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Delib. G.R. Lombardia 26/11/2019, n. XI/2537

Approvazione delle linee guida regionali per l'aggiornamento dei piani d'ambito del servizio idrico integrato.
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Testo del documento


LA GIUNTA REGIONALE


Vista la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce per l'azione comunitaria in materia di acque, denominata Direttiva Quadro delle Acque (DQA);

Vista la Direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane;

Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale", parte terza "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'i

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Allegato 1) - Linee guida regionali per l'aggiornamento dei piani d'ambito


Premessa

L'implementazione dei Piani d'ambito è l'occasione per sviluppare gli indirizzi strategici e operativi a cui la gestione aziendale delle società di gestione del servizio idrico integrato deve essere orientata.

Per questo, in considerazione dei diversi documenti di piano esaminati negli ultimi anni in occasione delle revisioni e degli aggiornamenti, è emersa da un lato la necessità di rafforzare gli elementi comuni, in modo da poter disporre a scala regionale degli elementi utili a rappresentare lo stato del servizio e le tendenze in corso nell'intero sistema regionale.

Dall'altro lato emerge la necessità che in tutti gli ATO ci si focalizzi su una serie di elementi che sono cruciali e che non vedono una omogenea attenzione nella programmazione di settore.

Inoltre, una miglior rappresentazione delle scelte di pianificazione e degli elementi conoscitivi che ne fanno da presupposto, possono favorire una più consapevole partecipazione attiva alle scelte da parte degli enti dell'ATO e una migliore conoscenza da parte di un pubblico più vasto.

Per questo motivo, di seguito, si danno indicazioni per lo sviluppo di alcune componenti dei piani d'ambito che hanno una particolare connessione con le politiche regionali, di cui sono il diretto strumento di attuazione nel territorio. A differenza di altri servizi a rete, infatti, il servizio idrico integrato non solo risponde allo scopo di offrire il servizio all'utenza, ma contemporaneamente è un attore fondamentale delle politiche di tutela delle risorse idriche. Questa doppia valenza ne caratterizza in modo determinante la natura e le traiettorie di sviluppo.

Le parti indicate in questo documento dovranno quindi essere predisposte per l'aggiornamento dei Piani secondo l'indice e la traccia illustrata. Tali contenuti costituiscono il contenuto minimo comune di tutti i piani d'ambito che potranno poi prevedere l'elaborazione di altri aspetti in relazione alle esigenze e alle specificità di ogni ATO.

La necessità di focalizzarsi su alcune tematiche in modo approfondito è da concepirsi come una base a cui agganciare la programmazione degli interventi sia nel breve periodo (quadrienni tariffari) sia nel più lungo periodo. Sempre più la programmazione degli interventi deve essere rispondente a obiettivi di miglioramento del servizio che segue definite linee direttrici.

È questa l'occasione più significativa del confronto da parte dell'Ufficio d'ambito con/coi gestori d'ambito: non si tratta tanto e solo di recuperare i dati dal gestore, ma di qualificare sempre più un confronto che deve portare ad arricchire il patrimonio conoscitivo del gestore stesso e dell'ente d'ambito, accentuando il grado di finalizzazione dell'insieme delle scelte.

È fondamentale delineare in modo sempre più puntuale gli obiettivi di miglioramento rendendo progressivamente più precisa l'identificazione del gap che separa lo stato attuale dal punto d'arrivo.


1. Raccolta e depurazione acque reflue

1.1 Gli agglomerati

1.1.1 Scenari strategici

La delimitazione degli agglomerati rappresenta le scelte basilari per la caratterizzazione dell'assetto infrastrutturale del servizio per i segmenti fognatura e depurazione.

Poiché la gestione d'ambito ha preso le mosse assumendo un determinato stato di fatto esistente al momento dell'avvio della gestione d'ambito effettiva (costituzione gestore d'ambito, processi di aggregazione), è indispensabile sviluppare un'analisi del territorio e delle infrastrutture tale da consentire la profilazione di uno scenario futuro ottimale, in cui cioè si pervenga ad un assetto di reti e impianti, non solo coerente con la definizione data dalla direttiva comunitaria dell'agglomerato, garantendo che ogni area territoriale che abbia una continuità di insediamenti sia servita da reti di raccolta delle acque reflue e da un impianto di depurazione, ma anche rispondente a criteri di massimizzazione dell'efficienza del servizio e del beneficio ambientale, aspetto questo che implica la valutazione del recettore più idoneo.

Occorrerà pertanto stabilire dei criteri obiettivo, ad esempio per quanto attiene alla dimensione degli impianti di depurazione (nella fase di avvio del servizio integrato si eredita in genere una eccessiva numerosità di impianti piccoli e inefficienti), alla lunghezza delle reti di trasporto, ecc.

È indispensabile che si definisca il futuro assetto degli agglomerati, stabilendo i tempi di adeguamento e di modifica della situazione attuale, considerando prioritariamente quelle modifiche di delimitazione che saranno funzionali anche a raggiungere una situazione conforme alle disposizioni europee.


1.1.2 Assetto agglomerati nel breve periodo

In questo capitolo sono da rappresentare gli agglomerati attuali comprendendo le modifiche degli agglomerati per cui sono in corso le azioni necessarie a dar completamento alla nuova configurazione.

Va fatto riferimento alle disposizioni del Reg. reg. 6/2019 (art. 3) e in particolare all'Allegato A "Modalità e criteri per l'individuazione degli agglomerati".

Si sottolinea la necessità di seguire puntualmente le indicazioni tecniche contenute nell'Allegato, in particolare è da tener presente che le variazioni, sia di delimitazione territoriale dei confini dell'agglomerato che del carico generato, devono essere chiare, trasparenti, motivate e ogni elemento deve essere riscontrabile dalle cartografie e dai dati citati.

L'elencazione degli interventi che compongono il fabbisogno infrastrutturale, dovrà avere gli stessi riferimenti descrittivi (codice progetto/Denominazione ...) che saranno poi ripresi nelle tabelle più generali del capitolo dedicato alla pianificazione degli investimenti.

Per ogni agglomerato occorre puntualizzare a che stadio è la disponibilità del rilievo informatizzato delle reti, dato questo che consente di effettuare una valutazione sulla fondatezza ed esaustività della programmazione specifica.

(Rif. misure PTUA: KTM01-P1a003 KTM01-P1-b004)


1.1.3 Popolazione servita e non servita

Questo paragrafo va dedicato ad esporre una situazione di sintesi del servizio reso sul territorio dell'intero ATO.

Questo può essere effettuato ricorrendo ai dati relativi alla popolazione residente. Si avrà così una raffigurazione del servizio riferita solo all'utenza domestica, ma sufficiente a offrire una buona rappresentazione dell'estensione del servizio.

Andranno esposti i valori relativi alla sommatoria della popolazione residente compresa negli agglomerati raffrontati al totale della popolazione residente nel territorio provinciale, in modo che, per differenza, si abbia una stima della popolazione residente non servita e che pertanto deve provvedere direttamente a dotarsi di sistemi per la depurazione degli scarichi (insediamenti isolati).


1.1.4 Conformità alle normative: sintesi

In questo paragrafo si tratta di riprendere in una rappresentazione sintetica l'elenco degli agglomerati esistenti, indicando per ognuno gli eventuali scostamenti rispetto agli obblighi di servizio, specificando, per ogni agglomerato:

- esistenza di situazioni di assenza di reti fognarie

- esistenza di problemi di deficit strutturale delle reti esistenti (vetustà., materiali, dimensioni, impianti di sollevamento, sfioratori, ecc.)

- necessità di completamento di reti di collettamento

- deficit di depurazione (insufficiente capacità organica o idraulica del DP, non conformità dei controlli, bassi rendimenti di depurazione, assenza di vasca testa impianto, ecc.)


1.1.5 Sintesi/Procedure di infrazione in corso

Riprendere l'elenco degli agglomerati compresi nelle procedure n. 2014/2059, oggi C-668/19, e 2017/2181 (parere motivato del luglio 2019), indicando lo stato di attuazione e i cronoprogrammi. (utilizzare le tabelle di SIREACQUA).


1.1.6 Sintesi/Ulteriori criticità

Riprendere l'elenco degli agglomerati > 2.000 che, oltre a quelli compresi nelle procedure, presentano criticità (e che pertanto potrebbero alimentare future procedure), specificando i cronoprogrammi per il loro adeguamento

Elencare infine gli agglomerati < 2.000 che presentano criticità rispetto alle disposizioni del Regolamento Reg. 6/2019, specificando i relativi cronoprogrammi.

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