Emilia Romagna: le innovazioni in edilizia del Decreto Semplificazioni

È stata pubblicata sul sito regionale dell’Assessorato del Territorio la Circolare Ass. Emilia Romagna prot. n. 536116 del 03/08/2020.

La Circolare chiarisce che le nuove disposizioni statali di dettaglio contenute nell'art. 10 del D.L. 76/2020 (c.d. Decreto Semplificazioni) - che ha introdotto alcune modifiche al Testo Unico dell’edilizia (D.P.R. 380/2001) con l'obiettivo di semplificare le procedure edilizie, di ridurre gli oneri a carico dei cittadini e soprattutto di incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente - prevalgono direttamente sulla disciplina legislativa regionale ed anche sulle previsioni degli strumenti urbanistici con esse incompatibili.
Pertanto, il provvedimento assume particolare rilievo in quanto rende evidente come alcune previsioni legislative regionali e regolamentari comunali si devono considerare superate e sostituite oppure integrate da quanto previsto dal D.L. 76/2020, le cui disposizioni, avendo innovato i principi fondamentali della materia, prevalgono sulla normativa antecedente e sono immediatamente operative.

STRUTTURA DELLA CIRCOLARE - Allo scopo di promuovere un'applicazione uniforme delle innovazioni normative approvate e di facilitare l’attività degli operatori pubblici e privati, la Circolare:
- fornisce una sintetica illustrazione dei contenuti delle disposizioni del D.L. 76/2020 relative alla materia edilizia ed una prima ricostruzione dei principali effetti di modifica sulla L.R. Emilia Romagna 15/2013 (Allegato 1);
- riporta il testo integrale della L.R. Emilia Romagna 15/2013 e l’articolo 19-bis della L.R. Emilia Romagna 23/2004 (Tolleranza), con evidenziate le disposizioni che si intendono modificate o integrate per effetto dell'entrata in vigore del D.L. 76/2020 (Allegato 2).

CONTENUTI PRINCIPALI - Le principali modifiche contenute nella Circolare riguardano le definizioni di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione edilizia, categorie d’intervento essenziali per consentire la riqualificazione del patrimonio immobiliare con l’obiettivo di rimettere in moto il settore economico dell’edilizia senza consumare suolo nuovo. Le misure per favorire la rigenerazione urbana hanno riguardato, in particolar modo, la disciplina degli interventi ricostruttivi che, dopo il decreto, si possono eseguire con modifiche dei parametri edilizi dell’edificio demolito, conservando le distanze preesistenti e anche aggiungendo eventuali incentivi volumetrici, se previsti dalle leggi o dagli strumenti urbanistici. Le agevolazioni riguardano la riduzione del contributo di costruzione per la ristrutturazione edilizia e altre semplificazioni hanno interessato la modifica dei prospetti, confluita nella manutenzione straordinaria.