Sent.Corte Cost. 18/01/1990, n. 26

1. Rientra nella discrezionalità del legislatore stabilire se, ai fini dell'iscrizione in un Albo professionale, occorra uno speciale esame di abilitazione professionale o sia invece sufficiente un titolo scolastico, avente valore abilitante; pertanto, l'art. 7, 3° c., L. 24 giugno 1923 n. 1395, come attuato dall'art. 4 lett. c) R.D. 11 febbraio 1929 n. 275 non è in contrasto con l'art. 33, 5°c., Cost. nella parte in cui prevede che il titolo di perito industriale, conseguito presso gli Istituti tecnici industriali, sia valido per l'iscrizione all'Albo dei periti industriali. 2. E' inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1 L. 8 dicembre 1956 n. 1378 integrato dalla L. 7 marzo 1985 n. 75, per contrasto con l'art. 3 Cost., sollevata sotto il profilo di una disparità di trattamento fra i geometri, per i quali il citato articolo subordina l'iscrizione all'Albo professionale al superamento di un apposito esame di Stato abilitante ed i periti industriali, per i quali invece l'art. 1, 3° c., L. 24 giugno 1923 n. 1395 consente l'iscrizione all'Albo professionale col solo titolo di perito industriale.