOLO ESCAVATO ALLO STATO NATURALE UTILIZZATO IN SITU Riutilizzo in situ del suolo escavato naturale; Suolo naturale nel quale siano presenti “materiali di riporto”; Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo per opere sottoposte a VIA - CONDIZIONI PER QUALIFICARE LE TERRE E ROCCE DA SCAVO COME “SOTTOPRODOTTI” Condizioni comuni a tutti i cantieri; Terre e rocce da scavo nelle quali siano presenti “materiali di riporto”; Onere di attestazione del corretto avvenuto utilizzo; Cantieri con oltre 6.000 mc di scavo per opere soggette a VIA o AIA; Cantieri con meno di 6.000 mc di scavo per opere non soggette a VIA o AIA; Cantieri con oltre 6.000 mc di scavo per opere non soggette a VIA o AIA; Trasporto delle terre e rocce qualificate sottoprodotti - TERRE E ROCCE DA SCAVO QUALIFICABILI COME “RIFIUTI”; Condizioni al cui verificarsi le terre e rocce da scavo sono qualificate “rifiuti”; Deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti - TERRE E ROCCE DA SCAVO IN SITI CONTAMINATI Attività di scavo in siti oggetto di bonifica; Piano dettagliato e campionamento del suolo; Piano operativo; Utilizzo delle terre e rocce scavate nel sito; Presenza di “materiali di riporto” - ATTUAZIONE E LINEE GUIDA.
A cura di:
  • Redazione Legislazione Tecnica