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Deliberaz. G.R. Umbria 20/02/2012, n. 167

Prima individuazione degli interventi di minore rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici. Art. 7, comma 3, lett. abis, della L.R. n. 5 del 27 gennaio 2010 e smi.

B.U. R. Umbria Suppl. Str. 07/03/2012, n. 3

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[Premessa]



LA GIUNTA REGIONALE


Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta dell’assessore Stefano Vinti;

Vista la L.R. n. 5 del 27 gennaio 2010 “Disciplina delle modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria del 3 febbraio 2010, n. 6ed in particolare l’art. 19, comma 2;

Vista la legge regionale 3 agosto 2010, n. 17 - Modificazione della legge regionale 27 gennaio 2010, n. 5 (Disciplina delle modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche);

Visto il Capo XV della legge regionale 16 settembre 2011, n. 8 (Semplificazione amministrativa e normativa dell’ordinamento regionale e degli enti locali territoriali) recante “Ulteriori modificazioni ed integrazioni della legge regionale 27 gennaio 2010, n. 5” e, in particolare, i commi

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DOCUMENTO ISTRUTTORIO Oggetto: Prima individuazione degli interventi di minore rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici. Art. 7, comma 3, lett. abis, della L.R. n. 5 del 27 gennaio 2010 e smi.

Ai sensi dell’art. 7, comma 3, lett. abis) della legge regionale n. 5/2010, così come aggiornata dalla L.R. 16 settembre 2011, n. 8 (“Semplificazione amministrativa e normativa dell’ordinamento regionale e degli enti locali territoriali”), gli interventi di minore rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici sono esclusi dalle procedure di autorizzazione di cui agli artt. 8 e 9 del Titolo II (Procedimenti relativi ad interventi in zone sismiche) e sono sottoposti al regime di deposito, di cui agli artt. 10 e 11 del medesimo titolo, anche nelle zone ad alta e media sismicità (Zone 1 e 2).

Inoltre, la legge regionale 8/2011 ha ulteriormente esplicitato che ai casi di interventi di minore rilevanza pe

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ALLEGATO 1 - PRIMA INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI MINORE RILEVANZA PER LA PUBBLICA INCOLUMITÀ, AI FINI SISMICI. Art. 7, comma 3, lett. abis) della LR 5/2010, così come modificato dall’art. 130 della L.R. 16 settembre 2011, n. 8


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1. PREMESSE

Ai sensi dell’art. 7, comma 3, lett. abis) della legge regionale n. 5/2010, così come aggiornata dalla L.R. 16 settembre 2011, n.8, gli interventi di minore rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici sono esclusi dalle procedure di autorizzazione di cui agli artt. 8 e 9 del Titolo II (Procedimenti relativi ad interventi in zone sismiche) e sono sottoposti al regime di deposito, di cui agli artt. 10 e 11 del medesimo titolo.

Ai fini del presente atto, si intendono “di minore rilevanza per la pubblica incolumità a fini sismici”, quegli

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2. OSSERVANZA DELLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

Per gli interventi di minore rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici, così

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3. OSSERVANZA DELLA DISCIPLINA DELLE OPERE DI CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO, NORMALE E PRECOMPRESSO, ED A STRUTTURA METALLICA

Anche gli interventi di minore rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici, nel caso in cu

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4. SPECIFICHE ULTERIORI

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5. ELENCO DEGLI INTERVENTI


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A. Nuove costruzioni in zone ad alta e media sismicità (Zone 1 e 2)

A1) Costruzioni (di qualunque tipologia e materiale) in Classe d’uso I ai sensi del § 2.4.2 delle NTC08 N2.

A2) Edifici (di qualunque tipologia e materiale) in Classe d’uso II ai sensi del § 2.4.2 delle NTC08, con cubatura complessiva inferiore a 500 mc, con un massimo di due piani complessivi entro e fuori terra. Il sola

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B. Interventi su costruzioni esistenti in zone ad alta e media sismicità (Zone 1 e 2)

B1) riparazioni o interventi locali ai sensi del § 8.4.3 del dm 14.01.2008 (NTC08) e del § C8.4.3 della Circ

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