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Opere e lavori privati e pubblici - Ingegneria civile e ambientale
Edilizia e costruzioni - Urbanistica e territorio
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Prestazione energetica di edifici e impianti
- Dino de Paolis
Prestazione energetica di edifici e impianti
Prestazione energetica di edifici e impianti
DEFINIZIONI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO |
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Riepilogo delle misure per il contenimento dei consumi energeticiAl fine di promuovere il contenimento dei consumi energetici degli edifici e degli impianti ad essi asserviti, la legislazione in vigore impone una serie di misure alle quali attenersi in occasione della realizzazione di interventi edilizi e impiantistici, quali nuove costruzioni e ristrutturazioni di una certa entità, comportanti interventi sull’involucro edilizio e/o sulla parte impiantistica. Dette misure si possono raggruppare nelle seguenti macro-aree di intervento (vedi Requisiti minimi di prestazione energetica e vincoli per la progettazione di edifici e impianti): 1) obbligo di rispettare requisiti minimi di prestazione energetica (vedi Requisiti minimi di prestazione energetica e vincoli per la progettazione di edifici e impianti e anche Le detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico (c.d. “Ecobonusâ€)); |
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Principali riferimenti normativi sulla prestazione energetica degli edifici e degli impiantiLa principale norma legislativa fondamentale di riferimento è il D. Leg.vo 19/08/2005, n. 192. Originariamente emanato per recepire nell’ordinamento italiano la Direttiva 2002/91/CE (c.d. “Direttiva EPBD” o “Energy Performance of Buildings Directive”), il provvedimento ha subito nel tempo numerosi interventi di modifica, tra i quali hanno assunto particolare rilievo quelli apportati: - dal D. Leg.vo 29/12/2006, n. 311; - dal D.L. 04/06/2013, n. 63 (provvedimento convertito in legge dalla L. 03/08/2013, n. 90, ed emanato per recepire nell’ordinamento italiano la Direttiva 2010/31/UE, c.d. “Direttiva EPBD 2”); - dal D. Leg.vo 10/06/2020, n. 48 (provvedimento emanato per recepire nell’ordinamento italiano la Direttiva 2018/844/UE, c.d. “Direttiva EPBD 3”). Direttamente derivanti dalla norma legislativa di riferimento sono i seguenti tre decreti attuativi del Ministro dello sviluppo economico, tutti emanati in pari data, pubblicati sulla stessa Gazzetta ufficiale ed in vigore dal 01/10/2015: |
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AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA PRESTAZIONE ENERGETICA IN EDILIZIA |
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Edilizia privata e edilizia pubblicaAi sensi dell’art. 3 |
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Categorie di edifici ai fini della prestazione energeticaAi fini dell’applicazione delle norme sulla prestazione energetica in edilizia gli edifici sono classificati, in base alla loro destinazione d’uso, nelle categorie di cui all’art. 3 del D.P.R. 412/1993: E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili: E.1[1] abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di pena, caserme; E.1[2] abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali case per vacanze, f |
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EsclusioniSono escluse le seguenti tipologie di edifici: a) edifici vincolati in quanto ricadenti nell’ambito della disciplina della Parte seconda e dell’art. 136 del D. Leg.vo 22/01/2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), comma 1, lettere b) e c), (edifici che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, le ville, i giardini e i parchi, che si distinguono per la loro non comune bellezza; i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici). Tale esclusione opera solo nel caso in cui, previo giudizio dell’autorità competente al rilascio della relativa autorizzazione, il rispetto delle prescrizioni implichi un’alterazione sostanziale del loro carattere o aspetto, con particolare riferimento ai profili storici, artistici e paesaggistic |
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Tabella riepilogativa ambito di applicazioneL’ambito applicativo delle norme su requisiti minimi di prestazione energetica, obblighi documentali e certificazione energetica può essere sintetizzato nella seguente tabella. Edifici coinvolti dagli obblighi relativi al rendimento energetico degli edifici
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Definizione degli interventi edilizi ai fini della prestazione energeticaAl fine di definire correttamente quali interventi edilizi siano interessati dall’applicazione dei requisiti minimi di prestazione energetica, degli obblighi documentali e della certificazione energetica, occorre preliminarmente fornire le relative definizioni contenute nella spe |
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A) e B) Interventi di nuova costruzione e assimilatiIn base al punto 1.4.1 dell’Allegato 1 R al D.M. 26/06/2015 sui requisiti minimi, in combinato con l’art. 2 del D. Leg.vo 192/2005, comma 1, lettera |
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C) Interventi di ristrutturazione importanteAi sensi dell’art. 2 del D. Leg.vo 192/2005, comma 1, lettera l-viciesquater), si definisce: C) “ristrutturazione importante” l’intervento che interessa gli elementi e i componenti integrati costituenti l’involucro edilizio, che delimitano un volume a temperatura controllata dall |
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D) Interventi di riqualificazione energeticaAi sensi dell’art. 2 del D. Leg.vo 192/2005, comma 1, lettera l-viciester), si definisce: |
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Schema grafico riepilogativo categorie interventi su edifici esistentiSi riporta di seguito uno schema grafico che consente di individuare la corretta categoria in caso di interventi su edific |
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Applicazione delle prescrizioni alle varie categorie di interventiL’art. 17 del D. Leg.vo 48/2020 ha disposto l’abrogazione dei commi 1 e 2 dell’art |
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Zone climaticheI requisiti energetici richiesti e i dati di input per il calcolo del fabbisogno energetico dipendono anche dalle condizioni climatiche della zona. A tale scopo, gli artt. 2 e 3 del D.P.R. 412/1993 prevedono la suddivisione del territorio nazionale in zone climatiche, a loro volta funzione dei “gradi giorno” N1 di ciascun comune, come individuati dall’Allegato A del provvedimento con tutte le sue successive modifiche, nonché della classificazione generale degli edifici per categorie. Le tabelle di seguito riportate indicano le zone climatiche individuate dall’art. 2 del D.P.R. 412/1993, riportando altresì alcune località con le rispettive zone climatiche di appartenenza. Per l’elenco completo di tutti i comuni con le rispettive zone climatiche di appartenenza si rinvia al testo coordinato dell’Allegato A R al D.P.R. 412/1993. Zone climatiche del territori |
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