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WonderLAD: un abbraccio protettivo per la cura dei bambini

Con il progetto WonderLAD lo studio di architettura FRONTINITERRANA ha creato a Catania un luogo per l’assistenza e il trattamento di bambini affetti da cancro. Il progetto sviluppa un'architettura contemporanea di grande impatto, la cui struttura incarna l'idea di un abbraccio protettivo che asseconda il processo di guarigione.
PREFA Italia Srl

WonderLAD è il nome della struttura sorta a Catania per accogliere i bambini affetti da gravi patologie e inaugurata nel novembre del 2019. È un ambiente progettato per stimolare la vitalità dei bambini attraverso la creatività, per migliorare la qualità della loro vita, e offrire un sostegno alle loro famiglie. Per la definizione del progetto, l’architetto catanese Emilio Randazzo, con la moglie Cinzia Favara Scacco, dirigente psicologa al Policlinico di Catania, aveva indetto un concorso privato di architettura, creando così una preziosa opportunità per coinvolgere la società civile in un progetto sociale e attirare l’interesse di esperti, imprese e fondazioni a partecipare ad una grande gara di solidarietà nel realizzare una struttura di accoglienza per l’accompagnamento psicologico per bambini gravemente malati.

Grande partecipazione da parte degli architetti

È stato proprio questo aspetto a convincere i giovani architetti Vittorio Frontini e Antonino Terrana di Firenze a partecipare al concorso. “Quando abbiamo letto il bando”, dichiarano gli autori del progetto vincitore “abbiamo subito capito che ai committenti stava davvero a cuore il benessere dei bambini. Un’associazione senza scopo di lucro che è riuscita ad organizzare un concorso privato con una giuria prestigiosa e importanti finanziatori privati sono stati un’ulteriore garanzia della serietà del progetto.”

I requisiti del bando erano chiari, ovvero la creazione per il Sud dell’Italia di un ambiente adatto all’Art Therapy, che era stata fino ad allora utilizzata solo in ospedale, quindi la progettazione di un luogo accogliente, lontano dall’immagine asettica di un ospedale e realizzato con materiali sostenibili e ad impatto energetico quasi nullo.

 “Uno degli aspetti che ha convinto la giuria internazionale, quando ha selezionato il progetto vincente tra le 104 proposte pervenute, è stato certamente il concetto dell'abbraccio, che raccoglie gli spazi da noi richiesti nel bando di concorso e poi c’è l’allusione metaforica ad una capanna e la riduzione dell’altezza al minimo per riportare l’architettura di nuovo ad una dimensione di bambino”, racconta Emilio Randazzo,lui stesso architetto nonché l'iniziatore che ha dato vita al LAD PROJECT.

Tradizione e innovazione

Per WonderLAD, abbiamo mantenuto la struttura più semplice possibile in modo che l'architettura rimanesse riconoscibile”, spiega il duo di architetti dello studio FRONTINITERRANA.  “Nel caso di WonderLAD volevamo costruire il meno possibile, affinché l’architettura fosse riconoscibile. Ci siamo ricordati della nostra infanzia, l’abbiamo declinata all’estremo e considerato le diverse fasce d’età.” WonderLAD è un’architettura contemporanea ricca di significati e caratterizzata da un nesso profondo con la Sicilia. La sua struttura avvolgente è un richiamo formale al “baglio” siciliano, una masseria fortificata con un grande cortile interno.

 La planimetria tipica del baglio comprende un edificio dal carattere introspettivo, chiuso all’esterno, e le cui aperture sono tutte orientate verso l’interno del cortile. Come con WonderLAD, dove le facciate – rivestite fino al pavimento con materiale PREFA e le cui poche aperture fanno da cornice ai momenti di vita che si svolgono al suo interno – infondono serenità, pur mantenendo un aspetto ermetico. Sul cortile interno si apre l’edificio con lunghe finestre a nastro, protetto dalla luce diretta del sole grazie al bianco tetto a spiovente. Si ricava così un loggiato, le cui colonne ricordano i tronchi degli alberi. Il cortile, coltivato a giardino, come ampliamento vero e proprio dello spazio interno offre la possibilità ai bambini di trascorrere il tempo all’aperto in qualsiasi stagione dell’anno.

In merito alla scelta dei materiali nel bando di gara si era stabilito che WonderLAD “sarebbe stata costruita in linea con l’idea del vincitore del concorso con prodotti e materiali sponsorizzati dalle aziende che sostengono WonderLAD o che queste avrebbero messo a disposizione al prezzo di costo”. Così, in fase di realizzazione, sono state apportate alcune modifiche rispetto al progetto originale. Per gli architetti ciò non ha rappresentato alcun problema, perché in questo modo sono stati spronati a pensare a nuove e convincenti soluzioni: ecco allora che ritroviamo la combinazione interessante tra il sughero naturale, proveniente dal Portogallo, e il sistema Prefalz in P.10 bianco PREFA.

L’involucro esterno dell’edificio realizzato con un materiale resistente come quello dell’alluminio risalta l’idea di un ambiente protettivo. Allo stesso tempo, l’architettura si inserisce dal punto di vista cromatico nel contesto urbano, cambiando il suo aspetto nel corso del giorno e reagendo agli influssi dell’ambiente circostante, quando la cenere dell’Etna si deposita sui tetti delle case per poi essere spazzata via dalla pioggia. Il dialogo con gli installatori è essenziale per FRONTINITERRANA. “Non amiamo definirci dei creatori. Siamo semplicemente delle persone che progettano cose e lo fanno confrontandosi con gli altri.”

Come un abito su misura

Il costruttore Piero Stanco, la cui azienda LS Edil è stata incaricata della progettazione esecutiva e dell'installazione sull'edificio del rivestimento bianco in Prefalz e che ha lavorato a stretto contatto con lo studio di architettura, è felice che WonderLAD abbia realizzato un'importante innovazione edilizia in Sicilia. Durante il completamento della casa di accoglienza, la competenza di Stanco è stata particolarmente importante nella realizzazione dello speciale rivestimento della facciata con pannelli di diverse larghezze, grazie ai quali è stato possibile dare alla struttura più dinamismo, grazie a una superficie totale di 8400 m². Dal calcolo della sottostruttura alla progettazione di giunti di dilatazione in grado di resistere ai grandi sbalzi di temperatura che si verificano sull'isola, la struttura è stata finalmente realizzata secondo il progetto, grazie alla competenza e alla precisione di Stanco. È estremamente soddisfatto del risultato ottenuto, che paragona a un “abito su misura” e inoltre vede la casa di accoglienza come “un esempio di innovazione applicata” che diventa un incentivo per un progresso tecnologico sostenibile.

  

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