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25/07/2019

Anticorruzione e trasparenza istituzioni scolastiche paritarie: qualificazione e misure applicabili

Con Delib. ANAC 26/06/2019, n. 617, sono stati definitivamente chiariti gli obblighi che le istituzioni scolastiche paritarie sono tenute ad osservare, e le eventuali misure da ottemperare, in materia di anticorruzione e trasparenza.

Nota a cura di Rosalisa Lancia
Direttore Area Formazione e Consulenza Legislazione Tecnica


In via preliminare Delib. ANAC 26/06/2019, n. 617 si è occupata della qualificazione - ai fini delle misure anticorruzione - degli istituti paritari, considerando se gli stessi dovessero essere ricompresi nel concetto di P.A. di cui all’art. 1 del D. Leg.vo 165/2001, comma 2, oppure se dovessero essere ricondotti nell’alveo dell’art. 2-bis del D. Leg.vo 33/2013, comma 2 o comma 3.

Tale qualificazione, infatti, appare dirimente sotto il profilo dell’assoggettabilità delle stesse alle misure di prevenzione della corruzione: nel primo caso, infatti, troverebbero piena applicazione sia le misure di trasparenza che le misure di prevenzione della corruzione; al contrario nel secondo caso - facendo seguito a quanto indicato nella precedente Delib. ANAC 08/11/2017, n. 1134 - andrebbe applicata la sola normativa di trasparenza e limitatamente all’attività di pubblico interesse svolta.

Ad avviso di ANAC, le scuole paritarie pur assolvendo ad un servizio pubblico non possono esser ricomprese nell’alveo dell’art. 1 del D. Leg.vo 165/2001, comma 2, in considerazione di elementi quali la gestione privatistica, l’autonomia organizzativa, statutaria e regolatorie e l’autonomia finanziaria fondata prevalentemente sulle rette corrisposte dagli studenti.
Parimenti, le scuole paritarie non possono essere ricondotte agli enti di cui al comma 2 dell’art. 2-bis del D. Leg.vo 33/2013, in quanto non paragonabili ad associazioni, fondazioni o altri enti di diritto privato perché manchevoli dei requisiti di controllo “tipici” quali attività finanziata in modo maggioritario da pubbliche amministrazioni, totalità dei titolari o dei componenti dell’organo di amministrazione o di indirizzo di pubblica designazione.
Delib. ANAC 26/06/2019, n. 617 propende invece per inquadrare gli istituti paritari negli enti di cui al comma 3 dell’art. 2-bis del D. Leg.vo 33/2013, sulla considerazione che l’attività degli istituti paritari -attinente a discipline di istruzione, formazione e cultura- rientri nell’area di pubblico interesse (cfr. Delib. ANAC 08/11/2017, n. 1134, lettera b, par. 2.4) e dopo aver ovviamente accertato che l’ammontare di bilancio superi la somma di 500.0000 Euro.

Ciò posto, dovendo esprimersi sull’applicazione degli obblighi di anticorruzione e trasparenza a carico degli istituti scolastici paritari, l’Autorità ha ritenuto che gli istituti scolastici paritari con bilancio superiore a 500.000 Euro vadano ricompresi tra gli enti di cui al comma 3 dell’art. 2-bis del D. Leg.vo 33/2013, e che per l’effetto di tale ricomprensione, gli istituti paritari sopra indicati:
- applicano le stesse disposizioni di trasparenza previste per le PA, in quanto compatibili, ma limitatamente all’attività di pubblico interesse svolta;
- non applicano le misure di prevenzione della corruzione di cui alla L. 190/2012;
- non sono tenuti a nominare un RPCT;
non sono tenuti ad adottare un PTPC.

Resta inteso che ANAC ritiene auspicabile, anche per questa tipologia di enti, l’adozione di misure di prevenzione della corruzione, posto che non viene meno l’interesse generale a prevenire eventi corruttivi e che la Delib. ANAC 13/04/2016, n. 430 (Linee guida sull’applicazione alle istituzioni scolastiche delle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33) è valida ed efficace e deve essere ottemperata, nella parte in cui chiede che i piani di prevenzione della corruzione di ambito regionale degli istituti statali riportino un’apposita sezione finalizzata ad incrementare e rendere più efficiente il sistema dei controlli sulle istituzioni scolastiche paritarie rientranti nell’ambito territoriale di competenza.

Dalla redazione