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29/09/2021

Sicurezza della rete stradale secondaria: ripartiti 300 milioni di euro

Con Decreto del MIMS vengono ripartiti 300 milioni di euro per finanziare interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete stradale delle aree interne del Paese.

Il punto 12, della lett. c) dell'art. 1, comma 2, del D.L. 06/05/2021, n. 59, prevede che le risorse nazionali degli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari vengano utilizzate - nell'ambito della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne - per il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade, inclusa la manutenzione straordinaria anche rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico o a situazioni di limitazione della circolazione.

Lo schema di Decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) del 27/09/2021 prevede che la somma complessiva di 300 milioni di euro venga ripartita come segue: 20 milioni di euro per l’anno 2021, 50 milioni di euro per l’anno 2022, 30 milioni di euro per l’anno 2023, 50 milioni di euro per l’anno 2024, 100 milioni di euro per l’anno 2025 e 50 milioni di euro per l’anno 2026 (Piano di riparto Allegato 3 al Decreto).

Le risorse destinate al finanziamento di interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete viaria delle aree interne sono ripartite sulla base dei seguenti criteri:
a) entità della popolazione residente (40%);
b) estensione delle strade statali, provinciali e comunali qualora queste ultime rappresentino l’unica comunicazione esistente tra due o più comuni appartenenti all’area interna (30%);
c) esistenza di rischi derivanti dalla classificazione sismica dei territori e dall’accelerazione sismica (10%);
d) esistenza di situazioni di dissesto idrogeologico e relativa entità (20%).

Gli interventi devono assicurare il miglioramento dell’accessibilità delle aree interne e devono essere inquadrati in un piano organico di miglioramento delle condizioni di trasporto, inoltre, possono riguardare strade di competenza regionale, provinciale o comunale, qualora queste ultime rappresentino l’unica via di comunicazione tra comuni contermini appartenenti all’area.

Le risorse sono utilizzate per gli interventi straordinari di manutenzione della rete viaria individuata nei piani di intervento predisposti da ciascuna area interna e possono includere:
- la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, nonché le altre spese tecniche necessarie per la realizzazione, comprese le spese per l’effettuazione di rilievi concernenti le caratteristiche geometriche fondamentali, lo stato/condizioni dell’infrastruttura, gli studi e rilevazioni di traffico, il livello di incidentalità, l’esposizione al rischio idrogeologico;
- la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura incluse le pavimentazioni, i sistemi di smaltimento acque. Sono altresì possibili interventi sulla segnaletica, l’illuminazione ed i sistemi di info-mobilità, qualora complementari e comunque conseguenti ad interventi di manutenzione straordinaria e rifacimento profondo;
- la realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva installati nonché delle opere d’arte serventi l’infrastruttura;
- la realizzazione di interventi di ambito stradale che prevedono: la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’inquinamento ambientale, la riduzione del rischio da trasporto merci inclusi i trasporti eccezionali, la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico, l’incremento della durabilità per la riduzione dei costi di manutenzione, la realizzazione di corridoi naturali per la fauna (ovvero di tratti di recinzione per evitare o indirizzare attraversamenti di animali, per una quota massima pari al 15% dell’importo finanziato), la predisposizione e la messa in funzione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici o ibridi (per una quota massima del 15% dell’importo finanziato).
Le risorse non sono utilizzabili per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi non di ambito stradale.

Dalla redazione