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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Pillole di Asset Management - Standard ISO 55000 ed opportunità.
Le Società, pubbliche o private che siano, per il raggiungimento dei propri scopi possiedono ed utilizzano beni e mezzi, di natura tecnica, tecnologica, materiali e immateriali, che unitariamente vengono definiti “asset”. Il possesso, la proprietà o la disponibilità dei beni è strumentale alla realizzazione di prodotti o all’erogazione di servizi e, come tale, la loro gestione e manutenzione è un’attività necessaria ed indispensabile.
Gli asset pertanto rappresentano un elemento strategico per le Organizzazioni, enti e società pubbliche e private e, la loro gestione durante tutto il ciclo di vita, rappresenta un obiettivo importante che coinvolge, in prima battuta, l’Alta Direzione, ma di riflesso e a cascata tutta la struttura organizzativa, richiedendo nell’organico la presenza di professionalità specifiche e di soggetti incaricati.
Ciascuna società o ente ha sempre svolto l’attività di gestione e manutenzione degli asset, interpretandole e declinandole in base alla propria cultura e al proprio interesse. È proprio per questo motivo che l’organizzazione Internazionale per la standardizzazione ha predisposto una normativa dedicata alla gestione degli asset, ISO 55000 pubblicata nel 2014, nata sulle esperienze e pratiche maturate dall’industria di riferimento.
La norma ISO 55000 nasce con l’obiettivo di creare valore dalla gestione degli asset, passando attraverso la condivisione e l’integrazione dei processi aziendali e l’adozione di Policy finalizzate a fornire le linee guida, regole, responsabilità in merito alla gestione del patrimonio aziendale. All’interno di questo scenario, uno dei temi più importanti ed essenziali è la gestione dei rischi, di qualunque natura connessi alla gestione degli asset, che possono impedire il raggiungimento degli obiettivi fissati e impattare negativamente sulle strategie aziendali collegate.
Attraverso la conformità allo standard ISO 55000 è possibile conseguire una certificazione, ad opera di parti terze, che attesti la sottoposizione degli asset ad una gestione riconosciuta come “buona pratica”.
È pertanto utile, per chi opera nel settore della gestione di beni aziendali, prendere “confidenza” con lo standard internazionale, per meglio direzionare la propria attività e per massimizzare, in termini di risultato anche strategico, le attività comunemente svolte.
Grosso insegnamento a riguardo proviene dai Paesi anglosassoni che, negli ultimi 10 anni, hanno costituito un ampio e significativo test che ha permesso di mettere a punto le metodologie operative e formare Specialisti del settore. A tal proposito si segnala il numero sempre più crescente di attività formative dedicate al tema dell’asset management, tanto che in alcuni Paesi la materia è diventato oggetto di forum interdisciplinari finalizzati a creare non solo una nuova professionalità ma un nuovo “filone” che porta ad opportunità lavorative. Parimenti sono oramai tante le Aziende, enti e società che hanno ottenuto la certificazione ISO55000 e che, pertanto, hanno dimostrato di trarre valore dalla corretta gestione dei proprio beni.
Alla luce di quanto sopra, l’Asset Manager lungi dall’essere una figura astratta e superflua, rappresenta una figura chiave che, se ben interpretata, può rappresentare un centro di ulteriore reddito aziendale, inteso come aumento di valore, migliore posizionamento sul mercato e incremento della reputazione.
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