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31/10/2022

Direttiva dell'Unione europea sul salario minimo

Nella GUUE 25/10/2022, L 275 è stata pubblicata la Direttiva UE per garantire salari minimi adeguati in tutti i Paesi dell’Unione europea. La Direttiva contiene anche prescrizioni specifiche per le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici.

FINALITÀ E CAMPO DI APPLICAZIONE - La Direttiva 19/10/2022, n. 2041 mira a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nell’Unione al fine di contribuire alla convergenza sociale verso l’alto e alla riduzione delle disuguaglianze retributive. In particolare istituisce un quadro per:
a) l’adeguatezza dei salari minimi legali al fine di conseguire condizioni di vita e di lavoro dignitose;
b) la promozione della contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari;
c) il miglioramento dell’accesso effettivo dei lavoratori al diritto alla tutela garantita dal salario minimo ove previsto dal diritto nazionale e/o da contratti collettivi.
La Direttiva si applica ai lavoratori dell’Unione che hanno un contratto di lavoro o un rapporto di lavoro quali definiti dal diritto, dai contratti collettivi o dalle prassi in vigore in ciascuno Stato membro.

PROMOZIONE DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA - Per aumentare la copertura della contrattazione collettiva, la Direttiva stabilisce che gli Stati membri devono promuovere lo sviluppo e il rafforzamento delle parti sociali, incoraggiare negoziazioni costruttive, adottare misure volte a tutelare l’esercizio al diritto alla contrattazione collettiva, per proteggere i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro. Inoltre qualora il tasso di copertura della contrattazione sia inferiore alla soglia dell’80%, gli Stati membri devono definire un piano di azione che preveda una tempistica e misure concrete per aumentare progressivamente il tasso di copertura.

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI SALARI MINIMI ADEGUATI - Gli Stati devono istituire le necessarie procedure per la determinazione e l’aggiornamento dei salari minimi. A tal fine devono utilizzare criteri che comprendano almeno gli elementi seguenti:
a) il potere d’acquisto dei salari minimi legali, tenuto conto del costo della vita;
b) il livello generale dei salari e la loro distribuzione;
c) il tasso di crescita dei salari;
d) i livelli e l’andamento nazionali a lungo termine della produttività.
I salari minimi devono essere aggiornati almeno ogni due anni o ogni quattro per i Paesi utilizzano un meccanismo di indicizzazione automatica.

ACCESSO AL SALARIO MINIMO - I Paesi dell’UE dovranno altresì adottare misure per migliorare l’accesso effettivo dei lavoratori alla tutela garantita del salario minimo, prevedendo o rafforzando l’applicazione di controlli e ispezioni degli ispettorati del lavoro, lo sviluppo delle capacità delle Autorità responsabili, al fine di perseguire i datori di lavoro che non abbiano adottato il salario minimo.

INFORMAZIONI SULLA TUTELA - Gli Stati membri devono anche provvedere affinché le informazioni relative ai salari minimi legali e alla tutela garantita dal salario minimo prevista da contratti collettivi universalmente applicabili, comprese le informazioni sui meccanismi di ricorso, siano accessibili al pubblico, in modo completo e facilmente accessibile anche per le persone con disabilità.

APPALTI PUBBLICI - Conformemente alle Direttiva 2014/23/UE, Direttiva 2014/24/UE e Direttiva 2014/25/UE, gli Stati membri devono adottare misure adeguate a garantire che gli operatori economici e i loro subappaltatori, nell’aggiudicazione ed esecuzione di appalti pubblici o contratti di concessione, si conformino agli obblighi applicabili concernenti i salari, il diritto di organizzazione e la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari, nel settore del diritto sociale e del lavoro, stabiliti dal diritto dell’Unione, dal diritto nazionale, dai contratti collettivi o dalle disposizioni internazionali di diritto sociale e del lavoro, comprese le convenzioni dell’OIL n. 87 del 1948 sulla libertà sindacale e la protezione del diritto sindacale e n. 98 del 1949 sul diritto di organizzazione e di contrattazione collettiva.

RECEPIMENTO - La Direttiva, in vigore dal 14/11/2022, deve essere recepita entro il 15/11/2024.

Dalla redazione