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D. Min. Ambiente 20/05/1991

Criteri per la raccolta dei dati inerenti la qualità dell'aria.
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[Premessa]



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CRITERI PER LA RACCOLTA DEI DATI INERENTI LA QUALITÀ DELL'ARIA
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Art. 1. - Finalità

1. Il presente decreto ha per scopo la definizione dei criteri per la raccolta dei dati inerenti la qualità dell'aria, il riordino delle competenze per la vigilanza, il controllo, la gestione e l'esercizio dei sistemi di rilevamento pubblici, nonché la regolamentazione delle situazioni di inquinamento atmosferico

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Art. 2. - Campo di applicazione

1. Le disposizioni di carattere tecnico contenute nel presente decreto si applicano a tutti i sistemi

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Art. 3. - Censimento dei sistemi di rilevamento

1. É fatto obbligo a tutti i soggetti pubblici e privati titolari di sistemi di rilevamento di qualità dell'aria di comunicare ai Ministeri dell'ambiente e della sanità e alla regione, entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente decreto, la scheda di identificazione del sistema nella quale vanno riportati almeno:

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Art. 4. - Sistema informativo ai cittadini

1. Le reti di rilevamento automatiche devono essere dotate di un idoneo sistema di informazione, di c

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Art. 5. - Criteri per la realizzazione di sistemi di rilevamento

1. Per le finalità di cui all'art. 1 e per la massima omogeneità e confrontabilit&agrav

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Art. 6. - Commissione tecnico-scientifica sistemi di rilevamento dei dati di qualità dell'aria

1. Per l'aggiornamento normativo e tecnologico delle reti e di altri sistemi di rilevamento è

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Art. 7. - Gestione dei sistemi di rilevamento

1. Ferme restando le vigenti competenze in materia di inquinamento atmosferico attribuite rispettivamente alle regioni, alle province ed ai comuni, il sistema di monitoraggio nazionale della qualità dell'aria è strutturato su tre livelli fondamentali:

a) livello di rilevamento su territorio provinciale;

b) livello regionale;

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Art. 8. - Qualificazione misure e strumentazione

1. Per il controllo di qualità dei dati, per la omologazione di strumentazioni, sensori e sist

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Art. 9. - Livelli di allarme

1. Il Ministero dell'ambiente di concerto con il Ministero della sanità definisce i livelli di attenzione e di allarme.

2. Le autorità regionali individueranno zone del territorio per le quali, a causa del manifestarsi di condizioni meteorologiche sfavorevoli persistenti ed alla presen

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Allegato 1 - MINISTERO DELL'AMBIENTE: CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DI SISTEMI DI RILEVAMENTO DEI DATI DI QUALITÀ DELL'ARIA

Il presente documento costituisce una guida tecnica per la definizione del progetto di una rete di mo

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PREMESSA

Il progetto della rete di monitoraggio dovrà essere preceduto da uno studio dettagliato che evidenzi:

1) Tipologia dell'area soggetta a controllo (area urbana, industriale, rurale, ecc.).

Natura ed entità delle sorgenti di inquinamento presenti nell'area.

Caratteristiche meteo-cli

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1. CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UNA RETE DI RILEVAMENTO RELATIVA AD AREE URBANE
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1.1. Definizioni

Si definiscono inquinanti primari gli inquinanti direttamente emessi dalle sorgenti di emissione, sia in fase gassosa che particellare (ossido di carbonio, ossido di azoto, biossido di zolfo, idrocarburi volatili,

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1.2. Parametri da valutare

In base alla natura delle principali sorgenti di emissione che caratterizzano l'ambiente urbano (traffico autoveicolare, riscaldamento domestico) si individuano i seguenti parametri, relativi agli inquinamenti primari e precursori degli inquinanti secondari, sui quali operare il monitoraggio:

Fase gassosa:

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1.3. Struttura della rete

I parametri elencati al punto 2 possono essere determinati utilizzando una rete a struttura articolata secondo la quale in ogni singola stazione di rilevamento vengono determinati soltanto alcuni dei parametri suddetti, compresi i parametri meteorologici. Infatti, mentre alcune specie inquinanti sono soggette ad elevati gradienti spazio-temporali (es. ossido di carbonio) e quindi la misura della loro concentrazione diventa rappresentativa solo in un'area circoscritta, altre specie hanno distribuzione parziale più omogenea (SO2, NO2, ecc.) ed è quindi sufficiente misurare la loro concentrazione solo in alcuni siti selezionati.

Per situazioni particolari si può prevedere l'uso di rivelatori d'inquinanti basati su tecnologie non convenzionali (confrontatili comunque con i metodi tradizionali).

In questi casi si ottengono valori medi spaziali di concentrazione su di un'area di elevata estensione, permettendo così un'ulteriore ottimizzazione del numero delle stazioni di rilevamento.

Per taluni inquinanti di origine fotochimica (ozono, PAN, ecc.) la misura della loro concentrazione risulta più significativa se effettuata in aree periferiche lontane da fonti di inquinamento diretto e poste sottovento rispetto ai centri urbani.

La struttura fondamentale di una rete urbana deve essere pianificata su:

A) Una o più stazioni di base o di riferimento sulla quale misurare tutti gli inquinanti primari e secondari elencati in 2 ed i parametri meteorologici di base nonché inquinanti non convenzionali da valutarsi con metodologie analitiche manuali. Tali stazioni debbono essere preferenzialmente localizzate in

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1.4. Criteri di progettazione di una rete per aree industriali

Nelle aree industriali, la struttura della rete dovrà tenere conto della tipologia delle emiss

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1.5. Parametri da valutare

Come detto precedentemente, i parametri si riferiscono alla tipologia delle emissioni dell'insediamento. A tale proposito occorre osservare che alcuni inquinanti sono presenti nella quasi totalità delle emissioni industriali (SO2, NOx, sostanze organiche volativi, materiali particolato sospeso), mentre altri (piombo, fluoro, HCI, ecc.) sono presenti solo in emissioni specifiche per cui la rete sarà strutturata nelle seguenti classi di stazioni:

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1.6. Misure non automatiche

Premessa.

La valutazione della qualità dell'aria, oltre ad essere effettuata attraverso la misura della concentrazione di specie di interesse per l'ambiente atmosferico mediante sensori automatici, può essere anche eseguita mediante misure di concentrazione di specie che, per loro natura, non possono essere determinate in modo automatico. Questo è il caso della misura di inquinanti convenzionali come il piombo che richiede uno stadio di campionamento del materiale particolato su filtro e successiva analisi del contenuto di piombo mediante metodi chimico-analitici standard. Un altro caso può essere costituito dalla misura di biossido di zolfo in stazioni remote nelle quali la concentrazione di questo gas è talmente bassa da non poter essere valutata con gli analizzatori normalmente utilizzati in atmosfere mediamente inquinate.

In tutti questi casi si rende necessaria l'integrazione di queste misure con quelle ricavate dai sensori automatici secondo criteri di integrazione e rappresenta

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1.7. Criteri di integrazione nelle reti automatiche

La difficoltà di inserimento delle procedure non automatiche in reti basate sull'utilizzazione di sensori automatici, è costituita dal fatto che i parametri misurabili non possono entrare nelle procedure di allarme o di contenimento delle emissioni nei casi in cui si evidenzi un netto peggioramento della qualità dell'aria. A questo proposito è necessario osservare che le procedure di allarme possono essere legate ad inquinanti in modo automatico, specialmente in ambienti industriali. Inoltre, la misura degli inquinanti mediante metodi non automatici è relativa a specie di interesse per la valutazione della qualità dell'aria oppure che offrono importanti informazioni per la gestione degli interventi a medio

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