Risoluz. Ag. Entrate 25/02/2005, n. 29/E

Con la presente risoluzione l’Agenzia delle entrate ha precisato che, con riferimento all’ipotesi di successione mortis causa, il coniuge superstite che rinuncia all’eredità può fruire, in presenza di tutti i requisiti, delle agevolazioni fiscali per la «prima casa» relativamente al diritto di abitazione di cui all’art. 540, comma 2, del Codice Civile, spettante sulla casa già destinata a residenza coniugale.
Il coniuge è infatti comunque titolare ex lege del diritto di abitazione, che in quanto diritto reale di contenuto analogo all’usufrutto è espressamente previsto alla nota II-bis dell’art. 1, comma 1, quinto periodo, della tariffa allegata al D.P.R. 131/1986. Tali agevolazioni consistono nell’applicazione delle imposte ipotecarie e catastali in misura fissa (pari a euro 168 ciascuna, come fissate dal D.L. 31.1.2005, n. 7) così come previsto dall’art. 69, comma 3, della L. 21.12.2000, n. 342, recante «Misure in materia fiscale».