- Il senso del valore immobiliare, caratteristiche immobiliari e comparazione
- Rinforzo e consolidamento su edifici esistenti in muratura: risarcitura delle lesioni
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- I profili di responsabilità amministrativa nell'esercizio delle funzioni tecniche: considerazioni sul nuovo Codice appalti
Rivista online e su carta in tema di
- Opere e lavori privati e pubblici
- Edilizia e urbanistica
- Professioni tecniche
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Prove di Carico (carichi concentrati)
IndaginiStrutturalisrl è presente da molti anni nel settore delle “indagini in situ” con un know how e con attrezzature che ha sviluppato e messo a punto avvalendosi delle esperienze e delle specializzazioni maturate. Interviene in modalità non distruttiva, in fase di collaudo di strutture nuove o consolidate, oppure in fase di verifica e di controllo di strutture staticamente “dubbie”, utilizzando un proprio kit di prova che prevede:
1. Cilindri oleodinamici idonei alla simulazione di sovraccarichi concentrati da trasformare in
carichi uniformemente ripartiti;
2. Basi di ripartizione e prolunghe in alluminio che consentono l’applicazione e la distribuzione
dei carichi da applicare;
3. Celle di carico digitali che misurano la forza applicata su ogni singolo cilindro;
4. Centraline oleodinamiche ad alta portata e rete di tubazioni di collegamento ad alta pressione,
che consentono il carico e lo scarico dei cilindri in modo uniforme e controllato;
5. Manometri digitali ad alta portata per la misura ed il controllo delle pressioni in gioco;
6. Unità di condizionamento del segnale costituita da un apparato modulare formato da una
centralina di conversione A/D e da un modulo di interfaccia per il collegamento con i sensori. Il
modulo d’interfaccia è rappresentato da un’unità ad 8 canali, che fornisce contemporaneamente
lettura del segnale e corrente di eccitazione al sensore;
7. Stazioni lineari costituite da trasduttori di spostamento in grado di rilevare spostamenti
dell’ordine del centesimo di millimetro;
8. Stazioni inclinometriche costituite da trasduttori di rotazione in grado di rilevare spostamenti
dell’ordine del centesimo di grado;
9. Stazioni estensimetriche costituite da strain-gauge (estensimetri elettrici a resistenza) in grado
di rilevare deformazioni dell’ordine del micro epsilon;
10. Stazioni termiche costituite da trasduttori di temperatura e di umidità in grado di rilevare
variazioni dell’ordine del decimo di grado centigrado da accoppiare ad ogni stazione di misura.
L'applicazione del carico di prova, attualizzata in 4-5 step di carico e scarico, tramite cilindri oleodinamici fino al raggiungimento del sovraccarico accidentale previsto dalla Normativa incrementato dell’eventuale sovraccarico permanente mancante (massetto + allettamento e pavimento), interessa l’intera porzione di manufatto da sottoporre a prova di carico. Per ogni prova di carico vengono eseguiti almeno n.3 cicli di carico consecutivi che consentono di verificare i parametri strutturali caratteristici e scorporare le deformazioni anelastiche da quelle residue vere e proprie.
Le sollecitazioni sono gestite in modo da applicare progressivamente gradini incrementali e decrementali di carico, mentre il sistema di controllo e d’acquisizione dati precedentemente installato, rileva le misure nelle zone caratteristiche in cui sono predisposte le stazioni. Le misure rilevate verranno depurate dalle deformazioni indotte dalle variazioni termiche ambientali. La struttura viene mantenuta al carico massimo di prova fino alla completa stabilizzazione della configurazione deformata, procedendo poi allo scarico solo dopo aver appurato l’esaurimento delle deformazioni.
Il monitoraggio prevede un sistema di controllo la cui rilevazione viene effettuata tramite l’utilizzo delle necessarie stazioni di misura collegate ad una centrale di registrazione ed acquisizione dati. Le grandezze rilevate, depurate degli effetti derivanti dalle variazioni termiche, dovranno risultare proporzionali al carico applicato e non dovranno in alcun caso superare il valore teorico derivante dalle elaborazioni progettuali.
La prova condurrà a risultato accettabile solo se:
- i valori rilevati per le grandezze significative risultino compatibili con quelli corrispondenti ottenuti dall’analisi numerica ossia si rivelino inferiori, o al limite uguali, a questi ultimi, rivelando così un comportamento meccanico migliore di quello previsto teoricamente;
- i carichi applicati in fase di collaudo non producano localmente lesioni e/o sgretolamenti per sopraggiunto superamento della capacità prestazionale degli elementi costitutivi delle strutture portanti del corpo di fabbrica.
Comunque, come già detto, l’intensità delle misure, rilevate con letture al trasduttore nell’intero corso della prova, dovrà incrementarsi in modo pressoché proporzionale ai carichi e le frecce elastiche delle strutture sottoposte a carico non dovranno essere maggiori di quelle teoriche, evitando l’insorgere di fenomeni di deformazione plastica.
Per maggiori informazioni consulta il sito web: www.indaginistrutturali.it
Via Guido de Ruggiero, 5 - 00142 Roma
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Ing. Vincenzo Giannetto
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