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06/05/2022

Ristrutturazioni energetiche e protezione dei lavoratori dall’amianto

Il Parlamento europeo propone modifiche alla disciplina della protezione dei lavoratori dall’esposizione all’amianto nell’ambito dell’ondata di ristrutturazioni prevista fino al 2030. Viene richiesta l’introduzione di nuovi obblighi in caso di ristrutturazioni energetiche (modifiche all'art. 7 della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia) e per la vendita o locazione di immobili.

Con la Risoluzione pubblicata nella GUUE 05/05/2022, n. 184 il Parlamento europeo, nell’accogliere con favore l’ondata di interventi edilizi che mira alla ristrutturazione degli edifici entro il 2030, evidenzia la necessità di modificare le norme europee (e di conseguenza le norme nazionali) sulla protezione dei lavoratori dall’esposizione all’amianto, prestando particolare attenzione alla protezione dei lavoratori che ristrutturano vecchi edifici e intervengono nelle operazioni di emergenza.

STRATEGIA EUROPEA PER LA RIMOZIONE DELL’AMIANTO - Il Parlamento invita quindi la Commissione a presentare una strategia europea per la rimozione dell'amianto che comprenda i seguenti elementi:
- un quadro europeo per le strategie nazionali di rimozione sicura di tutto l'amianto negli Stati membri che dovrebbe includere una proposta legislativa volta a introdurre norme minime in materia di registri nazionali accessibili al pubblico per l'amianto;
- una proposta di aggiornamento della Direttiva 2009/148/CE (sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro) al fine di rafforzare le misure dell'Unione volte a proteggere i lavoratori dalla minaccia dell'amianto ed evitare nuove vittime dell'amianto nell'ambito dell'ondata di ristrutturazioni;
- una proposta legislativa riguardante il riconoscimento delle malattie professionali legate all'amianto (incluse norme minime per le procedure di riconoscimento) che stabilisca le norme minime per l'indennizzo delle vittime di tali malattie.

Ristrutturazione, vendita o locazioni di immobili - Infine viene proposto l’aggiornamento della Direttiva 2010/31/UE (sulla prestazione energetica nell’edilizia, recepita in Italia con D.L. 63/2013 di modifica del D. Leg.vo 192/2005) e la presentazione di una Direttiva che stabilisca obblighi di controllo e verifica della presenza di amianto in caso di ristrutturazione energetica degli edifici e prima della vendita o della locazione degli immobili.

CONTROLLI PRIMA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ENERGETICA - In proposito il Parlamento europeo evidenzia che la Direttiva 844/2018, che modifica la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia, prevede che gli Stati membri promuovano miglioramenti della prestazione energetica degli edifici esistenti, anche attraverso la rimozione dell'amianto e di altre sostanze nocive, prevenendo la rimozione illegale di tali sostanze e favorendo il rispetto della normativa vigente. Pertanto invita la Commissione a presentare una proposta legislativa che preveda la modifica dell’art. 7 della Direttiva 2010/31/UE, nel contesto dell’iniziativa della “ondata di ristrutturazioni” che introduca:
- la verifica obbligatoria della presenza di amianto e
- l'obbligo della registrazione e della rimozione dell'amianto e di altre sostanze pericolose prima dell'avvio di qualsiasi lavoro di ristrutturazione.
Il risultato del controllo dovrebbe essere riportato in un certificato che specifichi la presenza o l’assenza di amianto o di altri materiali pericolosi.

CONTROLLI NEGLI EDIFICI DESTINATI ALLA VENDITA O ALLA LOCAZIONE- Il Parlamento UE inoltre chiede alla Commissione di presentare una proposta di Direttiva per la disciplina:
- della diagnosi della presenza di amianto sulle superfici da parte di un'entità professionale con adeguate qualifiche e autorizzazioni, prima della vendita o della locazione;
- dei certificati in materia di amianto per gli edifici costruiti prima del 2005 o prima dell'anno dell'introduzione a livello nazionale di un equivalente divieto dell'amianto, a seconda di quale delle due date sia anteriore, che siano venduti o affittati.
In sostanza è richiesta l’introduzione di obblighi specifici per i proprietari di edifici (pubblici e privati) costruiti prima di tali date, mediante controlli effettuati esclusivamente da operatori certificati per localizzare ed individuare l’eventuale presenza di materiali contenenti amianto prima che l’edificio (o parte di esso) sia venduto o affittato.
A tal fine gli Stati membri dovranno stabilire sanzioni pecuniarie effettive, proporzionate e dissuasive per i venditori e locatori che non commissionano il controllo prescritto e non ne comunicano i risultati all’organismo competente prima della vendita o della locazione dell’immobile.

Infine viene richiesto che:
- siano adottate misure di protezione per i locatari di immobili in cui è stato trovato amianto prima dell'avvio di lavori di ristrutturazione energetica;
- i costi della verifica e della rimozione non siano a carico dei locatari;
- gli Stati membri garantiscano che i locatari ricevano informazioni complete riguardo alla presenza di amianto negli edifici e che sia loro fornito il certificato relativo all'amianto.

Dalla redazione