FAST FIND : FL8086

Flash news del
16/04/2024

Informazione interdittiva antimafia e annullamento aggiudicazione

In tema di appalti pubblici, l'ANAC ha indicato che in presenza di una informazione interdittiva antimafia la stazione appaltante deve annullare in autotutela l’aggiudicazione.

Fattispecie
Nell'ambito di una procedura aperta per interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza, la stazione appaltante chiedeva all'ANAC quale provvedimento porre in essere relativamente a una comunicazione ricevuta dalla Prefettura concernente un provvedimento interdittivo antimafia emesso nei confronti della società aggiudicataria, con la quale non era stato stipulato alcun contratto.
L’interdittiva antimafia prefettizia era sopraggiunta all’esito del procedimento di aggiudicazione ed era stata oggetto di impugnativa da parte dell’operatore economico aggiudicatario, senza però alcun provvedimento cautelare emesso dal Tribunale competente.

Considerazioni ANAC
L'ANAC, con la Delibera del 26/03/2024, n. 159, ha svolto le seguenti considerazioni:
- ai sensi dell'art. 80, comma 2, del D. Leg.vo 50/2016 (il cui primo periodo è stato riprodotto nell'art. 94, comma 2, del D. Leg.vo 36/2023), è stato operato un raccordo tra la disciplina antimafia e quella del Codice dei contratti, chiarendo che le situazioni valorizzate nel Codice antimafia ai fini dell’adozione della documentazione antimafia costituiscono cause di esclusione dalla gara, e non solo - ai sensi dell’art. 91, commi 1 e 3, del D. Leg.vo 159/2011 - impedimenti alla stipula del contratto;
- il riferimento inequivocabile alla documentazione antimafia avente effetto interdittivo rilasciata dal Prefetto non lascia margini per ipotizzare esclusioni basate su accertamenti e valutazioni effettuate autonomamente dalla stazione appaltante;
- pertanto, la stazione appaltante è tenuta a conformarsi alle risultanze degli accertamenti eseguiti dal Prefetto, e dunque procedere all’esclusione in presenza di una informativa interdittiva (si veda Interdittiva antimafia a carico dell'appaltatore e risoluzione del contratto);
- uno dei principi più rilevanti negli appalti è quello della continuità nel possesso dei requisiti, che devono essere posseduti a partire dall’atto di presentazione della domanda di partecipazione e permanere per tutta la durata della procedura di evidenza pubblica;
- sebbene le informazioni interdittive postume sopravvengano cronologicamente all’aggiudicazione, nella struttura del procedimento di evidenza pubblica, ne costituiscono tuttavia un antecedente logico, un atto presupposto con efficacia viziante e non direttamente caducante, nel senso che le stesse aggiudicazioni non cadono automaticamente ma occorre appositamente rimuoverle.

Nel caso di specie, in presenza di un provvedimento interdittivo antimafia emesso dal Prefetto e in assenza di un eventuale ordinanza cautelare emessa dal competente Tribunale, la stazione appaltante è tenuta all’annullamento dell’aggiudicazione disposta, per perdita in capo al concorrente del requisito dell’assenza di tentativi di infiltrazione mafiosa, che costituisce requisito di legittimità dell’aggiudicazione medesima (oltre che, prima ancora, dell’ammissione del concorrente alla gara).

Dalla redazione