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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Circ.Min. Finanze 26/02/1988, n. 2
Circ.Min. Finanze 26/02/1988, n. 2
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PREMESSANella precedente Circolare Ministeriale n. 2 del 15.1.1987 unitamente alle prime disposizioni riguardanti l' allestimento degli atti connessi al lavoro preparatorio degli Uffici si é accennato alle possibilità di gestire con opportune procedure e mezzi di calcolo adeguati, appositamente predisposti, la trattazione degli atti di aggiorname |
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1. LA FINALITÀ DEGLI ARCHIVI NUMERICIDa parte dell' Ufficio le procedure di trattamento dei dati geometrici di aggiornamento dovranno essere eseguite nell' ottica di una gestione integrata degli elementi amministrativi-censuari e geometrici. É noto infatti che questa Amministrazione ha avviato da diversi anni un processo di meccanizzazione degli archivi catastali alfanumerici (informazioni amministrative-censuarie) e geometrici (coordinate dei vertici delle linee rappresentative dei tematismi riportati nelle mappe). L' allineamento dei suddetti archivi, soggetti ad atti di aggiornamento diversificati per contenuti e per tempi di predisposizione e trattamento (si pensi ad esempio alla domanda di voltura ed al tipo di frazionamento), é un presupposto determinante per la gestione coerente del sistema informativo catastale. É altresì da considerare che la creazione degli archivi geometrici, attraverso la digitalizzazione delle mappe catastali esistenti, é un processo già in fase di realizzazione ed auspicabilmente estensibile, a medio termine, a tutta la cartografia catastale nazionale aggiornata e rappresentativa della realtà territoriale. Le procedure oggetto della presente circolare e della conseguente istruzione sul rilievo catastale di aggiornamento devono integrarsi nel processo di numerizzazione in atto, creando i presupposti logici e di coerenza topometrica per il graduale miglioramento della qualità delle informazioni geometriche costituenti il patrimonio cartografico catastale. Pertanto i contenuti geometrici degli atti di aggiornamento dovranno essere gestiti, attraverso opportuni archivi magnetici, in modo da raggiungere i seguenti scopi fondamentali: --la definizione più completa della professionalità e delle responsabilità del tecnico redattore del documento di aggiornamento in relazione al fatto che gli elementi metrici in esso contenuti vengono trasformati e conservati sotto forma di coordinate calcolate esclusivamente in funzione di un punto scelto come origine locale e di una direzione scelta per l' orientamento. Gli atti di aggiornamento--e particolarmente i tipi di frazionamento--consentono di configurare nel professionista il responsabile di fronte all' Ufficiale rogante, alle parti ed al Catasto dell' individuazione fisica dell' immobile oggetto del trasferimento; -- la conservazione in banca dati delle informazioni di carattere generale e di quelle topometriche, indicate nel documento di aggiornamento, consentono verifiche di congruenza attraverso i controlli incr |
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2. LA NORMATIVA VIGENTE PER IL TRATTAMENTO DEGLI ATTI Dl AGGIORNAMENTOLa normativa vigente per la redazione degli atti di aggiornamento geometrico eseguiti da professionisti esterni é disciplinata dalla legge n. 679 del 1.10.1969, dal D.P.R. n. 650/72 e dal D.P.R. 597/73. In materia di accertamento di fabbricati (tipi mappali) la legge n. 679 con l' art. 8 ha disposto l' obbligo di presentazione della denuncia di cambiamento per effetto della edificazione di nuovi fabbricati o di ogni altra stabile costruzione da ritenere immobile urbano. |
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3. GLI ATTUALI LIMITI Dl TRATTAMENTO DEGLI ATTI Dl AGGIORNAMENTOL' attuale trattamento degli atti di aggiornamento é condizionato sostanzialmente dalla difficoltà di introdurre in mappa le nuove linee quando queste non trovano corrispondenza accettabile con tessuto cartografico già rappresentato. Tali difficoltà possono evidenziarsi quale effetto di molteplici circostanze: --la presenza nelle attuali mappe di errori grossolani imputabili all' Ufficio o alle parti e non sanati attraverso opportuni sopralluoghi o attraverso atti di rettifica; -- la diversità qualitativa delle misure dirette rilevate con le corrispondenti desumibili dalla cartografia esistente, come noto, ottenute con metodologie e criteri di compensazione classici tradizionali; -- la diversità qualitativa degli strumenti topografici e delle metodologie operative utilizzabili in fase di rilievo di aggiornamento che consentono precisioni intrinseche superiori a quelle utilizzate per la formazione delle mappe; --la difficoltà di reperire vertici di appoggio per i rilievi di univoca definizione topometrica. |
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4. LA FUNZIONE DELLA RETE DEI PUNTI FIDUCIALISe da una parte la standardizzazione delle procedure é vincolante nei riguardi del Catasto dall' altra deve essere impositiva per gli operatori esterni. A tal fine occorre stabilire a priori i criteri di accettabilità degli atti di aggiornamento in funzione di: --procedure accessibili alla globalità dei professionisti esterni che--seppure operando con metodologie e c |
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5. L' OGGETTO DEL RILIEVO DI AGGIORNAMENTOLa redazione di un atto di aggiornamento richiede essenzialmente il rispetto di tre requisiti che investono direttamente ed in modo esclusivo la responsabilit&agr |
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a) tipi di frazionamentoL' oggetto primario del rilievo é costituito dalle linee dividenti. A modifica di quanto previsto nelle attuali normative, l' accettazione da parte dell' Ufficio dell' atto di aggiornamento é |
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b) tipi mappaliL' oggetto primario del rilievo é costituito dai contorni dei fabbricati ed eventualmente dalla definizione dell' area di pertinenza. |
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c) tipi particellariL' oggetto del rilievo é costituito dall' intera particella a sua volta oggetto di trasferimento a misura. In questo caso valgono le disposizioni già espresse nel citato D.P.R. 650/72 (art. 7 comma II) e che risultano in questa sede perfettamente congruenti con le predette disposizioni. Infatti nelle modalità di trattamento i tipi particellari sono riconducibili al caso dei tipi di frazionamento per i quali si prevede il rilievo completo del contorno della particella. |
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PROCEDURE DI TRATTAMENTO DEI DOCUMENTI TECNICI DI AGGIORNAMENTO |
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6. DOCUMENTAZIONE RILASCIATA DALL' UFFICIO PER LA CREAZIONE DEGLI ATTI Dl AGGIORNAMENTOIn base alla richiesta esplicitata sui modelli 8 RC l' Ufficio rilascia estratto di mappa (mod. 51), per tipo di frazionamento o per tipo mappale, nel quale indica oltre alla configurazione delle particelle richieste anche la loro consistenza (superficie e redditi). |
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7. ELABORATI TECNICI DI AGGIORNAMENTOOgni richiesta di aggiornamento, sia esso di frazionamento o mappale o particellare, deve avviarsi con la presentazione, a firma di un professionista abilitato, di tutti gli elaborati tecnici appresso descritti e concludersi con l' approvazione di rispondenza alle norme catastali. Gli elaborati tecnici necessari per la redazione dei tipi di aggiornamento sono i seguenti: a) Modello 51 compilato in tutte le sue parti. b) Modello 51 F TP compilato in tutte le sue parti nel caso di frazionamento con l' avvertenza che risulti ben leggibile il nome del professionista, la sua qualifica nonché la provincia sede dell' ordine professionale al quale é iscritto. In questo elaborato il tecnico deve rappresentare il risultato del rilievo nonché la suddivisione delle aree derivate dall' introduzione delle nuove linee. In particolare i contorni delle particelle interessate dal tipo di aggiornamento dovranno essere oggetto di misurazione nei casi previsti dalla presente circolare; qualora tale operazione risulti impossibile, il professionista ne dovrà fare esplicita menzione nella relazione tecnica in appresso descritta. In caso di discordanza eccedente la tolleranza catastale fra la superficie calcolata e quella in atti deve essere dimostrata, nella relazione tecnica, la corrispondenza fra lo stato di fatto e lo stato di diritto sulla base di elementi che giustifichino tale variazione, integrando le osservazioni metriche riportate nel libretto delle misure con ulteriori osservazioni condotte a particolari topocartografici significativi, limitrofi all' oggetto del rilievo. Qualora risulti impossibile rintracciare la causa della variazione di consistenza riscontrata dovrà essere redatto tipo particellare affinché l' Ufficio compia le dovute operazioni di verifica e di eventuale rettifica. Qualora risultino oggetto del rilievo soltanto le linee di frazionamento la dimostrazione potrà essere effettuata in base alle superfici nominali. Nei casi in cui una o più particelle distaccate risultino, al contrario della particella originaria integralmente rilevate nei loro contorni, per queste nella dimostrazione del frazionamento si dovrà utilizzare la superficie calcolata sulla base delle misure osservate nella operazione di rilievo mentre alla particella originaria dovrà essere assegnata una superficie nominale data dalla differenza tra quella nominale originaria e la somma di quelle calcolate per le particelle distaccate. c) Modello 3/SPC compilato in tutte le sue parti nel caso di denunce tecniche relative a fabbricati. Anche per questo elaborato valgono, per la definizione dell' area del lotto edificatorio, disposizioni analoghe a quelle espresse al punto precedente. d) Elaborato grafico dell' oggetto del rilievo introdotto sull' estratto di mappa rilasciato dall' Ufficio che non deve necessariamente contenere i punti fiduciali utilizzabili per l' inquadramento del tipo. Come fatto innovativo, in questo elaborato non devono essere necessariamente riportate le misure e i numeri identificativi, espressi nelle forme in appresso descritte, dei punti osservati ma solamente l' oggetto del rilievo, rappresentato in conformità a quanto espresso nei comma 6 dell' art. 6 del D.P.R. 650/72, ed eventualmente la maglia dei punti fiduciali di appoggio. e) Elaborato grafico, definito a schema del rilievo redatto in scala opportuna (preferibilmente in scala 1:500) e corredato di eventuali ulteriori sviluppi esplicativi, per una completa interpretabilità degli schemi relativi alle operazioni di inquadramento, con evidenziazione anche simbolica e non in scala dei p.f. utilizzati, dei punti generatori delle osservazioni (nel caso del rilievo celerimetrico si identificano con le stazioni stesse e nel caso di rilievo per allineamenti e squadri con i punti di inizio e fine di ciascun allineamento) e della ubicazione, in detto schema, dell' oggetto del rilievo con numerazione dei punti di dettaglio e di eventuali misure integrative (ved. esempi allegati). In questo elaborato devono essere rappresentati i collegamenti fra i punti generatori del rilievo e fra questi e i punti fiduciali; i collegamenti dai punti generatori del rilievo ai punti di dettaglio non devono essere rappresentati. Allo scopo di uniformare le procedure di redazione e trattazione meccanografica degli elaborati in esame, nello schema del rilievo i punti generatori delle osservazioni e i punti fiduciali osservati, presenti nel libretto delle misure descritto al successivo punto f) devono essere nominati secondo i seguenti criteri: --i punti fiduciali interessati dal rilievo devono essere richiamati nella forma PFxx dove xx indica il numero d' ordine del p.f. adottato dall' Ufficio all' interno del foglio di mappa ove ricade l' aggiornamento geometrico. Qualora l' estensione della geometria della maglia fiduciale o dell' oggetto del rilievo richieda l' utilizzo di punti fiduciali esterni al foglio di mappa in esame, detti punti devono essere segnalati nella forma PFxx/yyyw dove yyy definisce il foglio di appartenenza del p.f. (se il numero del foglio supera 999 dovranno essere utilizzati i prefissi alfabetici: A= 1.000, B = 1.100, C = 1.200, ecc.) e w il carattere 0 (zero) o la lettera alfabetica che contraddistingue l' eventuale allegato del foglio; esempi: punto fiduciale 25 ricadente nel foglio 21: PF25/0210; punto fiduciale 25 ricadente nel foglio 1121: PF25/B210; punto fiduciale 25 ricadente nell' allegato B al foglio 1.100: PF25/BOOB; --nel caso di rilievo celerimetrico le stazioni devono essere indicate con numerazione progressiva utilizzando numeri multipli di 100 (es.: nel caso di 3 stazioni 100, 200 e 300); i punti di dettaglio devono assumere numerazione progressiva nell' ambito della singola stazione sommando al numero attribuito alla stazione il numero d' ordine del punto nella lista dei punti osservati dalla stazione (es.: seguendo l' esempio precedente i punti di dettaglio osservati dalla stazione l00 saranno numerati 101, 102, 103, ecc. e i punti osservati dalla stazione 200 saranno numerati 201, 202, 203, ecc.); infine nel caso eccezionale che i punti di dettaglio osservati da una qualsiasi delle stazioni di rilievo superino |
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8. TRATTAMENTO DEL TIPO DI AGGIORNAMENTOIl trattamento del tipo di aggiornamento deve essere espletato nelle fasi in appresso descritte: |
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8.1. Controllo formale del tipoQuesta operazione consiste in una serie di controlli formali effettuati dal tecnico di servizio e relativi a: |
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8.2. Accettazione del tipoPuò avvenire solo per i tipi che presentino il visto del tecnico di servizio e consiste nella |
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8.3. Digitazione delle informazioni statistiche e metriche relative al tipoLe operazioni relative a questa fase possono essere condotte da un operatore meccanografo che opera sul personal computer (PC) utilizzando le procedure interattive relative all' introduzione delle informazioni generali sul tipo e del libretto delle misu |
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8.4. Fase automatica di calcolo preliminareQuesta fase é condotta automaticamente dal PC ed attivata dall' operatore sui tipi digitati nella fase precedente avendo a disposizione le seguenti opzioni: --attivazione della procedura su tutti i tipi inseriti e residenti in memoria di massa; |
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8.5. Approvazione tecnica del tipoQuesta fase é condotta dal tecnico incaricato dell' approvazione. Inizialmente il tecnico opera un controllo sostanziale della corretta redazione del tipo sulla base dei risultati della fase precedente riportati nei tabulati di stampa. Nel caso che tale controllo risulti negativo e l' errore sia imputabile ad una errata digitazione del libretto delle misure il tecnico provvede autonomamente alla correzione interattiva dell' |
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8.5.a) Motivi di sospendibilità del tipoIl tipo può essere sospeso a causa dei seguenti motivi: |
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8.5.b) Scelta del punto fiduciale origine e del punto di orientamentoLa scelta del punto origine e di quello di orientamento deve rispettare prioritariamente la condizione di ricomposizione cartografica della mappa attraverso il minor numero possibile di aggiornamenti. É naturale che tale condizione é rispettata quanto più contenuto é il numero dei suddetti punti nell' ambito dello stesso foglio dl mappa. La scelta dei punti di cui sopra spetta all' Ufficio Tecnico Erariale che potrà anche avvalersi dei suggerimenti espressi dall' utenza esterna, maturati in funzione d |
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8.5.c) Definizione dell' attendibilità del rilievoCome già messo in evidenza nella circolare 2/1987 il concetto di attendibilità é legato alla potenziale precisione topometrica intrinseca delle informazioni geometriche associate agli atti ufficiali e a quelli di aggiornamento del Catasto. In particolare tale attendibilità, all' impianto degli archivi su personal computer, é stata già definita numericamente per i punti fiduciali. Occorre ora stabilire i criteri per consentire l' associazione di detto codice di attendibilità agli elementi rilevati nei nuovi atti di aggiornamento. A tal fine si deve tener presente che la precisione di qualunque rilievo topografico dipende fondamentalmente da tre fattori: -- dalla rete di appoggio; -- dalle metodologie di rilievo; -- dalla strumentazione utilizzata. Nel primo fattore confluiscono elementi aleatori esterni all' attività del tecnico rilevatore; la precisione dell' appoggio risulta difficilmente nota e quantizzabile a priori. Negli ultimi due fattori confluiscono elementi interni all' attività di rilievo questi sono definibili o quantizzabili in funzione degli schemi di rilievo, delle metodologie, della strumentazione utilizzata e delle misure sovrabbondanti di controllo. Queste informazioni sono direttamente deducibili dagli elaborati tecnici che costituiscono l' atto di aggiornamento. Nel rispetto del criterio appena esposto la trattazione degli atti di aggiornamento prevede la revisione del codice di attendibilità dei punti fiduciali di coordinate cartografiche lette e l' attribuzione del relativo codice di attendibilità ai vertici particellari rilevati. Naturalmente la variazione del codice di attendibilità, limitata ai soli punti fiduciali di coordinate cartografiche lette, dovrà essere effettuata soltanto nei casi in cui il tipo di aggiornamento ha prodotto informazioni metriche ritenute più attendibili di quelle in precedenza trattate e che avevano fornito le coordinate residenti nell' archivio corrispondente su PC. In relazione a quanto sopra si riportano nella seguente tabella riepilogativa i valori dei codici di attendibilità da associare alle coordinate dei punti fiduciali e dei vertic |
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8.6. Completamento delle informazioni statistiche del tipoQuesta fase può essere condotta da un operatore meccanografo che opera sul PC utilizzando oppo |
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8.7. Registrazione su archivio magnetico del tipo e aggiornamento dei tabulati di visura dei tipi di aggiornamentoQuesta operazione é attivata, autonomamente o su segnalazione diretta delle procedure di gestione dei tipi di aggiornamento, d |
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8.8. Introduzione del tipo in cartografiaNel caso di cartografia gestita su supporto cartaceo viene operata una introduzione speditiva sul copione di visura della geometria di aggiornamento sulla base |
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8.9. Organizzazione dei rilievi sopralluogoPer quanto attiene gli aspetti peculiari della presente circolare e della Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento, l' azione di rilievo sul terreno da parte degli Uffici Tecnici Erariali deve essere indirizzata a svolgere fondamentalmente due funzioni: -- controllo metrico delle misure dell' oggetto del rilievo presentato in aggiornamento; -- eventuale collegamento dei punti origine e di orientamento alla rete trigonometrica. L' operatività connessa al primo tipo di verifica deve essere svolta seguendo i criteri di massima sottoesposti: a) non occorre ripercorrere gli schemi di rilievo utilizzati dal tecnico professionista nella redazione del tipo ma sarà sufficiente, ai fini della verifica delle precisioni imposte, rilevare la posizione reciproca tra coppie di punti significativi dell' oggetto del rilievo di aggiornamento e della maglia dei punti fiduciari associata attraverso misure dirette e/o indirette; b) il posizionamento e la materializzazione delle stazioni di controllo dovrà eseguirsi con particolare cura al fine di consentire: -- la ripetitività delle osservazioni nel tempo -- la possibilità di controllo di più tipi |
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