Risoluz. Ag. Entrate 20/09/2007, n. 256/E

L'Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti in merito alla disciplina prevista dall’art. 36,
commi 7, 7-bis e 8, della L. 248/2006, riguardante il trattamento fiscale dei terreni su cui insistono i fabbricati, precisandone l'applicazione nei confronti delle società di leasing che concedono gli immobili in locazione finanziaria.
Sul punto l'Agenzia delle Entrate ha evidenziato che il citato comma 7-bis dell'art. 36 della L. 248/2006 estende l’irrilevanza fiscale prevista dal comma 7 per le quote di ammortamento dei terreni acquisiti in proprietà anche alla parte di quota capitale riferibile al terreno e relativa all’acquisizione in leasing di fabbricati strumentali. Come precisato inoltre nella circolare n. 1/E del 2007, la norma è volta a rendere il trattamento fiscale dei canoni relativi all’acquisizione in leasing di un fabbricato, per la quota parte riferibile al terreno, equivalente a quello applicabile al costo sostenuto per l’acquisizione del medesimo fabbricato a titolo di proprietà.
Le disposizioni in esame non trovano invece applicazione nei confronti della società di leasing che concede in locazione finanziaria l’immobile. Per tale società infatti l’immobile costituisce, nella sostanza, un credito vantato nei confronti dell’utilizzatore e non un bene strumentale a cui poter applicare la disciplina in esame.
L'Agenzia ricorda infine quanto chiarito dalla citata circ. 1/E, e cioè che nel caso di contratti di locazione operativa o di comodato le disposizioni in esame trovano applicazione nei confronti del proprietario dell’immobile: quest’ultimo dovrà determinare il valore ammortizzabile del fabbricato tenendo conto del concreto utilizzo da parte dell’utilizzatore.