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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Circ. Dir. Gen.R. Sicilia 09/10/2020, n. 1
Circ. Dir. Gen.R. Sicilia 09/10/2020, n. 1
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PremessaSINDACI RESPONSABILI UFFICI COMUNALI DI P.C. LIBERI CONSORZI, CITTÀ METROPOLITANE RESPONSABILI UFFICI PROVINCIALI DI P.C. AUTORITÀ DI BACINO DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SICILIA SERVIZIO 1: TUTELA DELLE RISORSE IDRICHE DIPARTIMENTO ACQUE E RIFIUTI SERVIZIO 4: INFRASTRUTTURE PER LE ACQUE DIPARTIMENTO AGRICOLTURA SERVIZIO 5: UNITÀ |
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0 - PREMESSA: IL SISTEMA DI ALLERTAMENTO STATALE E REGIONALEL'articolo 2 del Decreto Legislativo n. 1 del 2018-Codice della Protezione Civile-individua le attività di prevenzione di protezione civile distinguendo tra attività "non strutturali" e attività "strutturali". Tra le attività di prevenzione non strutturale è compreso l'allertamento del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Il Sistema di allertamento nazionale di protezione civile è costituito dal livello reg |
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1 - AVVISO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILEIl DRPC emana quotidianamente, tramite il Centro Funzionale Decentrato-Idro della Regione Siciliana (CFD-Idro), facente parte della Rete Nazionale dei Centri Funzionali (ex Direttiva PCM 27 febbraio 2004), l'Avviso regionale di protezione civile per il rischio Meteo-Idrogeologico e Idraulico (in seguito, Avviso laro) che è elaborato sulla scorta: - delle previsioni meteorologiche predisposte dal Centro Funzionale Centrale del DPC; il CFD-Idro non gode di autonomia per quanto concerne le previsioni meteorologiche che continuano ad essere fornite dal DPC; - dei quantitativi di pioggia registrati dalle reti meteorologiche nei giorni precedenti la valutazione quotidiana; - delle soglie critiche di pioggia elaborate con metodi statistici. Il contenuto dell'avviso Idro riguarda: - il RISCHIO IDROGEOLOGICO, che riguarda i possibili effetti al suolo sia di natura geomorfologica (frane), sia di natura idraulica (esondazioni, allagamenti) nei piccoli bacini (superficie < 50 kmq) e nelle aree urbane; tale assunto (cioè l'identificazione nell'ambito del "rischio idrogeologico" di fenomenologie differenti) è reso necessario dal fatto che i fenomeni idraulici nei piccoli bacini e nelle aree urbane non sono riconducibili alle modellazioni idrauliche che riguardano ampie aree naturali; - il RISCHIO IDRAULICO, ovvero i possibili effetti al suolo di natura idraulica (fenomeni alluvionali) nei bacini idrografici maggiori (superficie con foce a mare> 50 kmq); in merito, appare utile osservare che la previsione del rischio idraulico non può tenere conto di eventuali condizioni critiche locali (quali, ad esempio, ostruzioni delle luci dei ponti o altre anomalie idrauliche) che possono determinare effetti al suolo più rilevanti rispetto alle elaborazioni teoriche; - il RISCHIO METEOROLOGICO, ovvero quello legato a fenomeni quali le |
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2 - PIANIFICAZIONE COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICOTenuto conto che la Regione presenta molte vulnerabilità, la maggior parte delle quali riferibili alle interferenze tra azioni antropiche e caratteristiche fisiche del territorio N1, è indubbio che, in mancanza di adeguate soluzioni strutturali, sia necessario ricorrere a opportune strategie di prevenzione rientranti, nel linguaggio comune della protezione civile, tra le "azioni non strutturali" nell'ambito delle quali la pianificazione di protezione civile costituisce un passaggio ineludibile (artt. 12 e 18 del D.Lgs. 1/2018). Se correttamente predispostala pianificazione di protezione civile per il rischio idrogeologico e idraulico N2 diventa uno strumento insostituibile per avviare tutte quelle pratiche ritenute utili a prevenire, laddove possibile, e a mitigare i rischi derivanti dagli eventi meteorologici. Affinché ciò sia attuabile, il Piano deve contenere, in modo esaustivo ma sintetico, alcuni elementi cardine: 2.1 - SCENARI DI EVENTO Per "scenario di evento" si intende l'insieme delle condizioni che possono comportare situazioni di criticità. Nell'ambito del cosiddetto rischio meteo-idrogeologico e idraulico, gli scenari di evento sono rappresentati dal verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente significativi, ossia che possono comportare impatti più o meno rilevanti sul tessuto socio-economico locale. Tenuto conto che il Sistema nazionale e regionale di protezione civile deve necessariamente conformarsi a criteri e procedure omogenee, gli scenari di evento sono correlati ai Livelli di Allerta così come riportato nella Tabella degli scenari. È da rimarcare che tali scenari delineano un ampio spettro di probabili fenomenologie, coerentemente con le situazioni meteorologiche che possono effettivamente manifestarsi e con la variabilità dei contesti territoriali. 2.2 - SCENARI DI RISCHIO Lo "scenario di rischio" è l'identificazione del possibile impatto sul territorio, in termini di effetti al suolo, causato da un evento meteorologico; pertanto, esso è strettamente legato alla presenza di beni vulnerabili. A fronte della complessità della materia, è possibile definire gli scenari di rischio mediante l'integrazione dei contenuti dei PAI con il censimento di punti specifici mediante le schede di classificazione del DRPC Sicilia. All'interno della documentazione contenuta nella cartella di Google Drive all'indirizzo https:/tinyurl.com/y55n2qjw vengono riportate le schede del DRPC Sicilia, alcune delle quali già compilate, ma da validare da parte delle Amministrazioni che devono predisporre la pianificazione locale di protezion |
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3 - FONTI DOCUMENTALII documenti citati sono consultabili al link https:/tinyurl.com/y55n2qjw che ha i seguenti contenuti:
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