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08/05/2023

Appalti internazionali, orientamenti per l’applicazione del Regolamento IPI

La Commissione europea ha fornito gli orientamenti per l'applicazione del Regolamento 1031/2022 (Regolamento IPI), con il quale il Parlamento europeo ha stabilito la procedura per la regolamentazione dell’accesso agli appalti pubblici internazionali.

Gli orientamenti sono stati emanati con lo scopo di facilitare l'applicazione del Regolam. 23/06/2022, n. 1031 (Regolamento IPI) da parte delle amministrazioni aggiudicatrici, degli enti aggiudicatori e degli operatori economici. In particolare, forniscono indicazioni sulla nozione di origine delle persone fisiche e giuridiche, sull'origine dei beni e dei servizi e chiariscono gli obblighi degli aggiudicatari nell'applicazione di tali disposizioni nell'ambito del Regolamento. Gli orientamenti tengono conto delle esigenze specifiche di informazione delle PMI.

STRUMENTO PER GLI APPALTI INTERNAZIONALI (IPI) - Lo strumento per gli appalti internazionali (IPI - International Procurement Instrument) prevede misure che limitano l'accesso alle gare d'appalto pubbliche dell'UE delle società provenienti da paesi extra UE che non offrono un accesso simile alle imprese europee. Promuovendo la reciprocità, l'IPI mira ad aprire questi mercati protetti e a porre fine alla discriminazione contro le imprese dell’UE nei paesi terzi. Tale strumento consente alla Commissione di stabilire se e in quale misura le imprese di un paese terzo debbano essere soggette a una misura IPI, a seconda dell'entità delle barriere commerciali.
In particolare, il Regolam. 23/06/2022, n. 1031 stabilisce misure destinate a migliorare l’accesso di operatori economici, beni e servizi dell’Unione ai mercati degli appalti pubblici e delle concessioni dei paesi terzi. Fissa procedure che permettono alla Commissione di condurre indagini su presunte misure o pratiche di paesi terzi nei confronti degli operatori economici, dei beni e dei servizi dell’Unione e di avviare consultazioni con i paesi terzi in questione.
Il Regolamento si applica alle procedure di appalto pubblico rientranti nell’ambito di applicazione della Direttiva 2014/23/UE, della Direttiva 2014/24/UE e della Direttiva 2014/25/UE avviate dopo la sua entrata in vigore (29/08/2022).

Per approfondimenti vedi Strumento per gli appalti internazionali per tutelare l’accesso delle imprese UE.

ORIENTAMENTI DELLA COMMISSIONE UE - Gli orientamenti contenuti nella Comunicaz. Comm. UE 21/02/2023 forniscono indicazioni sugli aspetti riguardanti:
- la determinazione dell’origine di un operatore economico;
- gli elementi di prova che possono essere utilizzati per determinare se una persona giuridica svolge una attività commerciale in uno specifico paese;
- le prove documentali che possono essere utilizzate per determinare l’attività commerciale sostanziale;
- la determinazione dell’origine dei servizi, dei beni, delle merci e dei prodotti.
Inoltre, il provvedimento contiene chiarimenti dettagliati sugli obblighi degli aggiudicatari con particolare riferimento al subappalto; all’esecuzione dell'appalto; alla fornitura di prove adeguate per la dimostrazione degli adempimenti relativi all’origine dei beni; al pagamento della penale in caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di subappalto e di origine.
Infine, la Commissione ha spiegato le condizioni e le modalità di applicazione da parte delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori delle misure IPI.

Dalla redazione