Sent. C. Stato 31/10/1992, n. 1145

1. Le controversie in materia di contributi di concessione edilizia relativi alle singole concessioni, devolute alla giurisdizione amministrativa dall'art. 16 L. 28 gennaio 1977 n. 10, sono giudizi di carattere civile relativi all'esistenza od entità di un'obbligazione legale, per cui tali controversie non soggiacciono alle regole del processo impugnatorio, e in particolare non esigono che si impugni, nei termini, l'atto con cui il Comune abbia richiesto il pagamento dei contributi, il quale è appunto una semplice richiesta di pagamento di una somma che l'Ente asserisce essergli dovuta per legge e non già un provvedimento con cui la pubblica autorità costituisca, modifichi od estingua unilateralmente in forza dei propri poteri, posizioni giuridiche degli amministrati. 2. Ai sensi dell'art. 9 L. 28 gennaio 1977 n. 10, non sono dovuti i contributi edilizi per la realizzazione da parte di Ente ausiliario dello Stato (nel caso, l'I.N.A.LL.) della propria sede, anche nel caso in cui l'edificio sia stato realizzato dal privato originario proprietario del suolo, venduto all'Ente contestualmente all'assunzione dell'appalto di costruzione dell'opera pubblica. 3. L'obbligazione di restituzione di contributi di concessione edilizia non dovuti genera, ai sensi dell'art. 2033 C.c., solo l'obbligazione accessoria di interessi e non anche quella di rivalutazione, riconducibile alla diversa ipotesi di inadempimento di obbligazione pecuniaria.