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Deliberaz. G.R. Umbria 13/10/2021, n. 959

Attuazione Direttiva n. 91/676/CEE - Revisione delle perimetrazioni delle Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola (ZVN) di cui alla D.G.R. n. 1237/2019.
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Testo del documento

 

LA GIUNTA REGIONALE

 

Visto il documento istruttorio concernente l'argomento in oggetto: "Attuazione Direttiva n. 91/676/CEE - Revisione delle perimetrazioni delle Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola (ZVN) di cui alla Delib.G.R. n. 1237/2019." e la conseguente proposta dell'assessore Roberto Morroni;

Preso atto:

a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;

b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;

c) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell'atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati alla Direzione stessa;

Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;

Visto il regolamento interno di questa Giunta;

A voti unanimi espressi nei modi di legge,

 

delibera

 

per le motivazioni contenute nel documento istruttorio che è parte integrante e sostanziale della presente deliberazione

1) di prendere atto delle perimetrazioni delle Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola (ZVN) contenute nella proposta condivisa negli incontri del tavolo di partecipazione del 13 luglio, 10 agosto e 16 settembre 2021, come meglio specificato nella parte istruttoria del presente atto;

2) di designare e perimetrare, in attuazione alla Direttiva n. 91/676/CEE e all'Azione B della Misura T-06 del PTA2, in coerenza con la proposta di cui al precedente punto 1, e quindi a revisione e rettifica di quanto approvato con la

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Documento istruttorio

Oggetto: Attuazione Direttiva n. 91/676/CEE - Revisione delle perimetrazioni delle Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola (ZVN) di cui alla Delib.G.R. n. 1237/2019

La Direttiva n. 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato da nitrati provenienti da fonti agricole stabilisce, al comma 4 dell'art. 3, che "gli Stati membri riesaminano e, se necessario, opportunamente rivedono o completano le designazioni di zone vulnerabili almeno ogni quattro anni, per tener conto di cambiamenti e fattori imprevisti al momento della precedente designazione. Entro sei mesi essi notificano alla Commissione ogni revisione o aggiunta concernente le designazioni".

La Direttiva n. 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque.

Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e s.m.i, recante "Norme in materia ambientale" e, in particolare, l'art. 92, relativo alle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola (di seguito denominate ZVN), in coerenza con la Direttiva n. 91/676/CEE, prevede, al comma 4, che le Regioni riesaminino, rivedano o completino la designazione delle ZVN.

La Giunta regionale ha effettuato in Umbria la prima designazione delle Zone vulnerabili ai nitrati e successivamente esteso la perimetrazione di zone già designate con i seguenti atti:

- Delib.G.R. n. 1240 del 17 settembre 2002 con la quale è stata designata e perimetrata la ZVN denominata "Petrignano di Assisi" per l'acquifero della Valle Umbra;

- Delib.G.R. n. 881 del 25 giugno 2003 con la quale è stata designata e perimetrata la ZVN denominata "S. Martino in Campo" quale porzione dell'acquifero della Media Valle del Tevere;

- Delib.G.R. n. 1201 del 19 luglio 2005 con la quale sono state designate e perimetrate ulteriori ZVN e revisionate le ZVN già designate;

- Delib.G.R. n. 1693 del 19 dicembre 2012, con la quale è stata ampliata la perimetrazione della ZVN "Petrignano di Assisi";

- Delib.G.R. n. 95 del 11 febbraio 2013 con la quale sono state confermate le ZVN designate con i sopracitati atti.

Con la Delib.G.R. n. 2052 del 7 dicembre 2005 e s.m.i, è stato approvato il Programma di Azione regionale finalizzato alla tutela e al risanamento delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, di cui all'art. 5 della Direttiva 91/676/CEE.

In seguito, il Piano regionale di Tutela delle Acque, nell'aggiornamento riferito al periodo 2016-2021 (PTA2), approvato con Delib.C.R. n. 260 del 28 agosto 2018 e pubblicato nel S.O. n. 2 al BUR n. 50 del 3 ottobre 2018, individuava specifiche misure finalizzate al contenimento dei carichi di origine agro-zootecnica per la protezione dei corpi idrici superficiali e sotterranei dall'inquinamento da nitrati ed in particolare:

- Misura T-06, avente per oggetto "Individuazione e perimetrazione di ZVN nei bacini idrografici dei corpi idrici sotterranei";

- Misura T-05 avente per oggetto "Individuazione e perimetrazione di ZVN nei bacini idrografici dei corpi idrici superficiali in stato eutrofico o ipertrofico".

Con Delib.G.R. n. 501 del 24 aprile 2019 è stato modificato e integrato il Programma di Azione regionale per le ZVN, di cui alla Delib.G.R. n. 2052/2005.

Successivamente all'approvazione del Piano di Tutela delle acque, il Ministero dell'Ambiente ha trasmesso alla Regione Umbria quanto segue:

- con nota del 9 novembre 2018, n. 20243, ha inviato la notifica della Commissione europea allo Stato italiano della messa in mora, ai sensi dell'art. 258 del TFUE, relativa alla procedura di infrazione n. 2018/2249 riguardante: "Inadempimento dello Stato italiano - mancata osservanza degli obblighi derivanti dagli articoli 3, comma 4 (Designazione di ZVN), 5 e 6 (Programmi di Azione) della Direttiva Nitrati;

- con nota prot. n. 23041 del 19 novembre 2018, ha comunicato alla Regione Umbria quanto notificato dalla Commissione europea, relativamente ai dati del monitoraggio svolto nel corso del quadriennio 2012/2015, su una serie di punti costituenti la rete regionale e locale, trasmessi con quello che al tempo costituiva l'ultimo Reporting di cui all'art. 10 della Direttiva;

- con nota prot. n. 23792 del 28 novembre 2018 ha comunicato, tra l'altro, inadempienze relativamente al secondo addebito: "mancata designazione di nuove zone vulnerabili in tutte le zone che scaricano nelle acque dolci superficiali e nelle acque sotterrane contenenti più di 50 mg/l di nitrati o che potrebbero contenere più di 50 mg/l se non si interviene; oppure in laghi di acqua dolce, altre acque dolci, estuari, acque costiere e marine che risultano eutrofiche o possano diventarlo, nell'immediato futuro, se non si interviene". In particolare venivano evidenziate sul territorio regionale n. 26 punti critici, alcuni dei quali situati fuori le ZVN designate, per la presenza di concentrazioni di nitrati nelle acque sotterranee, con valori superiori a 50 mg/l o con valori compresi tra 40-50 mg/l, oltre ad alcune situazioni critiche riguardanti lo stato di trofia dei corpi idrici superficiali, rilevando così una mancata designazione di ZVN all'interno dei bacini di tali corpi idrici, come previsto dalla Direttiva nitrati;

- con nota prot. n. 10440 del 28 maggio 2019 ha inviato la richiesta da parte della Commissione europea di un incontro bilaterale con le amministrazioni regionali coinvolte nella procedura di infrazione.

Nell'incontro bilaterale del 4 luglio 2019, la Regione Umbria ha illustrato le proprie deduzioni ai quesiti posti dalla CE e riguardanti la violazione all'art. 3, comma 4 della Direttiva nitrati.

Con nota prot. n. 143482 del 24 luglio 2019 la Regione Umbria comunicava al Ministero dell'Ambiente la tempistica con cui avrebbe ottemperato a quanto richiesto dalla CE nel corso del bilaterale.

Il Ministero dell'Ambiente, in data 10 settembre 2019, tenendo conto di quanto illustrato dalla Regione Umbria nel corso del b

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Allegato A - Elenco dei fogli di mappa catastale ricompresi nelle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola designate

Parte di provvedimento in formato grafico

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Allegato B - Zone Vulnerabili ai Nitrati

Parte di provvedimento in formato grafico

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