Appalti pubblici: chiarimenti della stazione appaltante sulla lex specialis | Bollettino di Legislazione Tecnica
FAST FIND : FL8808

Flash news del
02/10/2025

Appalti pubblici: chiarimenti della stazione appaltante sulla lex specialis

In tema di appalti pubblici, l'ANAC ha ribadito che i chiarimenti in corso di gara della stazione appaltante sono ammissibili solo se contribuiscono a rendere chiaro e comprensibile il significato del testo.

CHIARIMENTI IN CORSO DI GARA - Nell'ambito di una procedura aperta per l'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura, l'istante chiedeva all'ANAC un parere in merito alla portata di un chiarimento fornito dalla stazione appaltante ed alla condotta della commissione di gara.

Considerazioni ANAC
L’ANAC con la Delibera del 09/09/2025, n. 339, ha svolto le seguenti considerazioni:
- i chiarimenti della stazione appaltante possono costituire interpretazione autentica con cui l’amministrazione spiega la propria volontà provvedimentale, meglio delucidando le previsioni della lex specialis: ciò è tuttavia consentito soltanto nelle ipotesi in cui non sia ravvisabile un conflitto tra le chiarificazioni fornite dall’amministrazione e il tenore delle clausole chiarite, in caso di contrasto dovendo darsi prevalenza alle clausole della lex specialis e al significato desumibile dal tenore delle stesse, per quello che oggettivamente prescrivono;
- i chiarimenti resi nel corso di una gara d’appalto non hanno alcun contenuto provvedimentale, non potendo costituire, per giurisprudenza consolidata, integrazione o rettifica della lex specialis; i chiarimenti della stazione appaltante, infatti, sono ammissibili solo se contribuiscono, con un’operazione di interpretazione del testo, a renderne chiaro e comprensibile il significato, ma non quando, proprio mediante l’attività interpretativa, si giunga ad attribuire ad una disposizione della lex specialis un significato ed una portata diversa o maggiore di quella che risulta dal testo stesso (si veda Sent. C. Stato 07/09/2022, n. 7793 e Sent. C. Stato 07/01/2022, n. 64);
- le regole poste nell’avviso di gara costituiscono la garanzia dei principi di trasparenza, imparzialità e parità di trattamento;
- non è consentito alla commissione di gara disapplicare o riformare le disposizioni della lex specialis. Costituisce, infatti, ius receptum il principio in base al quale le regole stabilite discrezionalmente dalla stazione appaltante negli atti di gara (bando, disciplinare e allegati) vincolano non solo i concorrenti, ma la stessa amministrazione, tenuta all’osservanza di quelle prescrizioni, con la duplice conseguenza che ne è impedita la successiva disapplicazione e la violazione dell’autovincolo determina l’illegittimità delle successive determinazioni.

Dalla redazione