Sent. C. Stato 12/02/2010, n. 772

1. Il vincolo costituito dal divieto di costruire ad una certa distanza dalla sede autostradale (minima, di 60 m. nelle aree situate fuori del centro abitato e di 25 m. all’interno del perimetro del centro abitato), posto dall’art. 9 della legge 24 luglio 1961 n. 729 e dal successivo D.M. 1 aprile 1968, è di natura assoluta e non può essere inteso restrittivamente e, cioè, come previsto al solo scopo di prevenire l’esistenza di ostacoli materiali emergenti dal suolo e suscettibili di costituire, per la loro prossimità alla sede autostradale, pregiudizio alla sicurezza del traffico ed alla incolumità delle persone. Esso è correlato alla più ampia esigenza di assicurare una fascia di rispetto utilizzabile, all’occorrenza, dal concessionario, per l’esecuzione dei lavori, per l’impianto dei cantieri, per il deposito di materiali, per la realizzazione di opere accessorie, senza vincoli limitativi connessi con la presenza di costruzioni. Le distanze previste dalla normativa suddetta vanno rispettate anche con riferimento ad opere che non superino il livello della sede stradale o che costituiscano mere sopraelevazioni, o che, pur rientrando nella fascia, siano arretrate rispetto alle opere preesistenti.