Appalti pubblici: criteri premiali per il raggiungimento della parità di genere | Bollettino di Legislazione Tecnica
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23/06/2025

Appalti pubblici: criteri premiali per il raggiungimento della parità di genere

In tema di appalti pubblici, il MIT ha indicato che le disposizioni relative ai criteri premiali volti a favorire la parità di genere si applicano a tutte le procedure.

CRITERI PREMIALI PARITÀ DI GENERE - Con il quesito del 23/06/2025, n. 3636, sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), sono stati chiesti chiarimenti in merito all'applicazione dei criteri premiali volti a favorire la parità di genere.

Contesto normativo
L'art. 108, comma 7, del D. Leg.vo 36/2023, prevede, tra l'altro, che, al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono, nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del D. Leg.vo 198/2006 - Codice delle pari opportunità tra uomo e donna.

Parere del MIT
Il MIT ha indicato che si tratta di un precetto di carattere generale, che non specifica l’ambito oggettivo di applicazione in termini di tipologia di appalto (lavori, servizi, forniture), lasciando intendere una applicabilità estensiva a tutte le procedure in cui vi sia valutazione dell’offerta con criteri di aggiudicazione diversi dal solo prezzo.

Dalla redazione