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19/06/2018

Economia circolare per la gestione dei rifiuti: pubblicate quattro Direttive europee

Nella GUUE del 14/06/2018, n. 150 sono state pubblicate quattro Direttive sui rifiuti costituenti il c.d. “pacchetto economia circolare”. Le nuove regole devono essere recepite entro il 05/07/2020.

I provvedimenti danno avvio al nuovo sistema economico c.d. “Economia circolare” che prevede una costante rigenerazione delle risorse utilizzate, modificando sei Direttive europee in materia di rifiuti. Le nuove disposizioni mirano a potenziare la prevenzione dei rifiuti, il recupero e il riutilizzo dei rifiuti generati, e conseguentemente, ad ottenere una riduzione del collocamento in discarica per i soli rifiuti non riciclabili.
In particolare si tratta delle Direttive di seguito elencate relative a: gestione dei rifiuti, discariche, imballaggi e rifiuti di imballaggio, veicoli fuori uso, pile e accumulatori, apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Al riguardo si segnala che le norme europee previste dalle Direttive in discorso devono essere recepite entro il 05/07/2020 e comporteranno una necessaria rivisitazione della normativa italiana in materia.

GESTIONE DEI RIFIUTI
Direttiva (UE) 2018/851 del 30/05/2018
che modifica la Direttiva 2008/98/CE (recepita dal D. Leg.vo 152/2006, parte IV) relativa ai rifiuti, al fine di promuove i principi dell’economia circolare per il raggiungimento di un alto livello di efficienza delle risorse e per aumentare in via prioritaria la prevenzione nella produzione di rifiuti. Le modifiche introducono, tra l’altro, misure aggiuntive sulla preparazione per il riutilizzo, sulla raccolta differenziata, sul riciclaggio e recupero energetico. Con particolare riferimento ai termini di conseguimento degli obiettivi, la Direttiva prevede che la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani saranno aumentati al 55% in peso entro il 2025, al 60% in peso entro il 2030 e al 65% in peso entro il 2035.
Tra le misure previste si segnala l’adozione di vari strumenti fiscali tra cui i regimi di tariffe puntuali (pay-as-you-throw) che gravano sui produttori di rifiuti sulla base della quantità effettiva di rifiuti prodotti e forniscono incentivi alla separazione alla fonte dei rifiuti riciclabili e alla riduzione dei rifiuti indifferenziati.

DISCARICHE DI RIFIUTI
Direttiva (UE) 2018/850 del 30/05/2018
che modifica la Direttiva 1999/31/CE (recepita dal D. Leg.vo 13/01/2003, n. 36) relativa alle discariche di rifiuti, al fine di garantire una progressiva riduzione del collocamento in discarca dei rifiuti, in particolare quelli idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo. La Direttiva prevede, tra l’altro, che gli Stati membri:
- dovranno adoperarsi per garantire che, entro il 2030, tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo, in particolare i rifiuti urbani, non siano ammessi in discarica, a eccezione dei rifiuti per i quali il collocamento in discarica produca il miglior risultato ambientale conformemente all’articolo 4 della Direttiva 2008/98/CE;
- dovranno adottare le misure necessarie per assicurare che entro il 2035 la quantità di rifiuti urbani collocati in discarica sia ridotta al 10%, o a una percentuale inferiore, del totale dei rifiuti urbani prodotti (per peso).

IMBALLAGGI E RIFIUTI DI IMBALLAGGIO
Direttiva (UE) 2018/852 del 30/05/2018
che modifica la Direttiva 94/62/CE (recepita dal D. Leg.vo 05/02/1997, n. 22, e ora D. Leg.vo 152/2006) sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. La Direttiva prevede misure intese a prevenire, in via prioritaria, la produzione di rifiuti di imballaggio attraverso l’aumento del riutilizzo degli imballaggi, del riciclaggio e delle altre forme di recupero, con conseguente riduzione dello smaltimento finale di tali rifiuti.
Per quanto concerne i termini per il conseguimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio, la Direttiva prevede che dovrà essere riciclato almeno il 65% in peso entro il 31/12/2025 e almeno il 70% in peso entro il 31/12/2030 di tutti i rifiuti di imballaggio (con percentuali specifiche per plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone).

VEICOLI FUORI USO, PILE E ACCUMULATORI, APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
Direttiva (UE) 2018/849 del 30/05/2018
che modifica:
- la Direttiva 2000/53/CE (recepita dal D. Leg.vo 24/06/2003, n. 209) relativa ai veicoli fuori uso;
- la Direttiva 2006/66/CE (recepita dal D. Leg.vo 20/11/2008, n. 188) relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori;
- la Direttiva 2012/19/UE (recepita dal D. Leg.vo 14/03/2014, n. 49) sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Le modifiche introdotte mirano a migliorare la gestione dei rifiuti nell’Unione per salvaguardare, tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, proteggere la salute umana, garantire un utilizzo accorto, efficiente e razionale delle risorse naturali e promuovere i principi dell’economia circolare, con particolare riferimento alle suddette categorie di rifiuti.

Dalla redazione