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22/06/2020

Vizi dell'opera: riconoscimento dell'appaltatore e termine di prescrizione decennale

In tema di appalti di lavori privati, il riconoscimento dei vizi dell'opera da parte dell'appaltatore fa sorgere un'autonoma obbligazione soggetta al termine decennale di prescrizione.

Nel caso di specie, un condominio aveva chiesto la condanna della ditta appaltatrice alla eliminazione dei difetti dell'opera o al risarcimento dei danni per i difetti e vizi attinenti a lavori di rifacimento degli intonaci dei prospetti di un fabbricato condominiale.

A seguito dell'eccezione di decadenza e prescrizone della ditta appaltatrice, la Corte di Cassazione, con l'Ord. C. Cass. civ. 01/06/2020, n. 10342, ha chiarito che il riconoscimento dei vizi ha l'effetto di svincolare il diritto alla garanzia del committente dai termini di decadenza e prescrizione di cui all'art. 1667 c.c., costituendo fonte di un'autonoma obbligazione di facere che si affianca a quella preesistente legale di garanzia. Tale nuova obbligazione, che non estingue quella originaria a meno di uno specifico accordo novativo, non è soggetta ai termini di prescrizione e decadenza stabiliti per quella di garanzia, ma all'ordinario termine di prescrizione decennale fissato per l'inadempimento contrattuale.  

 

Dalla redazione