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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Min. Interno 13/10/1994
D. Min. Interno 13/10/1994
D. Min. Interno 13/10/1994
In vigore dal 27/11/1994.
Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- D. Min. Interno 29/10/1999.
Il D. Min. Interno 14/05/2004 ha abrogato le parti del presente decreto inerenti i depositi di GPL in serbatoi fissi di capacità complessiva fino a 13 m³ non adibiti ad uso commerciale.
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[Premessa]Il Ministro dell'Interno di concerto con Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato Visto l'art. 1 della legge 13 m |
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Allegato - REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE, LA COSTRUZIONE, L'INSTALLAZIONE E L'ESERCIZIO DEI DEPOSITI DI GPL IN SERBATOI FISSI DI CAPACITÀ COMPLESSIVA SUPERIORE A 5 M³ E/O IN RECIPIENTI MOBILI DI CAPACITÀ COMPLESSIVA SUPERIORE A 5.000 kg |
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TITOLO I - CAMPO DI APPLICAZIONE1.1 Le presenti disposizioni stabiliscono i criteri di sicurezza antincendi per la progettazione, la costruzione, l'installazione e l'esercizio di nuovi depositi di GPL per tutti gli usi aventi capacità come in oggetto. Per quanto riguarda i depositi e gli impianti soggetti a notifica ai sensi dell'art. 4 del D.P.R. 17/5/88 n. 175 e successive modifiche ed integrazioni e quelli soggetti a dichiarazione (art. 6 D.P.R. 175/88) allorché le quantità di ogni singola sostanza risultino superiori alle soglie indicate nell'art. 6 comma 2 del D.P.C.M. |
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TITOLO II - TERMINI, DEFINIZIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI2.1. Per i termini, le definizioni e le tolleranze dimensionali si rimanda a quanto emanato con D.M. 30 novembre 1983. Inoltre, ai fini del presente decreto, si definisce: - apparecchiatura di imbottigliamento: bilancia singola o multipla o altro sistema equivalente utilizzato per il riempimento dei recipienti mobili; - barriera d'acqua: sistema di protezione attiva antincendio realizzato mediante tubi provvisti di ugelli spruzzatori rivolti verso l'alto o verso il basso allo scopo di diluire le perdite di GPL portando la miscela aria/gas al di fuori del campo di infiammabilità e delimitare gli effetti dell'irraggiamento in caso di incendio; - bonifica di serbatoio o recipiente: rimozione degli idrocarburi contenuti nel serbatoio o recipiente, in modo che l'atmosfera residua sia al di sotto del 20% del limite inferiore di esplosività; - capacità di un serbatoio o di un recipiente: volume geometrico interno del serbatoio o del recipiente; - capacità complessiva di un deposito espressa in massa: quantità massima di GPL, espressa in kg, che può essere detenuta nel deposito sulla base di apposita autorizz |
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Tabella n. 1 - PESO MASSIMO IN kg PER M³ DI CAPACITÀ DEL SERBATOIO
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TITOLO III - UBICAZIONE E DISPOSIZIONE DELL'IMPIANTO3.1 Depositi con serbatoi fissi di capacità complessiva superiore a 5 m³ fino a 30 m³ e/o di recipienti mobili di capacità complessiva superiore a 5.000 kg, fino a 12.000 kg. 3.1.1 I depositi di cui al presente punto a destinazione industriale, artigianale o commerciale non possono sorgere in aree individuate come A, B e C, o destinate a verde pubblico, nel Piano regolatore generale o nel programma di fabbricazione, ai sensi dell'art. 2 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444. 3.1.2 I depositi di cui al presente punto a destinazione diversa da quella di cui al precedente punto 3.1.1, non possono essere edificati in aree individuate dal Piano Regolatore generale o da Programma edilizio come: - A o verde pubblico; - B e C, quando sia pre |
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TITOLO IV - ELEMENTI DEI DEPOSITI E DISTANZE DI SICUREZZA |
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4.1 Elementi dei depositi4.1.1 I depositi di GPL possono comprendere i seguenti elementi: a) punti di travaso e di riempimento; b) serbatoi fissi; c) zone di immagazzinamento recipienti mobili; |
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4.2 Distanze di sicurezza esterna4.2.1 Rispetto ai seguenti elementi pericolosi del deposito devono essere osservate le seguenti distanze di sicurezza esterna: a) da punti di riempimento, quando il serbatoio ha capacità fino a 5 m³: 10 m; b) da punti di riempimento, quando il serbatoio ha capacità superiore a 5 fino a 30 m³: 20 m; superiore a 30 m³: 30 m; c) da punti di travaso: 40 m; d) da serbatoi fissi:
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4.3. Distanze di sicurezza interna4.3.1 Fra gli elementi pericolosi del deposito si devono osservare le distanze di sicurezza interna, espresse in metri, nella seguente tabella:
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4.4 Distanze di protezioneRispetto agli elementi pericolosi del deposito devono essere osservate le seguenti distanze minime di protezione: a) da punti di solo riempimento: 10 m; b) da punti di travaso: 15 m; c) da flange, raccordi o valvole montati direttamente sui serbatoi e da punti di spurgo e sfiato dei serbatoi:
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4.5 Zona di rispetto4.5.1 Le distanze di cui al punto 4.4 determinano, all'interno del deposito, una zona di rispetto (v. tav. 2 B). |
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TITOLO V - SERBATOI FISSI E ACCESSORI |
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5.1 Generalità5.1.1 I serbatoi possono essere installati fuori terra, se coibentati, oppure interrati, oppure ricoperti. |
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5.2 Limitazioni di capacità e tipo5.2.1 Le capacità unitarie dei serbatoi non possono superare i seguenti valori: |
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5.3 Serbatoi fuori terra5.3.1 Nei depositi di capacità complessiva superiore a 5 m³ i serbatoi ed i loro supporti metallici, devono essere coibentati, come indicato al successivo punto 11.9, e protetti dall'impianto idrico di raffreddamento, come indicato al successivo titolo XI. 5.3.2 I serbatoi e le strutture accessorie devono essere collocati su adatte fondazioni, opportunamente calcolate in modo che sia impedito qualsiasi spostamento o cedimento, anche differenziale. |
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5.4 Serbatoi interrati o ricoperti5.4.1 I serbatoi possono essere installati completamente sotto il livello del suolo (v. tav. 1 A) oppure parzialmente o totalmente al di sopra del livello del suolo (v. stessa tavola, punti B, C, D ed E). In corrispondenza di ogni punto del serbatoio lo spessore minimo del materiale di ricoprimento non deve essere inferiore a 0,5 m. I serbatoi devono essere dotati di un sistema di controllo per l'allineamento statico. 5.4.2 I serbatoi devono poggiare su adatte fondazioni, calcolate secondo quanto indicato al punto 5.3.2, oppure su letto in sabbia opportunamente sagomato e costipato. Essi devono essere successivamente contornati di sabbia o altro materiale adatto, costipato in modo da impedire spostamenti. Al fine di garantire l'assenza di cedimenti dei serbatoi installati sul letto di sabbia, dopo la ricopertura, se ne dovrà proceder |
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5.5 Accessori dei serbatoi5.5.1 I serbatoi devono essere provvisti di valvole di sicurezza, in conformità alle norme sugli apparecchi a pressione. 5.5.2 Sui serbatoi devono essere installate le seguenti attrezzature ausiliarie: a) una valvola di sicurezza di riserva; b) un dispositivo idoneo ad escludere, a scopo manutenzione, le singole valvole di sicurezza dall'esercizio; comunque dovrà sempre essere assicurata la portata di efflusso prevista dalle vigenti norme; |
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TITOLO VI - IMPIANTI PER IL TRAVASO |
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6.1 Generalità sui punti di travaso6.1.1 Il travaso da autocisterne o ferro cisterne a serbatoi fissi, e viceversa, deve essere eseguito mediante due linee, di cui una per la fase liquida ed una per il ritorno della fase gassosa, con l'ausilio di una pompa o di un compressore, e comunque in modo da evitare dispersioni di gas nell'atmosfera. 6.1.2 Il collegamento fra autocisterne o ferro cisterne e l'impianto fisso deve avvenire per la fase liquida mediante appositi bracci metallici, salvo il caso delle manichette flessibili in dotazione alle autocisterne munite di pompa di scarico. Inoltre do |
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6.2 Punti di travaso per autocisterne6.2.1 I punti di travaso per autocisterne devono essere disposti in modo da: a) evitare per quanto possibile interferenze di traffico fra autocisterne ed altri automezzi circolanti nel deposito; b) consentire il rapido allontanamento delle autocisterne in caso di necessità; |
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6.3 Punti di travaso per ferro cisterne6.3.1 I punti di travaso per ferro cisterne devono essere ubicati su binario appositamente destinato per tale operazione ed essere disposti in modo da: a) consentire l'avvicinamento di mezzi di emergenza mediante strade parallele ai binari; b) evitare per quanto possibile interferenze fra percorso delle ferro cisterne e strade interne al deposito. 6.3.2 I punti di travaso, normalmente, devono esse |
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TITOLO VII - ALTRE ATTREZZATURE PER GPL |
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7.1 Tubazioni per liquido7.1.1 Le tubazioni per la movimentazione di GPL liquido all'interno del deposito possono essere installate fuori terra o interrate. Le tubazioni devono essere esterne agli edifici, fatta esclusione dei locali adibiti al ricovero di elementi pericolosi. 7.1.2 Le tubazioni devono essere sostenute ed installate in modo da avere adeguata flessibilità e assorbire spostamenti dovuti a espansione e contrazione termica e sforzi da parte degli apparecchi cui sono collegate. 7.1.3 Le tubazioni fuori terra devono essere disposte in modo che siano evitati urti accidentali, ad esempio da parte di automezzi in servizio nel deposito o di mezzi antincendio. Qual |
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7.2 Valvolame ed accessori7.2.1 Le valvole, i rubinetti, le flange, i raccordi, gli accessori per la fase liquida o per la fase gassosa a pressione non ridotta devono essere in acciai |
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7.3 Pompe, compressori e contatori7.3.1 Pompe, compressori e contatori per liquido possono essere installati o all'aperto o in adatto locale (v. 9.2), o sotto tettoia (v. 9.3). Deve essere evitata l'installa |
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7.4 Apparecchiature per l'imbottigliamento7.4.1 Le apparecchiature per l'imbottigliamento devono essere installate o all'aperto o sotto tettoia o in adatto locale. 7.4.2 Le pinze delle bilance di imbottigliamento devono essere tali da non consentire l'efflusso di GPL nei casi seguenti: |
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7.5 Vaporizzatori7.5.1 I vaporizzatori possono essere installati o all'aperto o in adatto locale o sotto tettoia. 7.5.2 I vaporizzatori possono essere del tipo con riscaldamento ad aria, acqua, olio, vapor d'acqua o resistenza elettrica. |
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TITOLO VIII - DEPOSITI DI RECIPIENTI MOBILI |
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8.1 GeneralitàI depositi di recipienti mobili pieni o vuoti non bonificati possono essere realizzati o all'aperto o |
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8.2 Depositi di recipienti mobili presso impianti di imbottigliamento8.2.1 Il deposito di recipienti pieni e vuoti all'interno del locale in cui viene effettuato l'imbottigliamento deve ess |
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8.3 Depositi separati di recipienti mobili8.3.1 Nei depositi separati di recipienti mobili, i recipienti pieni devono esser divisi in gruppi di |
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TITOLO IX - CARATTERISTICHE DELLE COSTRUZIONI |
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9.1 Recinzione9.1.1 I depositi di cui al punto 3.1 devono essere provvisti di recinzione, estesa all'intero perimetro e di altezza totale minima di 2 m. La recinzione può essere totalmente in rete metallica, ad eccezione dei casi di cui al punto 4.1.4. 9.1.2 I depositi di cui al punto 3.2 devono essere provvisti di recinzione, estesa all'intero perimetro, di alt |
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9.2 Locali contenenti elementi pericolosi9.2.1 I locali in cui sono contenuti elementi pericolosi devono essere ad un solo piano, con livello del pavimento uguale o superiore a quello del terreno circostante. Al disotto o in adiacenza dei locali non devono sussistere vani di alcun genere. 9.2.2 I locali possono essere di tipo aperto, a ventilazione naturale o di tipo chiuso a ventilazione forzata. Nei rispettivi casi valgono le seguenti definizioni, disposizioni e limitazioni: a) locali di tipo aperto: sono quelli in cui la parte chiusa delle pareti laterali (porte e finestre comprese) non supera il 60% della superficie laterale totale; in detti locali le aperture (prive di serramento) devono comunq |
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9.3 Tettoie9.3.1 Le eventuali tettoie per il riparo di parti di impianti dagli agenti atmosferici devono essere |
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9.4 Fondazioni e supporti per i serbatoi9.4.1 Le fondazioni ed i supporti dei serbatoi, ove esistenti, devono essere calcolati sulla base di un ade |
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9.5 Casse di contenimento per serbatoi interrati9.5.1 Le eventuali casse di contenimento per serbatoi cilindrici interrati devono essere in cemento armato con rivestimento interno in malta cementizia o altro materiale che assicuri una equivalente impermeabilità. |
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9.6 Pozzetti per pompe di serbatoi interrati9.6.1 Gli eventuali pozzetti per pompe di serbatoi interrati devono essere costruiti come segue: a) struttura i |
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TITOLO X - IMPIANTI ELETTRICI, DI PROTEZIONE CATODICA E DI TERRA |
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10.1 Generalità10.1.1 Gli impianti elettrici e di terra devono essere eseguiti a regola d'arte. |
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10.2 Impianti di illuminazione10.2.1 I depositi di cui al punto 3.1 devono essere provvisti di impianto fisso di illuminazione oppure, per aree non ser |
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10.3 Impianti di protezione catodica10.3.1 Gli impianti di protezione catodica devono essere realizzati a regola d'arte. Devono essere previsti adeguati controlli periodici. 10.3.2 Gli impianti di protezione catodica di serbatoi o tubazioni interrate possono essere a corrente impressa o ad anodi galvanici. 10.3.3 Le strutture da proteggere devono essere |
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10.4 Impianti di terra10.4.1 I serbatoi, gli impianti fissi e le strutture metalliche fisse devono essere collegati elettricamente a terra per la dispersione delle cariche elettrostatiche e per la protezione contro le scariche atmosferiche e le correnti di guasto delle apparecchiature elettriche. 10.4.2 I punti di travaso devono essere |
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TITOLO XI - PROTEZIONE ANTINCENDIO |
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11.1 Generalità11.1.1 I depositi di GPL devono essere provvisti, in funzione delle loro capacità e caratteristiche, di impianti ed attrezzature antincendio aventi le seguenti funzioni: a) controllare ed eventu |
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11.2 Idranti11.2.1 I depositi di cui al punto 3.1 devono essere provvisti di idranti DN 70, oppure DN 45, disposti in modo da consentire l'intervento su ogni elemento pericoloso del deposito. 11.2.2 I depositi di cui al punto 3.2 devono essere provvisti di una rete idranti DN 70 (eve |
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11.3 Impianti idrici di raffreddamento11.3.1 Oltre ai serbatoi fuori terra, i seguenti elementi pericolosi dei depositi devono essere dotati di impianto per il raffreddamento, realizzato come indicato ai punti sottoriportati: a) gruppi di recipienti mobili aventi capacità superiore a 5.000 kg; b) punti di travaso per autocisterne e ferro cisterne; c) zone di imbottigliamento. 11.3.2 Gli impianti di raffreddamento |
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11.4 Altri impianti idriciOve esplicitamente prescritto devono essere realizzate le barriere d'acqua. |
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11.5 Portata e riserva d'acqua11.5.1 La portata complessiva d'acqua dell'impianto idrico antincendio deve essere almeno pari a quella necessaria per il funzionamento contemporaneo di tutti gli impianti di raffreddamento posti entro un raggio di 30 m da quello, fra i possibili punti pericolosi, che richi |
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11.6 Pressione dell'acqua11.6.1 La pressione dell'acqua alle lance erogatrici degli idranti dee essere di almeno 4 bar in situ |
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11.7 Pompe antincendioLe pompe antincendio devono essere azionate automaticamente e rispondere ai seguenti requisiti: 11.7.1 La portata richiesta deve essere assicurata da una o più pompe antincendio principali, azionate da motore termico o comunque azionate autonomamente (ad es. |
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11.8 Estintori11.8.1 Nelle more della emanazione di una apposita norma armonizzata, gli estintori devono essere di tipo approvato dal Ministero dell'Interno ai sensi dei decreti ministeriali 20.12.1982 e 6.3.1992, nonch&ea |
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11.9 Coibentazione dei serbatoi fuori terraAl fine della protezione antincendio, onde garantire la resistenza strutturale dei manufatti e di evitare il raggiu |
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11.10 Impianto di allarme e di comunicazione11.10.1 I depositi in cui si effettui il carico di autocisterne o ferro cisterne oppure l'imbottiglia |
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11.11 Segnaletica11.11.1 I depositi devono essere corredati di adatta segnaletica, comprendente segnali di avvertiment |
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11.12 Impianti di rilevazione11.12.1 I depositi comprendenti serbatoi di capacità complessiva superiore a 200.000 kg devono essere provvisti di sistemi |
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11.13 Controllo automatizzatoI depositi collegati ad impianti di processo devono essere dotati di sistema automatizzato per il con |
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11.14 Sistema di controllo dell'atmosferaIl sistema di controllo dell'atmosfera deve: 1) essere realizzato ed istallato a re |
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11.15 Impianto di ventilazioneL'impianto di ventilazione deve garantire la continuità di funzionamento mediante l'adozione di un doppio sistema: uno in esercizio e uno di riserva, che entri in funzione automaticamente in caso di fuori servizio d |
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TITOLO XII - DIVIETI E LIMITAZIONI |
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12.1 È vietato, salvo in caso di emergenza, effettuare travasi diretti di GPL:a) fra serbatoi mobili; b) da |
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TITOLO XIII - DISPOSIZIONI DI ESERCIZIO |
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13.1 Personale13.1.1 Il personale addetto ai depositi oggetto del presente decreto deve essere edotto su: a) i rischi specifici derivanti dall'attività; b) il regolamento interno di sicurezza ed il piano per gli interventi di emergenza; c) le modalità d'uso dei mezzi di protezione e antincendio. 13.1.2 Il personale deve, inoltre, essere istruito sulle cautele da osservare per ovviare a p |
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13.2 Documenti tecnici13.2.1 Presso i depositi di cui al punto 11.10.1 devono essere disponibili ed esposti i seguenti documenti: a) un manuale operativo contenente le istruzioni per l'esercizio degli impianti; b) uno schema di flusso degli impianti di GPL; c) una planimetria ripor |
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13.3 Grado di riempimento dei serbatoi fissi e mobili13.3.1 Ai fini della sicurezza è necessario che i serbatoi di GPL non siano totalmente riempit |
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13.4 Prescrizioni comuni per le zone di rispetto di cui al punto 4.5.13.4.1 Le zone di rispetto devono essere tenute libere da materiali combustibili (salvo quelli in quantità strettamente limitata eventualmente necessari per l'attività), da materiali ingombranti o com |
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13.5 Operazioni di travaso13.5.1 Le operazioni di travaso devono essere effettuate in modo che non si abbiano dispersioni di prodotto nell'atmosfera, salvo quelle degli indicatori di massimo riempimento e quelle di quantità limitata provocate dal distacco delle attrezzature di collegamento alla fine di ogni travaso. Il contenuto di bracci metallici o manichette flessibili non deve essere scaricato all'aperto. 13.5.2 Ogni operazione di travaso deve essere affidata esclusivamente a persona qualificata appartenente al deposito. Si deve controllare che il serbatoio fisso o mobile ricevente non venga riempito oltre il livello di sicurezza risultante dei gradi di riempimento |
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13.6 Operazioni di imbottigliamento13.6.1 Durante le operazioni di imbottigliamento deve essere permanentemente controllata l'efficienza delle pinze di riempimento. Eventuali |
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13.7 Operazioni di spurgo e sfiato13.7.1 Lo sfiato di GPL nell'atmosfera non è normalmente consentito, salvo casi di effettiva necessità come quelli indicati nel punto |
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13.8 Bonifiche13.8.1 Serbatoi, tubazioni e apparecchiature devono essere bonificati prima di renderli disponibili p |
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13.9 Operazioni con uso di fiamma13.9.1 All'interno della zona di rispetto di cui al punto 4.5. è, di norma, vietato l'uso di fiamme libere. Qualora si presenti la necessità di manutenzione con fiamma (ad es. saldatura) su parti di impianto, devono essere adottate le seguen |
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13.10 Circolazione dei veicoli13.10.1 I veicoli autorizzati ad entrare nei depositi devono circolare soltanto nelle zone consentite e rispe |
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13.11 Sorveglianza dei depositi13.11.1 I depositi aventi capacità complessiva superiore a 50 t devono essere custoditi. 13.11.2 Per i depositi di capacità superi |
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13.12 Ispezioni preservizio13.12.1 Tutti i controlli preservizio dovranno essere effettuati con le stesse modalità e tecn |
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TITOLO XIV - DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI |
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14.1 Documentazione tecnicaLa documentazione tecnica illustrativa di progetto da presentare agli organi competenti del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, deve comprendere: 14.1.1 Depositi aventi capacità complessiva inferiore alle soglie di cui all'art. 6 comma 2 del D.P.C.M. 31.3.89: per tali depositi dovranno essere presentati: a) relazione tecnica illustrativa del |
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14.2 Commercializzazione CEEI prodotti legalmente riconosciuti in uno dei Paesi della Comunità Europea sulla base di norme |
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TITOLO XV - DEPOSITI ESISTENTISi intendono depositi esistenti quelli già costruiti o i cui lavori siano stati avviati sulla |
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15.1 Disposizioni tecnicheI depositi esistenti devono essere adeguati a quanto previsto dal presente decreto, salvo quanto di seguito specificato: a) è consentita la non osservanza dei vincoli previsti al punto 3.1; b) è consentito che i depositi di cui al punto 3.2, qualora non possano essere rispettati i vincoli relativi alla densità media reale di edificazione esistente, siano mantenuti in esercizio a condizione che siano osservate distanze di sicurezza esterne doppie di quelle previste al punto 4.2; c) possono essere consentite le distanze di sicurezza interne approvate dai competenti organi tecnici; d) possono essere consentite le distanze degli elementi pericolosi rispetto alla recinzione del deposito autorizzate dai competenti organi tecnici, ferme restando le limitazioni previste per le zone di rispetto che dovranno essere configurate sulla base delle seguenti distanze dai sottoriportati elementi pericolosi: - da punti di solo riempim |
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15.2 Scadenze per l'adeguamento15.2.1 I depositi esistenti devono essere adeguati a quanto previsto dal punto 15.1 entro e non oltre sette anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.N2 Le disposizioni di esercizio devono essere rispettate immediatamente. Il titolare dell'attività deve p |
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