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02/12/2022

Diritto di accesso agli atti per Superbonus

Il TAR Campania ha ribadito che il Comune ha il dovere di consentire l’accesso alle pratiche edilizie che attestano la regolarità edilizia e urbanistica dell’immobile al fine di usufruire del Superbonus.

TAR Campania-Napoli 10/11/2022, n. 6954 si è pronunciato su un tema di grande attualità relativo alla domanda rivolta al Comune per l’accesso agli atti concernenti la regolarità edilizia e urbanistica dell’immobile oggetto di interventi di cui all’art. 119, D.L. 34/2020 (c.d. Superbonus).

Nella fattispecie un Condominio contestava il silenzio del Comune sull’istanza di accesso agli atti amministrativi formulata ai sensi dell’art. 22 e ss. L. 241/1990, stante la necessità di procedere alle opportune verifiche in riferimento all’ammissibilità del superbonus, nonché al rispetto della normativa urbanistica vigente e delle norme civilistiche applicabili. L’istanza era diretta ad ottenere l’ostensione della concessione edilizia e di ogni altra pratica edilizia relativa all’immobile ed era motivata dall’esigenza di avere accesso a tutta la documentazione inerente al fabbricato condominiale per l’espletamento del necessario studio di fattibilità delle pratiche relative al beneficio.
Il Comune era rimasto inerte e totalmente silente per oltre trenta giorni dall’acquisizione dell’istanza, senza neppure avviare il procedimento.

Il TAR ha osservato come il Condominio ricorrente avesse dimostrato di avere un interesse giuridico qualificato e specifico alla consultazione e all’ottenimento di copia della concessione edilizia e delle pratiche edilizie del proprio immobile al fine di valutare la possibilità di usufruire delle agevolazioni offerte dal Decreto rilancio.
In proposito è stato ricordato che secondo la costante giurisprudenza, l'amministrazione deve consentire l'accesso se il documento contiene notizie e dati che, secondo quanto esposto dall'istante, nonché alla luce di un esame oggettivo, attengono alla situazione giuridica tutelata (ad esempio, la fondano, la integrano, la rafforzano o semplicemente la citano) o con essa interferiscono in quanto la ledono ovvero ne diminuiscono gli effetti.

Applicando tale principio alla richiesta ostensiva delle pratiche edilizie finalizzate all’ottenimento del superbonus, i giudici hanno affermato che sussiste un interesse dell’istante:
a) diretto, cioè a dire correlato alla sfera del soggetto richiedente;
b) concreto, e quindi, specificamente finalizzato, in prospettiva conoscitiva, alla acquisizione di dati ed informazioni rilevanti per l’ammissione ad un beneficio;
c) attuale, cioè non meramente prospettico od eventuale, avuto riguardo all’attitudine della auspicata acquisizione informativa o conoscitiva ad incidere, anche in termini di concreta potenzialità sulla acquisizione, conservazione o gestione di rilevanti beni della vita;
d) strumentale, avuto riguardo sia, sul piano soggettivo, alla necessaria correlazione con situazioni soggettive meritevoli di protezione alla luce dei vigenti valori ordinamentali, sia, sul piano oggettivo, alla specifica connessione con i documenti materialmente idonei a veicolare le informazioni.

Inoltre il TAR ha riconosciuto anche l’urgenza correlata all’acquisizione della documentazione richiesta, stante la temporaneità dei benefici ai quali il Condominio ricorrente aspirava e ha quindi assegnato un termine di trenta giorni per consentire la visione e la copia degli atti.

Per le novità introdotte nella disciplina del Superbonus dal D.L. 18/11/2022, n. 176 (c.d. Decreto Aiuti-quater), si veda la Scheda: Superbonus, tutte le novità punto per punto con esempi.

Dalla redazione