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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Regolam. R. Puglia 31/03/2020, n. 6
Regolam. R. Puglia 31/03/2020, n. 6
Regolam. R. Puglia 31/03/2020, n. 6
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Art. 1 - Finalità1. Con il presente Regolamento vengono definiti i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici delle Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria/Neonatologia ai sensi dell'Accordo Stato - Regioni n. 137/CU del 16 dicembre 2010, necessari ai fini del rilascio dell'autorizzazione all'esercizio e dell'accreditamento istituzionale. 2. In coerenza con l'Accordo Stato - Regioni rep. atti n. 137/CU del 16 dicembre 2010, concernente "Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo", recepito con la Delib.G.R. n. 136 del 23 |
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Art. 2 - Requisiti U.O. di Ostetricia e Ginecologia di I Livello1. Requisiti strutturali 1. L'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia di I livello deve disporre di locali atti a garantire l'idoneità all'uso previsto ed in particolare le aree per l'assistenza ostetrica e neonatale devono essere funzionalmente collegate fra loro in modo agevole. 1.2 Devono essere istituiti: 1.2.1 un blocco travaglio - parto (area travaglio - parto - sala operatoria ostetrica); 1.2.2 aree di degenza puerperale - nido - rooming-in - degenza neonatale. Tali aree devono essere istituite sullo stesso piano dell'edificio o almeno allocate in piani differenti del medesimo edificio purché ben collegati attraverso ascensori dedicati. Tali requisiti devono essere soddisfatti ogniqualvolta si proceda ad interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi ospedalieri per l'assistenza perinatale. 2. Devono essere presenti due sale travaglio - parto. Ogni sala travaglio - parto deve essere autosufficiente per: arredamento, attrezzatura (un cardiotocografo per posto letto) e dotazione impiantistica, in modo da rendere possibile l'espletamento di due parti contemporaneamente (riferimento LG ISPESL). Nel blocco travaglio-parto deve essere, inoltre, presente una sala operatoria sempre pronta e disponibile per le emergenze h24. 3. Ulteriori standard di sicurezza necessari sono: a. devono essere presenti punti/aree dedicati all'accettazione ostetrica; b. deve esserci disponibilità di aree utili alla gestione dell'assistenza al travaglio-parto fisiologico/naturale anche con l'ausilio di metodiche non farmacologiche per il controllo del dolore; c. una zona deve essere dedicata all'osservazione post-partum; d. devono essere presenti aree per le degenze ostetriche separate da quelle ginecologiche e di Day Surgery e Day - Service; e. devono essere presenti ambulatori per la gravidanza a termine e per la gravidanza a rischio ed ambulatori di diagnostica per immagini in acc |
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Art. 3 - Requisiti U.O. di Ostetricia e Ginecologia di II Livello1. Requisiti strutturali 1 Le aree per l'assistenza ostetrica e neonatale devono essere funzionalmente collegate fra loro in modo agevole. 2 Devono essere istituiti: a) un blocco travaglio-parto (area travaglio - parto - sala operatoria ostetrica); b) aree di degenza puerperale - nido - rooming-in - degenza neonatale. Tali aree devono essere istituite sullo stesso piano dell'edificio o almeno allocate in piani differenti del medesimo edificio purché ben collegati attraverso ascensori dedicati. Tali requisiti devono essere soddisfatti ogniqualvolta si proceda ad interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi ospedalieri per l'assistenza perinatale. c) Devono essere presenti tre sale travaglio - parto. Ogni sala travaglio-parto deve essere autosufficiente per: arredamento, attrezzatura (un cardiotocografo per posto letto) e dotazione impiantistica tali da rendere possibile l'espletamento di almeno tre parti contemporaneamente (riferimento LG ISPESL) nonché consentire l'accesso a persona indicata dalle partorienti. d) Deve essere presente una sala operatoria sempre pronta e disponibile h24 per le emergenze ostetriche nel blocco travaglio-parto (riferimento LG ISPESL), salvo quanto previsto al punto 2.1.5.1. e) Ulteriori standard di sicurezza necessari sono: 1. per un numero di parti > 1200/anno deve essere garantita una seconda sala operatoria d'emergenza nella struttura ospedaliera; 2. devono essere presenti aree dedicate al pronto soccorso ostetrico; 3. deve esserci disponibilità di aree utili alla gestione dell'assistenza al travaglio-parto fisiologico/naturale anche con l'ausilio di metodiche non farmacologiche |
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Art. 4 - Requisiti U.O. di Neonatologia/Pediatria di I Livello1. Requisiti strutturali 1. Le aree per l'assistenza ostetrica e neonatale devono essere funzionalmente collegate fra loro in modo agevole. 2. Devono essere istituiti: a) un blocco travaglio - parto (area travaglio - parto - sala operatoria ostetrica); b) aree di degenza puerperale - nido - rooming-in - degenza neonatale. Tali aree devono essere istituite sullo stesso piano dell'edificio o almeno allocate in piani differenti del medesimo edificio purché ben collegati attraverso ascensori dedicati. Tali requisiti devono essere soddisfatti ogniqualvolta si proceda ad interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi ospedalieri per l'assistenza perinatale. c) Nell'area travaglio-parto deve essere possibile assistere contemporaneamente almeno due neonati in area dedicata (con "isole neonatali"), chiaramente identificata e facilmente accessibile, opportunamente attrezzata per la rianimazione neonatale. d) In ciascuna isola neonatale l'impiantistica tecnica deve essere adeguata al carico ed alla tipologia di lavoro sostenuto dal servizio neonatologico. e) Le UU. OO. di neonatologia devono avere: 1. aree ben distinte per assistenza al neonato sano e per assistenza alla patologia intermedia, con possibilità di attuare misure di isolamento nel sospetto di infezione; 2. area per la pulizia e sterilizzazione delle culle e delle incubatrici; 3. ambulatori e area D.H. per il follow-up, indagini strumentali di controllo post dimissione, ecc.; f) Ulteriori standard di sicurezza necessari sono: 1. possibilità di accogliere i genitori senza limitazioni di orario; 2. la distribuzione degli spazi di degenza puerperale deve tener conto delle esigenze minime strutturali che favoriscono la pratica del rooming-in e la promozione dell'allattamento al seno; 3. nell'area di degenza, anche in regime di rooming-in integrale, dovranno essere predisposti spazi di degenza per neonati in osservazione e per l'allattamento; 4. devono essere p |
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Art. 5 - Requisiti U.O. di Ostetricia e Ginecologia Neonatologia/Pediatria di II Livello dotate di T.I.N.1. Requisiti strutturali 1. Le aree per l'assistenza ostetrica e neonatale devono essere funzionalmente collegate fra loro in modo agevole. 2. Devono essere istituiti: a) un blocco travaglio-parto (area travaglio - parto - sala operatoria ostetrica) e aree di degenza puerperale - nido-rooming-in - degenza neonatale. Tali aree devono essere istituite sullo stesso piano dell'edificio o almeno allocate in piani differenti del medesimo edificio purché ben collegati attraverso ascensori dedicati. Tali requisiti devono essere soddisfatti ogniqualvolta si proceda ad interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi ospedalieri per l'assistenza perinatale. 3. Ulteriori standard di sicurezza necessari sono: a) nell'area travaglio-parto deve essere possibile assistere contemporaneamente almeno due neonati in area dedicata (isola neonatale) chiaramente identificata e facilmente accessibile, opportunamente attrezzata per la rianimazione neonatale; b) nell'isola neonatale l'impiantistica tecnica deve essere adeguata al carico e alla tipologia di lavoro sostenuto dal servizio neonatologico; c) la distribuzione degli spazi di degenza puerperale deve tener conto delle esigenze minime strutturali che favoriscono la pratica del rooming-in e la promozione dell'allattamento al seno; d) nell'area di degenza, anche in regime di rooming-in integrale, dovranno essere predisposti spazi di degenza per neonati in osservazione e per l'allattamento; e) devono essere predisposti spazi funzionali per lo stoccaggio del latte materno, per la preparazione, conservazione e distribuzione dei nutrienti e per il successivo ripristino; se presente la banca del latte, questa dovrà avere locali specificamente dedicati; f) aree di degenza secondo standard specifici con possibilità di distinzioni di aree funzionali (terapia sub-intensiva, ecc.); g) ambulatori per follow-up e controlli specialistici post-dimissione ed eventualmente D.H.; h) aree per laboratori dedicati; i) aree sufficienti per effettuare procedure specialistiche quali: diagnostica per immagini, chirurgia, oculistica, ecc.; j) aree di servizio quali: spogliatoio e filtro, depositi vari, spazio destinato a genitori e parenti, zona di ristoro per il personale, lavaggio incubatrici; k) area di coordinamento dello S.T.E.N., qualora presente. |
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Art. 6 - Criteri per l'autorizzazione all'esercizio delle UU.OO. di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria/Neonatologia1. I Punti nascita (Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria/Neonatologia) delle strutture pubbliche e private, gli IRCCS privati e gli Enti Ecclesiastici devono rispettare i requisiti di cui al presente regolamento, nonché quelli del Reg. reg. n. 3/2005 e del Reg. reg. n. 23/2019, purché non siano in contrasto con il presente regolamento. 2. Le strutture pubbliche e private, gli IRCCS privati e gli Enti Ecclesiastici possono richiedere, congiuntamente, il rilascio dell'autorizzazione all'esercizio e dell'accreditamento istituzionale con unico procedimento, nel rispetto di quanto stabilito all'articolo 24, comma 2 della legge regionale 2 maggio 2017, n. 9 e ss.mm.ii.. |
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Art. 7 - Abrogazione dei punti C.01.03 e C.01.04 del Reg. reg. n. 3/2005.6.1 Sono abrogati i punti C.01.03 "Reparto Operatorio" - Sezione "Blocco Parto" e C.01.04 "Punto nascita - Blocco Parto" del Regolamento n. 3/2005 relativo alle |
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