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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis

Resto al Sud - Contributi per i giovani imprenditori del Mezzogiorno
- Emanuela Greco
Resto al Sud - Contributi per i giovani imprenditori del Mezzogiorno
Resto al Sud - Contributi per i giovani imprenditori del Mezzogiorno
ULTIMI AGGIORNAMENTI- 09/11/2021 - Pubblicazione nella G.U. 267/2021 della L. 09/11/2021, n. 156, di conversione del D.L. 121/2021, che ha modificato l’art. 1 del D.L. 91/2017 relativo alla misura “Resto al Sud”. |
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INFORMAZIONI GENERALI
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BENEFICIARII beneficiari sono i soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni N1N2 che siano in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti: a) siano residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia N2, al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni, o entro 120 giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria; b) non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21/06/2017, o beneficiari, nell’ultimo triennio a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità; c) per lo svolgimento di attività libero-professionali, non essere titolari di partita IVA per l’esercizio di un’attività analoga a quella proposta nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione. I soggetti in possesso dei requisiti di cui sopra risultati beneficiari delle agevolazioni non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, a pena di decadenza del provvedimento di concessione. Inoltre, i soggetti in possesso dei requisiti di cui sopra possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purché risultino già costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21/06/2017, o si costituiscano, entro 60 giorni, o entro 120 giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria, nelle seguenti forme giuridiche: a) impresa individuale; b) società, ivi incluse le società cooperative e le società tra professionisti. La costituzione nelle suddette forme giuridiche non è obbligatoria per le attività libero-professionali svolte in forma individuale, per le quali è richiesta unicamente la partita IVA nonché, laddove prevista, l’iscrizione agli ordini professionali. I beneficiari delle agevolazioni devono mantenere la residenza (o la sede legale e operativa, se trattasi di PMI o liberi professionisti) nelle regioni suindicate per tutta la durata del finanziamento. |
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modalità di avvio e realizzazione dei progettiSono finanziati i progetti imprenditoriali relativi alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, ovvero relativi alla fornitura di servizi, ivi compresi i servizi turistici, nonché le attività del commercio, ivi compresa la vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa. Si può presentare una sola domanda di agevolazione per ogni progetto imprenditoriale. I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero alla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. A tal fine, per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile alle agevolazioni. La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro 24 mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui Invitalia accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile. |
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Spese AMMISSIBILISono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute dal soggetto beneficiario e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie: a) opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa; b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica; c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del 20% del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata. Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese: a) relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale; b) per l’acquisto di beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado; c) riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature; d) effettuate mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”; e) relative a commesse interne; f) relative a macchinari, impianti e attrezzature usati; g) notarili, imposte, tasse; h) relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti; i) di importo unitario inferiore a 500 euro, fatta eccezione per le spese ammissibili di cui alla lettera d); j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse. |
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AGEVOLAZIONI CONCEDIBILICiascun soggetto richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 60.000 euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti richiedenti, già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l’importo massimo del finanziamento è pari a 50.000 euro per ciascun soggetto richiedente fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro. Per le attività imprenditoriali nel settore della pesca e dell’acquacoltura, l’importo complessivo degli aiuti de minimis non può superare, per ciascuna impresa beneficiaria delle agevolazioni, 30.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Le agevolazioni sono concesse tenuto conto di quanto disciplinato dal D.L. 91/2017 e, con riferimento agli specifici settori in cui operano i soggetti beneficiari, nel rispetto dei massimali in termini di equivalente sovvenzione lordo (ESL) previsti dai Regolamenti de minimis. La verifica del rispetto dei massimali de minimis tiene conto anche dell’agevolazione, in termini di ESL, derivante dalla concessione della garanzia. |
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erogazione dei contributiIl finanziamento, a copertura del 100% delle spese ammissibili, è così articolato: a) 50% come contributo a fondo perduto; b) 50% sotto forma di finanziamento bancario concesso da istituti di credito, assistito da un contributo in conto interessi erogato da Invitalia e dalla garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI. Il finanziamento bancario è rimborsato entro 8 anni dall’erogazione del finanziamento, di cui i primi 2 anni di pre-ammortamento. La garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI è rilasciata nella misura dell’80% dell’importo del finanziamento bancario. |
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Misura di sostegno al fabbisogno di circolante dei beneficiari per far fronte agli effetti dell’emergenza sanitariaL’art. 245 del D.L. 34/2020 prevede la concessione di un contributo a fondo perduto in favore dei soggetti beneficiari della misura “Resto al Sud”, a copertura del fabbisogno di circolante, nella misura di 15.000 euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale e di 10.000 euro per ciascun socio dell’impresa beneficiaria (fino a un massimo di 40.000 euro), per far fronte a crisi di liquidità correlate agli effetti dell’emergenza sanitaria. Sarà possibile fruire del contributo a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate relative al finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa. Inoltre, le scadenze e i termini previsti dalla misura “Resto al Sud” sono prorogati d’ufficio ai sensi dell’articolo 103 del D.L. 17/03/2020, n. 18 (c.d. Decreto Cura Italia). legislazionetecnica.it Riproduzione riservata |
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