Deliberaz. G.R. Piemonte 08/07/2022, n. 20-5331

Premesso che:

l’articolo 4 della legge 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici) attribuisce allo Stato le funzioni relative all'istituzione del Catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate, al fine di rilevare i livelli di campo presenti nell'ambiente;

al successivo articolo 7, comma 1, è precisato che il Catasto nazionale opera in coordinamento con i Catasti regionali, previsti all'articolo 8, comma 1, lettera d), e che le modalità di inserimento dei dati sono definite dal Ministro dell'Ambiente, di concerto con il Ministro delle Comunicazioni, per quanto riguarda l'inserimento dei dati relativi a sorgenti fisse connesse ad impianti, sistemi ed apparecchiature radioelettrici per usi civili di telecomunicazioni, con il Ministro dei Lavori pubblici e con il Ministro dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, per quanto riguarda l'inserimento dei dati relativi agli elettrodotti, con il Ministro dei Trasporti e della Navigazione, per quanto riguarda l'inserimento dei dati relativi agli impianti di trasporto, e con i Ministri della Difesa e dell'Interno, per quanto riguarda l'inserimento dei dati relativi a sorgenti fisse connesse ad impianti, sistemi ed apparecchiature per usi militari e delle forze di polizia;

il Catasto nazionale è stato istituito con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 13 febbraio 2014 e costituisce una fotografia della realtà dal momento che, come precisato all’articolo 3 “Finalità del Catasto nazionale”:

- permette la produzione di informazioni per le attività di monitoraggio e controllo ambientale necessarie tra l’altro a:

a) fornire supporto alle decisioni riguardanti l'ambiente ed il territorio;

b) costruire indicatori ed indici di esposizione che forniscano la rappresentazione più efficace dello stato ambientale;

c) costituire supporto informativo utile per la valutazione d'impatto di nuove singole sorgenti o per la pianificazione complessiva dell'installazione di nuove sorgenti;

- in particolare, consente:

· di conoscere l'ubicazione e le caratteristiche tecniche delle sorgenti sul territorio;

· di identificare i gestori degli impianti nel rispetto della normativa esistente sulla riservatezza e sulla tutela dei dati personali;

· di costruire le mappe territoriali di campo elettrico e magnetico, per rappresentare lo stato dell'ambiente;

al comma 2 del medesimo articolo 3 è poi stabilito che il Catasto nazionale opera in coordinamento con i Catasti regionali; i Catasti regionali forniscono al Catasto nazionale i dati e/o le informazioni di competenza regionale in essi presenti e, viceversa, il Catasto nazionale fornisce ai Catasti regionali le informazioni inerenti ai dati di competenza nazionale relativi al territorio regionale;

l’articolo 5, comma 1, lettera e), della legge regionale 3 agosto 2004, n 19 (Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici magnetici ed elettromagnetici) che costituisce attuazione della legge 36/2001, affida alla Regione il compito di garantire, d’intesa con l’ARPA, la realizzazione e la gestione del Catasto regionale, in raccordo con il Catasto nazionale, precisando, in particolare, che, a tal fine, le autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni relative agli impianti per telecomunicazioni e radiodiffusione e agli elettrodotti, trasmettono copia dei provvedimenti autorizzativi all’ARPA;