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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Collegamenti Sismocell nei prefabbricati: la norma segue l’efficacia delle connessioni dissipative
I limiti dei collegamenti rigidi tra elementi prefabbricati
I recenti eventi sismici, a partire dal terremoto del 2012 in Emilia, hanno messo in luce le principali vulnerabilità dei capannoni prefabbricati esistenti non progettati con criteri antisismici. I crolli sono stati infatti riconducibili perlopiù all’assenza di connessioni efficaci tra gli elementi a livello della copertura. Da qui i primi interventi post-sisma, che consistevano nell’inserimento di collegamenti in carpenteria metallica tra gli elementi strutturali, soprattutto tra le travi e i pilastri.
I collegamenti rigidi, spesso adottati come risposta d’urgenza alla vulnerabilità sismica dei capannoni industriali, mostrano da subito che il problema si sposta dalla copertura dell’edificio alla base dei pilastri. È una soluzione comprensibile nell’immediato, ma non è efficace ai fini di un miglioramento sismico complessivo della struttura nel medio-lungo periodo, né per garantire la continuità operativa dell’attività ospitata. Il risultato, infatti, è l’irrigidimento dei nodi e l’alterazione dello schema statico originario, creando le condizioni che, in caso di nuove scosse, trasferirebbero le sollecitazioni alla base dei pilastri

Per questo, grazie all’evoluzione degli studi tecnici e delle sperimentazioni condotte negli ultimi dieci anni, la normativa ha individuato nell’uso di connessioni dissipative non rigide la soluzione più efficace per ridurre il rischio sismico in questi edifici.
Cos’è una connessione dissipativa
Le connessioni dissipative realizzate attraverso dispositivi a fusibile dissipativo Sismocell permettono di realizzare collegamenti non rigidi e hanno evidenziato le migliori prestazioni. Esse costituiscono una tipologia specifica di unione, introdotta tra quelle che le normative tecniche e fiscali definiscono come ‘duttili’. Hanno una soglia di attivazione, superata la quale entrano in deformazione plastica assorbendo energia e controllando gli spostamenti, preservando la struttura e proteggendo i pilastri alla base. Un fine corsa meccanico garantisce la presenza di un vincolo efficace fino alla resistenza ultima progettata. Il punto centrale degli interventi eseguiti con questi dispositivi non è “bloccare” il nodo, ma preservare lo schema statico originario del prefabbricato, garantendo una dissipazione diffusa in corrispondenza di tutti i nodi tra elementi prefabbricati.
In generale, le strutture prefabbricate in c.a. risultano infatti essere edifici estremamente flessibili e questo si traduce in azioni sismiche più ridotte. L’inserimento di collegamenti rigidi produce come effetto l’irrigidimento della struttura, con conseguente incremento dell’accelerazione sismica massima alla base della struttura.
Perché farlo: tecnica, diritto, incentivi
Nei documenti tecnici l’inserimento di questo tipo di dispositivi antisismici è stato individuato come la soluzione più efficace per evitare di modificare lo schema statico originario. Gli effetti dannosi dei collegamenti rigidi rigidi sono stati evidenziati anche nelle Linee Guida Reluis redatte nel 2012, che, riguardo la messa in sicurezza sismica dei capannoni prefabbricati, segnalano le problematiche derivanti dall’irrigidimento dei nodi di copertura, e in particolare, dalla modifica dello schema statico originario.
A partire dal 2012 con l’evoluzione normativa, si afferma il concetto di gerarchia delle resistenze e l’opportunità di adottare collegamenti duttili nei prefabbricati. La norma, codificata negli anni successivi in occasione dell’introduzione del Sismabonus (D.M. 58 del 28 febbraio 2017 e successive modifiche), ha perciò riconosciuto ciò che i professionisti e le aziende avevano già intuito e che i calcoli hanno poi dimostrato sul campo.
Sismocell: i dispositivi per collegamenti dissipativi
Sismocell è stata la prima azienda in Italia a promuovere soluzioni che realizzano collegamenti dissipativi senza irrigidire i prefabbricati. Tutti i dispositivi antisismici Sismocell sono basati sul funzionamento a fusibile dissipativo, in grado di assorbire l’energia sismica preservando la flessibilità dell’edificio. Le serie di dispositivi coprono tutte le tipologie di collegamenti: trave-pilastro, travi-elementi di copertura, pannelli di tamponamento.
I dispositivi Sismocell sono certificati in accordo con la normativa "UNI EN 15129 “Anti-seismic devices”.

Sismo Solution S.r.l.
Viale Angelo Masini, 48 | 40126 Bologna | ITALIA
Tel:+39 051 0218168
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