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30/06/2022

Opere abusive, individuazione dei soggetti responsabili

Il Consiglio di Stato fornisce chiarimenti sulla legittimazione passiva all’ordine di demolizione con particolare riferimento alle opere abusive di proprietà di una persona giuridica.

C. Stato 20/06/2022, n. 5031 si è pronunciato sulla legittimità di un ordine di demolizione intimato al rappresentante legale di una società che aveva realizzato una serie di opere in assenza di titolo edilizio. Il ricorrente contestava il provvedimento del Comune sostenendo di non essere legittimato passivo all’ordine di demolizione. Il TAR invece rilevava che, in qualità di rappresentante della società, egli aveva presentato la domanda di rilascio dei titoli edilizi, ragione per cui non poteva invocare la sua totale estraneità alle opere contestate, quantomeno sotto il profilo sostanziale. Inoltre sosteneva che il legittimo destinatario di un ordine di demolizione sarebbe anche il mero utilizzatore dell’opera abusiva.

Il Consiglio di Stato ha ricordato che ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. 06/06/2001, n. 380, il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, accertata l’esecuzione di interventi in assenza di permesso, in totale difformità dal medesimo, ovvero con variazioni essenziali, ingiunge al proprietario e al responsabile dell’abuso la rimozione o la demolizione, indicando nel provvedimento l’area che viene acquisita di diritto al patrimonio comunale in caso di inottemperanza.
Secondo i giudici tale norma non prevede “uno sdoppiamento” della responsabilità per il caso in cui essa sia ascrivibile ad una persona giuridica. Cioè a dire che l’illecito amministrativo che si estrinseca nella realizzazione di opere edilizie abusive non è tipizzato quale illecito del quale deve rispondere, a titolo personale, anche, o solo, il legale rappresentante della persona giuridica alla quale l’opera abusiva debba essere imputata.
Ne consegue che, quando il soggetto responsabile dell’abuso sia da individuare in una persona giuridica, sarà a quest’ultima che deve essere indirizzata l’ingiunzione di rimozione o demolizione, e non già, a titolo personale, al legale rappresentante di questa.

Il fatto, poi, di utilizzare un’opera edilizia abusiva non può considerarsi di per sé sufficiente a fondare il titolo di responsabilità, e quindi la legittimazione passiva alla ingiunzione di demolizione, ben potendo essere l’utilizzatore un terzo completamente estraneo alla realizzazione dell’opera abusiva (ad esempio, un affittuario o comodatario) ed alla relativa proprietà. L’ingiunzione di demolizione all’utilizzatore o al detentore dell’opera abusiva è quindi legittima solo se tale soggetto sia anche personalmente responsabile dell’abuso, dovendo in caso contrario essere diretta nei confronti del proprietario o del soggetto al quale sia materialmente ascrivibile l’abuso.

Dalla redazione